Danilo Cremona: straziante addio al pallavolista stroncato a 32 anni
“D’ora in poi non rideremo perché saremo felici, ma saremo un po’ più felici perché continueremo a ridere, come ci ha insegnato Danilo”.
“D’ora in poi non rideremo perché saremo felici, ma saremo un po’ più felici perché continueremo a ridere, come ci ha insegnato Danilo”. Questa mattina, martedì 30 luglio 2024, i suoi amici, hanno ricordato così Danilo Cremona, per tutti semplicemente Corry, pallavolista di origini meratesi scomparso all’età di 32 anni lo scorso 23 luglio all’ospedale di Pisa, dove si trovava ricoverato in seguito ad un malore accusato mentre stava partecipando a un torneo di volley a San Giuliano Terme.
L'addio a Danilo Cremona: "Generoso, spensierato e sorridente"
Erano infatti tantissime le persone, tra familiari, amici, compagni di scuola e di pallavolo, che questa mattina hanno gremito la chiesa di Lomagna per tributare un ultimo saluto a Danilo Cremona, amato e apprezzato da tutti per il suo carattere gioioso e vivace e per la sua capacità di portare sempre allegria anche nei momenti più complicati.
“Voglio dire grazie a tutti voi per la vostra presenza qui, oggi, nonostante sia piena estate, a testimonianza del grande affetto e del tanto bene che Danilo ha saputo costruire intorno a sé nelle sue esperienze di vita – ha detto don Andrea Restelli nella sua omelia – Oggi vediamo tanto male contro di noi, l’ingiustizia di una vita giovane che si spegne improvvisamente. Ci chiediamo quindi chi sia Dio per noi. In questo momento, dobbiamo tentare di tenere acceso il lume della fede e andare oltre allo sguardo terreno dell'ingiustizia”.
Il sacerdote ha poi proseguito la sua predica parlando di come il giovane fosse sempre pronto a mettersi in gioco e a tendere una mano verso il prossimo in difficoltà: “Era un ragazzo generoso, metteva sé stesso al secondo posto per accogliere, sostenere e aiutare qualcuno. Questo è il senso del Vangelo. Amare è la capacità di fare un passo indietro in favore degli altri. Ciascuno di voi porta con sè tanti ricordi di lui, che ha saputo vivere a pieno questa capacità di amare gli altri ed essere attento ai bisogni e alle necessità altrui. Ovviamente, qualcuno starà provando rabbia per la cura e l’attenzione non trovata nel momento del bisogno estremo, però credo sia meglio conservare l’esempio bello che lui portava in tutti gli ambiti in cui lo avete incontrato. Va mantenuto vivo il suo ricordo, per farlo diventare un insegnamento anche per i più piccoli. Il mio auspicio è che da questa esperienza tragica possa nascere qualcosa di bello e grande; che il sacrificio di Danilo non sia vano e diventi un esempio per gli altri".
Il ricordo degli amici
Al termine del rito funebre, a prendere la parola sono state poi due ex compagne di scuola del giovane che, dopo aver letto un messaggio della sua ex professoressa d’arte che ha ricordato come "Danilo non passasse inosservato tra i suoi coetanei, sempre pronto a portare gioia e spensieratezza", hanno voluto lasciare un emozionante ricordo dei vecchi tempi passati in classe al liceo.
“Cercherò di parlare con il cuore, anche per provare a strappare un sorriso in un momento complicato come questo, come Corry ci ha insegnato - ha affermato l'amica - Con lui ho condiviso tanti bei momenti e tante risate tra i banchi di scuola, e questo mi ha portato a riflettere. Siamo le uniche creature al mondo che sanno ridere e soffrire. Sappiamo ridere anche per trasmettere conforto nella sofferenza. Danilo era un maestro nel portare gioia e trasmetteva serenità a tutti, anche nelle situazioni più complicate. Per fargli onore dovremmo portarlo dentro di noi e vivere come lui, perché anche in questo momento ci vorrebbe vedere felici".
A queste emozionanti parole, è poi seguito un rigoroso silenzio che ha accompagnato il feretro del giovane fuori dalla chiesa, interrotto solo dopo diversi minuti da uno scrosciante applauso; un ultimo saluto all'amico Corry da parte di tutte le persone che gli hanno voluto, e continueranno a volergliene, bene.