Villa San Carlo in festa con l'Arcivescovo Delpini per i 100 anni della chiesa
"Concludiamo questo anno del centenario non con il malumore, ma l' unione con Gesù, non lo sguardo malizioso o curioso, ma con la commozione per lo sguardo di Gesù, che ci conosce e ci rivolge la parola necessaria per la gioia. L' impresa di costruire le persone è una sfida importante, ma siamo gente della Speranza e crediamo in Dio".
100 anni di fede, di devozione, di comunità che si raccoglie nella sua chiesa. 100 anni di storia di una struttura consacrata il 28 settembre del 1924. 100 anni passati, ma lo sguardo al futuro è ricco di speranza a Villa San Carlo, frazione di Valgreghentino dove ieri, sabato 21 settembre 2024, sulle orme di monsignor Cesare Orsenigo, l'Arcivescovo di Milano Mario Delpini ha concluso con una straordinaria e partecipata celebrazione i festeggiamenti dei 100 anni della chiesa parrocchiale.
Villa San Carlo in festa con l'Arcivescovo Delpini per i 100 anni della chiesa
La concelebrazione Eucaristica è stata presieduta monsignor Mario Delpini con il parroco don Paolo Ventura, il vicario parrocchiale don Arnaldo Zuccotti, l'ex parroco don Giovanni Milani, il prevosto di Olginate don Matteo Gignoli e padre Luigi Stecca dei padri Somaschi.
Presenti i rappresentanti delle varie associazioni locali. Non sono mancati all'importante momento il primo cittadino di Valgreghentino Matteo Colombo, la vice Stefania Todeschini, il sindaco di Olginate Marco Passoni, il vice Antonio Gilardi. In chiesa anche l' ex sindaco Mariangela Engaddi, prima cittadina dal 1970 al 1980 e curatrice dell'archivio storico.
Dopo la fiaccolata animata dai bimbi, dai giovani, dagli educatori e dalle catechiste dell'oratorio, la comunità si è raccolta in chiesa. "Siamo grati al nostro arcivescovo poiché ha accolto il nostro invito a presiedere l'Eucarestia ed insieme vogliamo ringraziare il Signore per il dono di questo luogo di preghiera che celebra il centenario della consacrazione - ha detto don Paolo - Ora chiediamo a monsignor Delpini di spezzare con noi il pane della parola e dell'eucaristia perché il Signore entri ancora oggi in questa casa e ci colmi della sua presenza che salva perseverando nella gratitudine e nella docilità, accogliendo la grazia di Dio che si riconosce in ogni proposta di libertà".
Coinvolgente la cerimonia che è stata animata dalla corale diretta da Maria Bambina Gilardi con Chiara Gilardi all'organo. Durante la sua omelia monsignor Delpini, che ha consegnato il mandato educativo agli educatori dell'oratorio, ha a lungo riflettuto sul tema della negatività, del "signor Malumore", "un giudice severo, sempre a caccia dei colpevoli, che rende le chiese vuote. Ma noi diciamo al signore Malumore che deve tener presente la vivacità e l'unità della Chiesa, che non sono un miracolo improvviso. Il popolo cristiano si fa santo solo avvicinandosi a Dio. Siamo stati edificati come pietre vive, stirpe eletta, perciò il signor Malumore, invece di lamentarsi, si avvicini di più a Gesù, per diventare anche lui pietra eletta".
"Nella Chiesa ci sono persone che portano avanti il proprio compito, e che lo vivono con gioia ed impegno. Non persone lamentose e scontente che seminano scoraggiamento. La Chiesa, così come la comunità Cristiana, deve imparare lo sguardo di Gesù e visitare le case per portare gioia e salvezza, per guarire la tristezza che rovina il mondo. Concludiamo questo anno del centenario non con il malumore, ma l' unione con Gesù, non lo sguardo malizioso o curioso, ma con la commozione per lo sguardo di Gesù, che ci conosce e ci rivolge la parola necessaria per la gioia. L' impresa di costruire le persone è una sfida importante, ma siamo gente della Speranza e crediamo in Dio".
Mario Stojanovic