Lecco, truffa del finto incidente: arrestato 25enne
Il giovane è stato pedinato e beccato dagli agenti della Squadra Mobile
Uno dei reati più odiosi, soprattutto perchè va a colpire in particolare gli anziani e, facendo leva su quanto hanno di più caro, li attira nella rete del truffatore. Si tratta della truffa del finto incidente della quale è sospettato un ragazzo che è stato arrestato con l'accusa truffa aggravata in concorso. Il giovane, un italiano di 25 anni, è stato fermato dai poliziotti lecchesi in città mercoledì 20 novembre 2024 e trasferito nella camera di Sicurezza della Questura. Ieri è comparso in tribunale per il giudizio con rito direttissimo al termine del quale il giudice ha disposto nei suoi confronti il divieto di dimora nel territorio della provincia di Lecco.
Lecco, truffa del finto incidente: arrestato 25enne
Tutto è iniziato nella mattinata di mercoledì quando, alla sala operativa della Questura sono giunte diverse segnalazioni in merito tentativi di truffe in danno di persone anziane attraverso la cosiddetta tecnica del finto incidente o del finto carabiniere, attraverso cui il truffatore, talvolta fingendosi un appartenente alle Forze dell'Ordine, è solito prospettare una situazione grave accaduta ad un familiare della persona truffata e la necessità di ricevere denaro o monili in oro per risolvere la situazione. Un copione trito e ritrito, ma putroppo efficace.
Viste le segnalazioni il personale della Squadra Mobile ha immediatamente organizzato dei servizi specifici i in centro Lecco individuando un ragazzo dal comportamento ambiguo e sospetto. Il giovane stava salendo bordo di un taxi.
Pedinato a distanza, il 25enne è entrato in in un'abitazione nella quale è rimasto per pochi minuti per poi uscire, alimentando il sospetto che avesse commesso una truffa. A quel punto è stato fermato e controllato.
Durante gli accertamenti il 25enne si è mostrato a particolarmente nervoso e proprio durante i controlli i poliziotti hanno notato che sulla schermata del suo telefono era ancora presente una fotografia di una pagina web di "Pagine Bianche" che riportava i dati di quella che la successiva e immediata attività d'indagine ha accertato essere la vittima.
Quest'ultima, tempestivamente rintracciata e informata della truffa subita, ha raccontato agli agenti di essere stata dapprima contattata telefonicamente da un presunto poliziotto che le comunicava che la sorella aveva causato un grave incidente stradale e che necessitava di una somma di denaro da versare a titolo di cauzione per uscire dal carcere. Poi ha ricevuto ricevuto in visita presso la propria abitazione un sedicente poliziotto che, approfittando del suo stato di timore e di paura, si è appropriato di denaro. contante e di un cofanetto in oro presenti nell'abitazione.
La refurtiva è stata poi rinvenuta in possesso del giovane fermato e, come detto arrestato.