Giallo di Cassina: Corrado Paroli ha negato di aver voluto uccidere la madre
L'uomo ha lasciato l'ospedale ed è comparso stamattina davanti al Gip per l'udienza di Convalida del fermo.
Ha lasciato l'ospedale di Lecco, dove si trovava ricoverato dal lunedì scorso ed è comparso in tribunale nella mattinata di oggi, 25 novembre 2024, Corrado Paroli, il 48enne indagato per l'omicidio della madre Margherita Colombo, 73 anni.
Giallo di Cassina: Corrado Paroli ha negato di aver voluto uccidere la madre
Scortato dagli agenti della Polizia penitenziaria l'uomo ha partecipato all'udienza di convalida del fermo, provvedimento al quale è stato sottoposto venerdì scorso, davanti al Giudice per le Indagini Preliminari Nora Lisa Passoni.
Ad accompagnarlo in aula per l'interrogatorio di garanzia il suo legale, l'avvocato Marcello Perillo. Paroli era stato ritrovato privo di conoscenza nella mattinata di lunedì scorso nell'appartamento al civico 18 di via Colombo a Cassina, accanto al corpo ormai senza vita della madre. Vicino ai due una scatola di psicofarmaci.
La ricostruzione effettuata dalla Procura, a seguito delle indagini effettuate dai Carabinieri di Introbio (che erano entrati nell'appartamento dopo la richiesta di aiuto dell'ex moglie di Paroli che aveva trovato nella buca delle lettere delle missive un cui il padre dei suoi figli manifestava intenti autolesionistici) ha portato a i ipotizzare che l'uomo abbia ucciso la madre per poi tentare di togliersi la vita.
Da lì il provvedimento di fermo per omicidio volontario aggravato dal legame di parentela.
Oggi l'indagato, davanti al procuratore Chiara Di Francesco, titolare del fascicolo, ha risposto alle domande poste dal Gip e avrebbe dichiarato di non aver avuto intenzione di uccidere la madre, ma esclusivamente di togliersi la vita.
"Ha detto che non aveva nessuna intenzione di uccidere la mamma, altrimenti non l'avrebbe accudita per così tanto tempo. Lui era intenzionato solo a suicidarsi. Evidentemente il giudice non gli ha creduto" ha detto l'avvocato Perillo al termine dell'udienza.
Nelle lettere ritrovate dalla ex moglie, una indirizzata a lei e due ai figli, l'uomo per altro non aveva mai parlato della donna, ma aveva solo annunciato il desiderio di farla finita pet sempre.
Vero è che, come dichiarato dal procuratore capo Ezio Domenico Basso il provvedimento di fermo è scaturito dopo "elementi forniti da Paroli durante la sua degenza". "Non ho avuto modo di vedere le carte in merito a queste dichiarazioni".
Un giallo quindi che al momento resta ancora fitto. Di certo c'è che, dopo due ore di Camera di Consiglio il giudice, accogliendo le motivazioni addotte dalla Procura della Repubblica, ha convalidato il fermo e ha disposto per Paroli la misura della custodia in carcere. Il 48enne quindi è stato trasferito nella Casa Circondariale di Pescarenico.