Confartigianato Imprese Lecco: “Costruire la sostenibilità” tema dell'Assemblea Pubblica
L'importante incontro si è tenuto nell’aula magna del Politecnico venerdì 15 novembre
Confartigianato Imprese Lecco, assemblea pubblica 2024 nel pomeriggio di venerdì 15 novembre a tema “Costruire la sostenibilità”.
C’è uno spazio di tempo tra l’autunno e le festività invernali, che spesso e volentieri rappresenta un momento di transizione. Non solo stagionale, ma anche propiziatorio a quello che sarà il nuovo anno.
E per Confartigianato Imprese Lecco, il 2025 non sarà un semplice nuovo anno, bensì quello dell’80° anniversario dalla fondazione della sezione locale. Il tema scelto per l’Assemblea Pubblica 2024, svoltasi nell’Aula Magna del Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco ieri, venerdì 15 novembre (e iniziato con un delizioso welcome coffee offerto dal Larius di Colico) assume così un significato ancora più denso per il gruppo guidato dal duo Ilaria Bonacina (presidente) e Matilde Petracca (segretario generale). “Costruire sostenibilità: artigiani in azione” è stato infatti un modo per le imprese e i cittadini per ripensare a una possibile transizione ecologica attraverso maggiore inclusione, nel lavoro e nella vita, ma anche il massimo rispetto nei confronti del territorio che ci ospita.
La presidente Bonacina presenta il primo report di sostenibilità
I numerosi e prestigiosi ospiti si sono dati il testimone e gli spunti su molte sfaccettature del tema della sostenibilità. A partire da Confartigianato Imprese Lecco stessa, che nella persona della sua presidente Bonacina, ha presentato il primo report di sostenibilità (stilato prendendo i dati di attività che va dal 2021 al 2023).
«Ancora una volta abbiamo percepito come Confartigianato per tantissimi suoi associati rappresenti molto più di un’Associazione – ha dichiarato Bonacina – è una sorta di famiglia e ovviamente questo ci onora e ci sprona a dare sempre il meglio».
«La sostenibilità? – ha poi aggiunto – deve essere affrontata in tutte le sue forme. I nostri ospiti ci aiuteranno a riflettere sul fatto che gli obiettivi che le scelte politiche e legislative prese in Europa (ad esempio in ambito di energie rinnovabili) ci pongono, più stringenti rispetto a quelli vigenti in altri Paesi più estesi e più forti economicamente e che ci sembrano vessatori per gli stravolgimenti produttivi e organizzativi cui potrebbero condurre, devono essere invece da considerare come opportunità. Il cambio di strategia deve partire proprio da qui. Il nostro obiettivo di sostenibilità consiste quindi nel creare un percorso virtuoso che origini best practices che ci permettano di mettere in atto strategie di differenziazione utilizzando i fattori ESG. Il cambio di approccio fa diventare la sostenibilità un fattore di business intelligente e sostenibile, adatto a tutti i soggetti attori».
Secondo Ilaria Bonacina, il report – che sarà presto consultabile sul sito di Confartigianato Imprese Lecco – è un primo passo per costruire la sostenibilità tra le imprese dell’Associazione. I fattori presi in causa sono 6 tra quelli presentati negli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, e rappresentano le priorità fondamentali: il benessere delle persone (SDG3), la parità di genere (SDG5), lavoro dignitoso (SDG8), imprese, innovazione e infrastrutture (SDG9), sviluppo sostenibile delle città e delle comunità (SDG11) e promozione di pratiche di produzione e consumo responsabili (SDG12). Seguendo questi parametri, ogni azienda può attivarsi per iniziare il percorso verso la sostenibilità. Responsabilità economica, responsabilità sociale e responsabilità ambientale sono tre gol che Confartigianato Lecco intende rispettare e prendersi carico in questi anni. Lo fa, come presentato all’Assemblea, attraverso un innovativo sistema che sfrutta la realtà virtuale, e che mette le persone e l’ambiente prima tra tutte le altre priorità. Tra le altre cose, anche la misurazione dell’impronta di carbonio nella creazione e gestione degli eventi (proprio come l’Assemblea Pubblica); operazione fatta in collaborazione con LifeGate, del quale il direttore scientifico Simone Molteni è stato ospite ieri come uno dei relatori.
«Ci attendono tante sfide – è la chiosa di Bonacina – e sono sicura che noi artigiani sapremo non solo affrontarle ma anche superarle grazie alla tenacia, alla creatività, alla determinazione e alla passione che ci caratterizzano».
Marco Granelli: "Diamo voce alle nostre imprese"
A portare i suoi saluti anche il presidente nazionale di Confartigianato Imprese Marco Granelli, presente nonostante gli impegni elettorali del prossimo 27 novembre, che lo vedrà ricandidato alla presidenza del gruppo: «Andare sui territori è la cosa che mi piace, anche se sono obbligato a rimanere a Roma per lavoro – ha commentato Granelli – è importante, anzi indispensabile, dare voce alle nostre imprese territoriali. Cercare di avere una visione coesa, e lo sforzo che dobbiamo fare è proprio quello di agire come un’unica voce. È una nostra responsabilità a cui dobbiamo assolvere, lo dobbiamo come imprese ma anche come cittadini». E poi, sul tema della sostenibilità: «Oggi si parla molto di sostenibilità e di transizione, però sono tutte cose che l’artigiano ha dento di sé da sempre. Sostenibilità sociale, economica e ambientale, sono fattori intrinsechi dell’essere artigiano, si tratta quindi di farli uscire e unirli alla convivialità e al rapporto che ci lega tutti in queste sfide».
Sul tema invece della mancanza di personale (oggi, come ricordato dal presidente Granelli, problema numero uno di molte aziende in Italia): «Servirebbe più integrazione e supporto alle nuove forme dei modelli aziendali. È finita l’epoca della standardizzazione: oggi si predilige il prodotto affidabile e quello che dura nel tempo. L’artigianato è quindi la forma più sostenibile che può partire da qui per rivitalizzare il proprio mercato e la propria figura professionale. Il nostro contributo d’altronde è sempre importante, purché parta da questo senso di vicinanza e sinergia con il territorio».
Le micro-imprese che ottengono macro-risultati
L’Assemblea ha poi affrontato svariati argomenti: si è parlato di micro-imprese che ottengono macro-risultati con il già citato Simone Molteni, che ha dialogato con due aziende del territorio: la Kontak di Ivano e Cristina Fabretto e la One Off Solution di Maurizio Colombo e Roberta Sangalli. Due realtà lecchesi che si sono differenziate per l’ingegno, l’impegno e il rapporto sostenibile che hanno costituito con il territorio e con il futuro.
Ma anche aiuto e supporto alle nuove generazioni, alla nuova categoria di lavoratori e imprese giovanili sensibili alle tematiche del domani; come il delicato tema dell’energia, dello sfruttamento delle risorse ambientali e di come esso generi paura e incertezza per le nuove generazioni. Ne hanno parlato in merito: il fisico e ricercatore Stefano Besseghini, presidente A.R.E.R.A. (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e vicepresidente di MEDREG (Associazione dei regolatori del Mediterraneo), e la docente ordinaria di Diagnostica per immagini e Radioterapia all’Università Bicocca di Milano Maria Cristina Messa (tra le altre cose già Rettore dell’Università Milano Bicocca dal 2013 al 2019 e ministro dell’Università e della Ricerca nel Governo Draghi); entrambi mediati da Carlo Piccinato, coordinatore nazionale di Confartigianato Imprese Sostenibili.
Presente anche Nico Acampora di PizzAut
Infine, una boccata d’aria fresca (se così si può dire) e di inclusività con Nico Acampora, fondatore del noto progetto PizzAut, la prima pizzeria gestita completamente da ragazzi autistici.
Dimostrazione vivente che i sogni possono diventare progetti, e alle volte, imprese vere e proprie. «Quando iniziai mi dicevano: “Acampora, ma lei è matto, non è possibile avviare un’attività con dei disabili”. Li ho presi alla lettera e infatti non ho aperto un’attività: ne ho aperte due, gestite da 41 ragazzi autistici che coprono oltre 300 coperti per ciascun ristorante. Ora vanno a pieno regime e c’è una lista di attesa di 40 giorni, perché siamo sold out. Ogni sera». E poi la, giusta sacrosanta, stangata: «L’Italia? È un paese che rimane molto indietro, se si parla di diritti delle persone con disabilità. I numeri non sono poi incoraggianti: nel nostro Paese 1 bambino che nasce su 77 è autistico».
È proprio sul concetto di impresa e attenzione all’inclusione, in fondo, che si sono chiuse le oltre tre ore di Assemblea Pubblica di ieri. Imprese che nascono e che crescono grazie al cuore (come ricordato da Acampora stesso) delle persone, ma anche grazie alla volontà degli imprenditori che preferiscono investire nel proprio piccolo, piuttosto che nella grande corporate. E infine, che possano ragionare verso un futuro dove la sostenibilità è davvero al primo posto. Una priorità quanto lo sono il budget e l’utile fatturato, e non semplici medaglie dimostrative da appuntare al petto.