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Ecosistema urbano: Lecco 64esima nella classifica delle città più verdi

La classifica si basa su 20 parametri che fotografano le performance ambientali di 106 città capoluogo in 5 macroaree: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente.

Ecosistema urbano: Lecco 64esima nella classifica delle città più verdi
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Lecco 64esima nella classifica delle città più verdi. E' quanto emerso dal rapporto  Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia collaborazione con Il Sole 24 Ore, che è stato presentato oggi, lunedì 28 ottobre 2024 a Roma.

Ecosistema Urbano 2024 (versione integrale del rapporto)

 

La classifica si basa su 20 parametri che fotografano le performance ambientali di 106 città capoluogo in 5 macroaree: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente. Quest’anno la Regina green della vivibilità ambientale urbana è Reggio Emilia, seguita da Trento e Parma. L’Emilia Romagna è la regione con più capoluoghi green nella top ten, tra questi c’è anche Bologna, new entry e unica grande città nelle prime dieci posizioni (lo scorso anno era 24esima) con un salto di qualità dovuto, soprattutto, alla raccolta differenziata.  Le altre metropoli arrancano: Milano si piazza al 56esimo posto in classifica, ma eccelle nel trasporto pubblico, mentre Napoli arriva quasi in fondo alla graduatoria, è 103 esima, lo scorso anno era 98esimaRoma, rispondendo in modo esauriente all’indagine, sale in graduatoria al 65esimo posto(nel 2023 era 89esima). Il centro Italia se la cava, con Macerata (23esima), Siena (26) e Livorno (29) tra i capoluoghi che si piazzano meglio in classifica. Male, invece, il Meridione con otto capoluoghi tra le ultime 10 della graduatoria: Caserta (98esima), Catanzaro (99), Vibo Valentia (101), Palermo (102), Napoli (103), Crotone (104), Reggio Calabria (105), Catania (106) che lo scorso anno era penultima.

Ecosistema urbano: Lecco 64esima nella classifica delle città più verdi

Lecco si trovava a metà classifica nel 2022 (54° posizione con punteggio 52,9%) e all'83° posto nel 2023 con un  punteggio percentuale del 46,27%. Quest'anno iol nostro capoluogo di provincia si piazza al 64esimo posto con 54,59%, Da segnalare che quest'anno è stata  l’introduzione di un nuovo indicatore, quello della variazione nel consumo del suolo. Introdotti anche altri cambiamenti metodologici, cambiamenti, dalla variazione dei pesi di alcuni parametri all’utilizzo dei dati delle centraline Arpa per valutare la qualità dell’aria.

Per quanto riguarda proprio la qualità dell'aria Lecco migliora in tutti i parametri 

67°
Biossido di azoto

 

70°
Ozono

 

16°
Pm 10

 

49°
PM 2,5

 

Non esaltante la situazione sul fronte dell'acqua

89°
Consumi idrici

 

55°
Dispersione della rete idrica

 

In peggioramento la situazione dei rifiuti

39°
Rifiuti prodotti

 

29°
Raccolta differenziata

 

Ambivalente la situazione sui trasporti

63°
Passeggeri trasporto pubblico
57°
Offerta trasporto pubblico
20,9
67°
Ztl
nd
34°
Piste ciclabili
14,0
18°
Tasso di motorizzazione
62,2
67°
Vittime della strada
5,7

 

Il verde e il suolo

77°
Isole pedonali
13,8
73°
Alberi
12,1
84°
Verde totale
15,9
24°
Uso efficiente del suolo
6,0
30°
Trend del consumo di suolo
5,5
80°
Solare pubblico
1,6

 

"In quest’edizione solo la primatista Reggio Emilia supera quota 80, anche grazie all’ottenimento di quattro dei cinque bonus che vanno oltre le singole classifiche e premiano l’efficienza raggiunta in alcune aree specifiche - spiegano su Il Sole 24 Ore -  Le città che hanno ottenuto almeno uno di questi bonus sono in tutto 45 (28 al Settentrione, quattro al Centro e 13 nel comparto Sud e Isole), con la grande esclusa Trento che, pur in assenza di bonus, rimane sul podio. Andando a scavare nei 20 parametri, la migliore qualità dell’aria spetta al Mezzogiorno, con la sola L’Aquila (prima, tra l’altro, per minore incidenza di PM10) a poter vantare in materia una situazione “ottima”. Sulla base dei dati è giudicata “buona” l’aria di Ragusa e in altre 30 città il livello è “sufficiente”. Dunque, oltre due terzi dei capoluoghi hanno una votazione “insufficiente” o addirittura “scarsa”. Per quanto riguarda la dispersione della rete idrica, da quest’anno considerata il peso massimo degli indicatori insieme con la raccolta differenziata, a livello nazionale si verifica un piccolo miglioramento (dal 36,6 al 36,3 per cento). Mentre, dopo gli anni del Covid, il servizio di trasporto pubblico conferma il trend positivo, trascinato sempre da Milano".

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