il presidente della società di proprietà del comune

Linee Lecco, Frigerio conclude ufficialmente il mandato togliendosi qualche sassolino dalla scarpa

"Nell'ultimo anno e mezzo le cose sono cambiate a causa di situazioni che non hanno più permesso di lavorare in sinergia con l'Amministrazione comunale, e questo è un elemento che ha creato disagio e dissapori, non solo da parte mia, ma anche dei dipendenti della società"

Linee Lecco, Frigerio conclude ufficialmente il mandato togliendosi qualche sassolino dalla scarpa
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"Alla fine di questo mandato durato 8 anni, mi sembrava giusto condividere le cose belle e quelle meno belle": è iniziata così la conferenza stampa di saluto di Mauro Frigerio, presidente di Linee Lecco che proprio domani, sabato 31 agosto, concluderà il suo mandato. Nel corso della conferenza, tenutasi nella mattinata di oggi, venerdì 30 agosto 2024, alla sede della Canottieri, Frigerio, armato di una pila di documenti a conferma di quanto asserito, ha ripercorso passo passo l'intricata vicenda che ha visto coinvolta la società e il suo proprietario, cioè il Comune di Lecco, e che ha portato alle sue dimissioni, seguite da quelle di Massimo Brini.

Linee Lecco, Frigerio conclude ufficialmente il mandato togliendosi qualche sassolino dalla scarpa

Frigerio ha dunque ripercorso la sua carriera all'interno di Linee Lecco: dal suo arrivo nel 2016, all'assunzione del ruolo di amministratore unico della società, sottolineando gli investimenti messi a frutto sulle aree di parcheggio, sia a livello estetico che tecnologico, così come sulle attività di noleggio... fino allo "screzio" - per minimizzare - con il proprietario della società, ossia il Comune di Lecco. "Nell'ultimo anno e mezzo - spiega infatti Frigerio - Le cose sono cambiate a causa di situazioni che non hanno più permesso di lavorare in sinergia con l'Amministrazione comunale, e questo è un elemento che ha creato disagio e dissapori, non solo da parte mia, ma anche dei dipendenti di Linee Lecco".

Durante la conferenza stampa, Frigerio ha quindi passato in rassegna diversi documenti che dimostrano l'operato della società e del Comune, sottolineando come quest'ultimo sia sempre stato informato in modo trasparente dalla società.

Tutto ha origine nel maggio 2023, quando il direttore di Linee Lecco, Salvatore Cappello, ora in pensione, ricorda a Frigerio che il Comune non ha rilasciato il certificato di accessibilità ad alcuni uffici della palazzina situata alla Piccola. Frigerio allora gli ha consigliato di chiudere quelle sale perchè - se qualcuno si fosse fatto male - a livello legale sarebbe stato un problema.  "Da lì si innesca il contenzioso con il Comune - spiega Frigerio - Nel corso di un anno ho tormentato tutti: ho scritto mail al sindaco, ai tecnici, ai dirigenti, ai funzionari ... senza ricevere alcuna risposta scritta, se non risposte non influenti, che non servivano a risolvere il problema, ma che dimostrano l’incapacità o la non volontà del Comune di risolverlo. Finchè non arriva la risposta del segretario generale Mario Spoto: 'Bene, facciamo partire il rapporto alla procura per abuso'. Il segretario generale non può dare una risposta di questo genere. Questa situazione l’ho riferita anche al prefetto". Prosegue Frigerio: "Io non ho ricevuto nessun documento nel quale qualcuno prendesse posizioni su una risposta del genere; oggi siamo al 30 agosto 2024 e nessuno ha spiegato - non solo a me, ma a tutta la città - per quale motivo non siano state assunte decisioni in merito alla soluzione che per un anno abbiamo chiesto all'Amministrazione. Questo é un comportamento che non accetto e non condivido perché vuol dire non avere rispetto non solo nei miei confronti, ma anche nei confronti delle persone che lavorano nella municipalizzata di proprietà proprio del Comune. Non avendo ricevuto una risposta ufficiale, io sono giunto alle mie conclusioni, ma le riferirò nella sede del Pd".

Frigerio ha quindi puntualizzato, punto per punto, diverse questioni, rispondendo alle accuse rivolte dal sindaco Mauro Gattinoni alla società: per quanto riguarda la costituzione del New-Co, Frigerio ha lamentato l'assenza di riscontri da parte del primo cittadino in merito alle richieste di alcuni servizi da parte di diversi sindaci del territorio; il secondo punto riguarda il parcheggio del supermercato Lidl, inaugurato a marzo 2023 in via Belfiore a Lecco, per il quale non è mai stato concluso l'iter di assegnazione e consegna del parcheggio a Linee Lecco e dunque, a distanza di oltre un anno, il parcheggio è tuttora chiuso con conseguente perdita di introiti per lo stesso Comune di Lecco e per la società; al terzo punto dell'elenco stilato da Frigerio, troviamo il Progetto di mobilità elettrica, per il quale Linee Lecco ha realizzato la parte infrastrutturale con costi sostenuti interamente dalla società, anticipando i fondi statali; il quarto punto riguarda la sede aziendale (la mobilità elettrica, infatti, necessita di spazi maggiori): "Da oltre due anni Linee Lecco ha sollecitato il Comune per una possibile soluzione legata alla nuova sede per Linee Lecco - si legge nel documento redatto da Frigerio - Con l'assessore Giuseppe Rusconi sono stati effettuati più incontri senza però giungere ad una possibile soluzione". Questo ha comportato una spesa aggiuntiva di 45mila euro l'anno a carico della società per affittare un'area esterna alla sede. Un altro punto che Frigerio recrimina a Gattinoni è la decisione del Comune di non proseguire la convenzione "In house" per possibili ulteriori 5 anni. "Per il corrente anno 2024 - si legge nel documento - si prosegue con una proroga dell'attuale convenzione. Tale lavoro è stato svolto con costi a carico di Linee Lecco (spese legali e contabili) differentemente da quanto svolto direttamente dal Comune nel 2019". Attenzionato anche il progetto "Ti porto io", per il quale "Il mancato adeguamento del contributo da parte del Comune di Lecco nel corso di questo triennio, malgrado le richieste formulate più volte e non accolte, ha portato ad un conseguente appesantimento delle perdite da introiti per le vendite di abbonamenti e ticket del Tpl".

Frigerio ha successivamente sottolineato i crediti che vanta Linee Lecco: 2 milioni e 300 mila euro; stanno pervenendo ora ratei statali per mancati introiti del 2021 e per i rincari dei carburanti. "Questi ritardi - si legge nel documento - comportano l'acquisizione di prestiti bancari con interessi passivi verso istituti di credito per circa 70 mila euro l'anno. Se Stato, Regione Lombardia e Comune riconoscessero per tempo erogando le quote spettanti per questi crediti... la situazione finanziaria di Linee Lecco sarebbe differente". Frigerio ha voluto chiarire anche la questione dei debiti: "I debiti di Linee Lecco ammontano a 1 milione e 900 mila, non a 3 milioni e 500 mila come riportato dal documento letto dal sindaco il 15 luglio. L'ultima cifra è calcolata con la percentuale dell'89%, mentre lo stesso sindaco ha approvato i bilanci societari di Linee Lecco riportanti i conteggi con le percentuali del 44 e del 45%".

Chiarita infine la questione del ricorso al Tar: "Il ricorso al Tar - ha sottolineato Frigerio - non l'ha voluto Linee Lecco, ma è stato la  conseguenza dell'immobilismo e degli errori del Comune riguardo agli uffici della Piccola. Il sindaco a voce ha dichiarato che la responsabilità è del Comune, ma nei documenti ufficiali ha affermato che la responsabilità è di Linee Lecco. La società ha presentato una serie di progetti di possibili soluzioni, che però sono rimasti nel cassetto. Quando il sindaco mi ha chiesto di non fare ricorso al Tar, io gli ho risposto di no perché deve spiegarmi in che modo restituisce a Linee Lecco 300 mila euro (la cifra spesa per gli uffici della Piccola, ndr). Quando si prendono decisioni per coprire se stessi, bisogna pensare anche a chi ci va di mezzo: il padre non mette nei guai il figlio... Questa vicenda finisce male con le dimissioni di Brini; mi dispiace per lui e per Francesca Meles, due persone perbene, capaci e competenti, buone e disponibili. Per quanto riguarda il rapporto con il sindaco, io l’ho sostenuto nel 2020, mi sono speso per lui, ho contribuito alla sua campagna elettorale, ma è chiaro che ora il mio rapporto politico con lui non c’è più. Porto rispetto a lui come persona che ha dato la sua disponibilità ad impegnarsi per la città, ma non condivido più la sua linea politica di amministratore comunale, e non mi riferisco unicamente a questa vicenda di Linee Lecco, che è solo un pezzo di un domino ben più complesso e delicato".

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