La Cultura per il Sociale, l'arte diventa occasione di riflessione sulla salute mentale
4 appuntamenti davvero unici nel loro genere, diversi tra loro per linguaggio e arte performativa
"Portare uno spazi e occasioni di incontro, dialogo, confronto su alcune tematiche sociali non solo con linguaggio scientifico, ma con quello della cultura. Perché la cultura è capace di accogliere e di condividere". Questo, secondo l'assessore alla Cultura del Comune di Lecco Simona Piazza, l'obiettivo di "La Cultura per il Sociale", la rassegna che è ai nastri di partenza in città e che nella mattinata di oggi, giovedì 5 settembre 2024, è stata presentata a Palazzo Bovara.
La Cultura per il Sociale
4 appuntamenti davvero unici nel loro genere, diversi tra loro per linguaggio e arte performativa, ma uniti dalla volontà di sensibilizzare i lecchesi sulla tematica della salute, fisica e soprattutto mentale, in tutte le sue forme. "Questa rassegna - ha proseguito Piazza - e' nata nel 2016 grazie alla collaborazione con il Forum Salute mentale e in quell'anno portammo al Teatro della Società l'Accademia della follia. Fu un'esperienza talmente importante che da lì nacque la volontà di andare avanti e nel corso degli anni le proposte sono state tantissime. La rassegna è cresciuta e quest'anno si è anche aperta a nuove partnership con la Asst di Lecco e l'Associazione Anmig. Un grazie a tutti i partner che collaborano con il Comune di Lecco a questa preziosa occasione per approfondire temi delicati e di primaria importanza e per riflettere insieme".
L'arte diventa occasione di riflessione sulla salute mentale
Il primo appuntamento è in programma mercoledì 18 settembre alle 20.30 a Spazio Teatro invito dove la compagnia teatrale TeatroinBilico porterà in scena "Persone fuori dal Comune". "Ispirato alle storie di Michele Bertola, lo spettacolo vuole restituire l’umanità, le fragilità e i punti di forza del mondo della Pubblica Amministrazione" ha sottolineato Nicola Santoro del settore Cultura del Comune di Lecco. Storie di uomini e donne che sono riusciti a trasformarsi e a trasformare il loro lavoro quotidiano. Vite in apparenza ordinarie, il più delle volte facilmente etichettate da luoghi comuni, nascosti dietro montagne di protocolli e burocrazie, che hanno in realtà svolto un ruolo determinante per il bene di tutti.
Sabato 21 settembre alle 21 il Cenacolo Francescano di Lecco ospiterà "La memoria perduta", spettacolo di prosa con musica e danza della compagnia “Human League” che racconta l’incontro e la collaborazione dei due scopritori della malattia di Alzheimer e la storia di Auguste D, ovvero la prima paziente nota. Una performance toccante resa possibile grazie alla collaborazione con Anmig Lecco, (Associazione dei mutilati e invalidi di guerra). " Non è uno spettacolo teatrale fine a se stesso ma ha l'obiettivo di porre l'attenzione su una malattia che ha conseguenze pesanti non solo per chi ne soffre - ha spiegato il presidente Mauro Bonfanti - Spesso i parenti dei malati di Alzheimer vivono una condizione di smarrimento e il nostro obiettivo è far riflettere anche su questo aspetto. Una rappresentazione di questo tipo, per la popolazione, ha un impatto più immediato e diretto rispetto a tanti convegni scientifici".
Il 10 ottobre alle 20.30 nell'auditorium del Centro Civico Pertini ere la rassegna, sarà poi la volta di "Quello di Basaglia... a 180 gradi", spettacolo dell'Accademia della follia che ripercorre i passaggi cruciali dell'opera di Franco Basaglia. "Come Forum Salute Mentale di Lecco, rivolgiamo un particolare ringraziamento all’Assessorato alla Cultura per aver collocato lo spettacolo all’interno della rassegna “La cultura per il sociale”, ed averlo fatto nella Giornata Mondiale della Salute Mentale, proprio nell’anno del centenario della nascita di Franco Basaglia - ha detto il portavoce del Forum Salute Mentale di Lecco Guerrino Donegà. - Questa iniziativa arricchisce la serie di eventi celebrativi svoltisi anche a Lecco per ricordare la straordinaria figura dello psichiatra, innegabile artefice, tra l’altro della chiusura dei manicomi e della nascita dei servizi territoriali della salute mentale, un percorso ancora da completare e oggi ancora di più non privo di difficoltà ed ostacoli ma dal quale non si potrà più tornare indietro. Esprimiamo poi grande emozione ed entusiasmo per questo nuovo ritorno a Lecco dell’Accademia, alla quale la città è legata da tempo da una bella storia di amicizia, nata con Claudio Misculin, storico fondatore e leader della compagnia e con i suoi attori, matti di mestiere e attori per vocazione, che dal 1981 racconta le vicende, le testimonianze e il percorso della straordinaria esperienza di deistituzionalizzazione basagliana e della chiusura dell’Ospedale psichiatrico di Trieste. Dopo la triste scomparsa di Claudio e degli storici attori Roberto e Skoda, l’Accademia ha trovato dentro di sé e con i numerosissimi sostenitori la forza di proseguire e rilanciare la sua attività con nuovi progetti e produzioni. Ne è ulteriore dimostrazione il viaggio in programma nei prossimi giorni in Colombia, nell’ambito di un progetto di cooperazione internazionale dal titolo “La libertà è terapeutica” con la presentazione dello spettacolo recitato in lingua spagnola, incontri, workshop con importanti realtà istituzionali e sociali di quel paese. Aspettiamo quindi con ansia l’arrivo a Lecco dell’Accademia ed invitiamo i cittadini a non mancare ad uno spettacolo che ne siamo certi, sarà indimenticabile".
A chiudere la rassegna "La Cultura per il Sociale,", sabato 19 ottobre alle 18 nell'auditorium della casa dell'Economia Sarà la musica dell'Orchestra Invisibile, un’orchestra jazz italiana composta da persone con Disturbo dello Spettro Autistico e non, fondata a Cascina Rossago (PV), prima Farm community pensata appositamente per le esigenze delle persone con autismo. "L'orchestra, diretta dal Prof Politi, Ordinario di Psichiatria dell’Università degli studi di Pavia, propone un repertorio Jazz attraverso un’esperienza musicale originale e immersiva - ha raccontato il direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze di Asst Lecco Ottaviano Martinelli, - I musicisti si presentano disposti in circolo, alternando strumenti melodici e ritmici: gli scambi comunicativi all'interno dell'orchestra avvengono prevalentemente sul piano non verbale, suonando assieme, lasciandosi trasportare dall’improvvisazione e dallo spirito di esplorazione e libertà, caratteristici del Jazz. Il risultato è quello di un gruppo apparentemente stonato e scoordinato inizialmente, che gradualmente si sincronizza ed armonizza, raggiungendo verso il finale una piacevole sensazione di insieme"
L’esperienza ‘Orchestra Invisibile’ è stato oggetto anche di studi scientifici: è stato dimostrato come uno spazio musicale condiviso da persone con autismo ed educatori/musicisti, che entrano in contatto tra loro attraverso canali espressivi non verbali offerti dai suoni e dalla musica, migliori le abilità di comunicazione dei soggetti con autismo senza ricorrere all’uso di parole e abbia inoltre un impatto positivo sul funzionamento adattivo generale.
Entusiasta della proposta anche il direttore Socio Sanitario dell'ASST Gianluca Peschi. "Prima di venire a Lecco ho lavorato a Pavia e conosco bene la realtà dell'Orchestra Invisibile composta da persone che scardinano i tradizionali stereotipi delle persone affette da disturbi dello spettro autistico. Qui stiamo parlando di adulti a basso funzionamento che magari non parlano, ma comunicano con la musica. Il grado di civiltà di una società si misura anche attraverso il livello di integrazione di pazienti così. Ringrazio davvero il Comune di Lecco per la sensibilità dimostrata attraverso l'organizzazione di questa rassegna che è un passo in più nella direzione dell'inclusione".
Questo concerto rientra anche nel Progetto INclusione AUTismo ovvero l'insieme di iniziative che la Struttura Complessa di Neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza dell’ASST Lecco, insieme a Provincia di Lecco, il Comune di Lecco, il Politecnico di Milano - Polo territoriale di Lecco e le Associazioni Datoriali (Confcommercio Lecco, Confindustria Lecco e Sondrio, Confartigianato Lecco) sta attuando sul territorio al fine di includere i soggetti con disturbo dello spettro autistico nel contesto sociale della città.
La Cultura per il Sociale: il programma