Come Rugiada, giovedì la prima nazionale in Senato
L’opera, promossa dall’associazione Lo Specchio, è il racconto delicato e suggestivo delle persone che frequentano il Centro Diurno Disabili di Calolziocorte, dei loro genitori e degli operatori che gestiscono la struttura.
Come Rugiada, giovedì la prima nazionale in Senato. Sarà giovedì 14 novembre 2024 alle 15,nella a Sala Capitolare del Senato della Repubblica, la prima nazionale del docufilm “Come Rugiada”, realizzato dal regista Carlo Limonta all'interno del Centro Diurno Disabili Rugiada di Calolziocorte.
Come Rugiada, giovedì la prima nazionale in Senato
L’opera, promossa dall’associazione Lo Specchio, è il racconto delicato e suggestivo delle persone che frequentano il Centro Diurno Disabili di Calolziocorte, dei loro genitori e degli operatori che gestiscono la struttura. Lo Specchio, che con il CDD ha da oltre 30 anni un profondo legame, in collaborazione con l’associazione UPper di Monte Marenzo, con questo film intende far emergere una realtà mai raccontata di grande valore sociale e umano, patrimonio del nostro territorio, esperienza virtuosa replicabile da ogni servizio pubblico dedicato alle persone disabili e, più in generale, fragili.
Nei giorni scorsi intanto, il docufilm è stato proiettato ai veri protagonisti, i ragazzi del CDD. Grazie al presidente de Lo Specchio Alberto Nava e al suo direttivo Come Rugiada è stato presentato in anteprima assoluta, riservando la visione ai soli utenti del Cdd, ai loro familiari, agli operatori e ai volontari. Una proiezione fortemente voluta dall’associazione, prima della vera «prima nazionale» al Senato della Repubblica, a Roma, su invito del senatore lecchese Tino Magni.
Dopo mesi di scrittura, riprese, montaggio e tutto il lavoro che si fa per un vero e proprio film (permessi, scelta dei luoghi di ripresa, scelta delle musiche originali degli amici Ouroborus), si è finalmente giunti alla versione definitiva del docufilm e, nei giorni scorsi, le tante persone coinvolte lo hanno potuto vedere. Dopo la prima a Roma, il docufilm tornerà a Calolzio per la prima visione pubblica e, successivamente, in altre sale del territorio della Valle San Martino ma anche del lecchese.