Serie C

Calcio Lecco, Baldini: «Soddisfatto del mercato». Parla anche Minadeo: «Il budget era congruo»

Il tecnico presenta la gara con il Trento, il direttore sportivo commenta la sessione di mercato appena conclusa

Calcio Lecco, Baldini: «Soddisfatto del mercato». Parla anche Minadeo: «Il budget era congruo»
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Il “gong” di fine mercato rompe gli indugi: mente, cuore e gambe sono già al campo. All’Euganeo di Padova, per la precisione. Proprio qui, dove un anno fa di questi tempi cominciava la travagliata avventura cadetta del Lecco, le Aquile dell’ex di turno Francesco Baldini sfideranno il Trento per la seconda giornata del campionato di Serie C. A presentare la partita, nella sala stampa del Rigamonti – Ceppi, il tecnico toscano in persona. A seguire, ampio spazio dedicato alla campagna acquisti conclusasi da poche ore, con la voce del direttore sportivo Antonio Minadeo a soddisfare le curiosità della stampa.

Le parole di Francesco Baldini

 Negli ultimi due precedenti fuori casa, il Lecco è stato sconfitto due volte dal Trento senza segnare:

«Mi auguro di invertire questo trend. Al Trento sono rimasti tantissimi giocatori a cui sono legato; abbiamo fatto una cavalcata importante fino ad arrivare a un traguardo storico come quello dei Playoff. Stiamo preparando questa partita nel migliore dei modi nonostante il mercato sia finito ieri sera».

Già domani si vedranno in campo i due ultimi innesti, Leon Sipos e Daniele Rocco?

«Per ambizioni e programmi della società, il mercato mi trova contento. Ho una rosa a completa disposizione che mi soddisfa; mi rendo conto di avere giocatori di spessore a livello caratteriale. Sono convinto che il percorso di Sipos senza l’infortunio al ginocchio di un anno fa sarebbe stato diverso; è un giocatore importante. Quanto a Rocco, è un giocatore che ha il gol nel DNA e che il direttore conosce molto bene. Penso che il nostro sia stato mirato».

Sul Trento:

«Loro sono più brevilinei, se mi soffermo sul loro centrocampo hanno Rada, Giannotti e Di Cosmo che sono più rapidi dei nostri. Davanti hanno Anastasia che è un giocatore rapido, sono più strutturati in difesa; la loro rapidità è una preoccupazione che ho ma vedo i ragazzi star meglio giorno dopo giorno. Loro hanno una formazione collaudata, sono ragazzi che conoscono alla perfezione i loro limiti e quindi svolgono in maniera corretta quello che viene proposto dall’allenatore. Il Trento è una squadra che attacca con tanti effettivi, lavora molto bene con le catene esterne come tutte le squadre che giocano con il 4-3-3; di contro, sono convinto che possiamo fare la nostra partita e che troveremo qualche spazio in più nelle ripartenze e nella costruzione di gioco».

Manca un leader a questo Lecco?

«Dipende da cosa si intende per leader, di solito per i tifosi è quello che segna e dribbla meglio. Io penso che questa squadra abbia dei leader: Battistini, Lepore, Celjak... non penso che sia giusto avere un unico leader, credo che il gruppo debba diventare tale. Quando il Lecco ha vinto i playoff non penso ci fosse un solo leader: era una squadra composta da un gruppo che trascinava, come penso sia questa»

Rientrata l’emergenza in difesa della scorsa settimana?

«È rientrato Stanga a pieno regime, Celjak è ancora indisponibile. Non vogliamo perdere lui per più tempo, lo stiamo preservando finché questo suo dolore non sparirà completamente. Stanga può fare il centrale difensivo e il terzino, ci dà più tranquillità rispetto alla scorsa settimana».

Chi giocherà in attacco?

«Zuberek non ce l’abbiamo, Galeandro mi è piaciuto quando è entrato, sta dimostrando di esserci come giocatore, Tordini è entrato di prepotenza nell’azione del gol. Ho Sipos, che ha fatto tutto l’allenamento di ieri con noi e varie soluzioni, sia all’inizio che a partita in corso».

 

Le parole di Antonio Minadeo

Su Daniele Rocco:

«Non è un ripiego, di nomi se ne fanno tanti e non ho paura a dirvi tutte le curiosità e le sfaccettature, io lavoro per il Lecco e la società non nasconde niente. Rocco non è un ripiego, è stata sempre una strategia tenuta nascosta perché era svincolato, abbiamo fatto i nostri sondaggi e aspettato gli incastri economici; quando non abbiamo potuto più farli in uscita, avevo Rocco già “dietro la lavagna”. È stato il nome di Lecco a far si che riuscissi a tenerlo fermo; Rocco non ha guardato solo l’aspetto economico, ha un passato e un presente molto ambìto. Daniele ha aspettato fino all’ultimo e ha accettato le nostre condizioni. L’anno scorso, dietro Lescano è arrivato lui con 15 gol realizzati; speriamo che si ripeta con l’impegno profuso già in passato».

Come giudicare la campagna acquisti?

«Il discorso dei grandi nomi va rivisitato. Noi abbiamo trovato 21 giocatori sotto contratto, ne sono rimasti 14; gli altri 7 sono stati cessioni risoluzioni e incentivi, altri 8 sono stati acquisiti. Ieri non abbiamo battuto ciglio quando a mezzanotte si è andati oltre quanto preventivato; il presidente mi ha lasciato convincere Sipos e Rocco, senza uscite; nella loro programmazione c’è stato anche un fuori budget. Grandi nomi? Dipende da quello che si vuole fare. Io penso che la famiglia Aliberti potrà garantire solidità e un futuro roseo, per adesso stanno facendo i passi che loro credono aziendalmente efficaci per la situazione attuale».

Potrebbe ancora arrivare Ionita, attualmente svincolato?

«Non mi dispiace parlare di fantacalcio. È una decisione che comporta tante sfaccettature. Dovrebbe essere Ionita a decidere di venire a Lecco, perché è un target economico e di carriera difficile per la società Lecco. Lui è libero e saprà come comportarsi se vuole venire da noi. Se la rosa in mediana è ristretta? Abbiamo giocatori forti, c’è anche Ceola, che proviene dal vivaio. Se dovesse servire un giocatore in più, la società non si tirerà indietro».

Il bilancio sul mercato in difesa:

«Abbiamo voluto tenere Louakima, il ragazzo ha fatto un passo economico verso la società per rimanere. I difensori sono tutti intercambiabili, Stanga e Celjak possono essere pensati centrali e adattati terzini. Siamo riusciti a dare al mister due giocatori per ogni ruolo con una possibile alternativa valida. Siamo abbastanza soddisfatti; non siamo riusciti a completare una cessione ma ci sta, è il gioco delle parti».

Di punto in bianco, le illustri partenze di Buso, Melgrati e Bianconi...

«Tutti quelli che sono rimasti hanno voluto rimanere a Lecco. Tutti i ragazzi andati via sono persone per bene, non è stata una decisione nostra privarcene. Per noi Buso poteva rimanere ma aveva altre ambizioni ed è un ragazzo che merita la B. Crociata non poteva rimanere a Lecco sia economicamente che per sua prospettiva di carriera. Melgrati ci ha chiesto la cessione, Bianconi idem. Qualcuno è stato allontanato per scelta tecnica come Pinzauti e Ardizzone, ragazzi eccezionali che hanno fatto la storia del Lecco e che ringrazio personalmente».

A proposito del budget a disposizione per il mercato:

«Ieri ho avuto un fuori budget che non mi aspettavo di avere. Se era congruo il budget? Per me si. Abbiamo trovato un monte ingaggi superiore a quello di adesso, lo abbiamo abbassato e fatto la squadra. Sento parlare di Buso: la società non ha acquisito ora l’intera somma per lui, quest’ultima è diluita negli anni a favore del Lecco».

Il valore di questa rosa?

«Nessuno può parlare di obiettivi: spero che questa rosa si guadagni la fiducia che noi abbiamo riposto in essa. Uno non può ergersi a fenomeno in un posto come Lecco, farebbe solo un’autorete...».

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