Botte a Zamperini: condannato l'aggressore
"Penso che questa sentenza rappresenti un segnale importante per quei giovani, a destra come a sinistra, che ogni giorno si impegnano pacificamente a portare avanti le proprie proposte politiche senza mai scadere nella violenza e prevaricazione"
È stato condannato oggi, lunedì 25 ottobre 2024, l’anarchico che in il 16 dicembre 2019 ha aggredito il Consigliere Regionale di Lecco di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini. Lesioni, il reato per cui è stato condannato l’uomo vicino al movimento anarchico, che dopo aver avvicinato il politico in un bar di Lecco gli ha prima sputato per poi colpirlo al volto, provocando ferite costate alcuni giorni di prognosi. Il Giudice di Pace, ravvisando la gravità del gesto, ha addirittura aumentato la pena richiesta dal Pubblico Ministero, condannando inoltre il diretto interessato al risarcimento di circa 2000 euro.
Botte a Zamperini: condannato l'aggressore
“Oggi è stata fatta giustizia, chiudendo una vicenda dolorosa quanto surreale – commenta il Consigliere Regionale Giacomo Zamperini -. Prendo atto della condanna e colgo l’occasione per ringraziare il Giudice, gli agenti di Polizia intervenuti sul posto, la Digos e soprattutto l’avv. Enrico Bergonzi del Foro di Milano per l’assistenza legale impeccabile. Non voglio guadagnare un soldo da questa vicenda, il risarcimento sarà totalmente devoluto ad un’associazione di volontariato del territorio.”
“Sarei stato ancor più soddisfatto – conclude Zamperini – se a ravvisare la gravità di questo gesto fosse stato anche l’anarchico condannato, il quale invece non ha mai mostrato alcun pentimento. Eppure, per farmi rimettere la querela, sarebbe bastato scusarsi con l’impegno di non reiterare alcuna violenza politica in futuro, anziché rivendicare l’aggressione. Penso che questa sentenza rappresenti un segnale importante per quei giovani, a destra come a sinistra, che ogni giorno si impegnano pacificamente a portare avanti le proprie proposte politiche senza mai scadere nella violenza e prevaricazione. Il mio pensiero va pure alle piazze d’Italia che in questo momento vivono momenti di forte tensione e prevaricazione “rossa”. La violenza e le aggressioni in politica sono un segno di forte debolezza per le idee che si intendono rappresentare. Ad ogni modo, se qualcuno pensava di poterci intimorire, sappia che noi non abbiamo paura e non ci faremo fermare dalla prepotenza di nessuno, anarchici e post-comunisti se ne facciano una ragione!”