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Lecco: 6420 assunzioni questa estate. Ecco le figure più ricercate

Tanti posti per esercenti e addetti nelle attività di ristorazione, addetti alle vendite, personale per servizi di pulizia ma anche fabbri e operai

Lecco:  6420 assunzioni questa estate. Ecco le figure più ricercate
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Lecco: 6420 assunzioni in estate. E' quanto emerge falle  rilevazioni dell’indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione, svolte mensilmente dalle Camere di Commercio (per le imprese oltre 40 addetti) e da Infocamere attraverso  l’invio di questionari online e interviste telefoniche.

Lecco: 6420 assunzioni in estate

Per il 3° trimestre 2024 le imprese delle province di Como e di Lecco prevedono di effettuare complessivamente 18.480 nuovi ingressi, di cui 12.060 riferiti all’area comasca e 6.420 a quella lecchese. Nel trimestre precedente il dato complessivo si era attestato a 20.310; pertanto si registra un calo di 1.830 unità: -9%.

Questa diminuzione ha riguardato in particolare il territorio comasco, dove le assunzioni previste diminuiscono di 1.600 unità (-11,7%), mentre è risultato più contenuta quella delle aziende lecchesi: -230 persone (-3,5%). Per entrambi i territori lariani si nota un calo anche rispetto al 3° trimestre 2023 : a Como le assunzioni previste passano da 13.480 a 12.060 (-1.420 unità: -10,5%), mentre a Lecco il calo è stato più basso (-390 persone: -5,7%). Nell’intera area lariana le assunzioni previste scendono da 20.290 a 18.480 (-1.810 unità: -8,9%).

Nella nostra regione i nuovi posti di lavoro previsti nel 3° trimestre 2024 sfiorano le 260.000 unità (-6,5% rispetto al 2° trimestre 2024; -9,1% nei confronti del 3° trimestre 2023); a livello nazionale sono circa 1.320.000 (rispettivamente -13,1% e -10,6%). Rispetto al 2° trimestre 2024, tra le province lombarde, solo Lodi e Bergamo registrano crescite delle assunzioni previste (rispettivamente +30 unità, pari a +0,9%, e +440: +1,7%); considerando le variazioni in valore assoluto, i territori lombardi con le performance peggiori sono Milano, Brescia e Como (dove gli ingressi previsti diminuiscono, rispettivamente, di 8.060, 4.060 e 1.600 unità: rispettivamente -6,3%, -11,6% e -11,7%)
Rispetto al 3° trimestre 2023,  tutte le province della nostra regione fanno registrare cali delle assunzioni previste; in particolare, considerando le variazioni assolute, le performance peggiori sono quelle di Brescia, Milano e Bergamo (rispettivamente -7.450, -6.620 e -2.960 assunzioni: -19,3%, -5,3% e -10,1%). Pavia, Lecco e Lodi hanno le diminuzioni meno significative (rispettivamente -640, -390 e -330 unità: -6,7%, -5,7% e -8,6%).

I settori

Nel 3° trimestre 2024, il 32,3% delle entrate previste dalle imprese lariane (contro il 30,8% del 3° trimestre 2023) si concentra nel comparto industriale: si tratta di 5.970 nuovi contratti, di cui 1.410 riguardano il settore delle costruzioni3. L’intero comparto vede un calo delle assunzioni del 4,5% rispetto ai tre mesi precedenti (area lariana -280; Como -300 unità, -9%; Lecco +20 persone, +0,7). Anche rispetto allo stesso periodo del 2023 gli ingressi previsti nell’area lariana scendono di 280 unità: -4,5% (Como -220 unità: -6,8%; Lecco -60 persone: -2%; cfr.

Gli ingressi previsti nel terziario  sono 12.500 (il 67,6% del totale4, in aumento rispetto al 69,2% del 3° trimestre 2023); in particolare, le nuove assunzioni sono 2.040 nel commercio, 3.580 nel turismo e 6.900 negli altri servizi5. Nell’intero comparto c’è una diminuzione delle assunzioni dell’11% rispetto ai tre mesi precedenti, con 1.550 unità in meno (Como -1.300: -12,6%; Lecco -250: -6,7%). Anche, rispetto al 3° trimestre 2023 i valori del terziario lariano sono in calo: -1.540 assunzioni (-11%): Como -1.200 (-11,8%); Lecco -330 (-8,7%).

Nel mese di luglio 2024, sulle 6.520 assunzioni programmate dalle imprese lariane (-10,8%, pari a -790 unità rispetto a luglio 2023), la quota con contratto a tempo indeterminato cresce di oltre tre punti percentuali nei confronti di luglio 2023 (dal 21,3% al 24,8%); tuttavia, il dato continua a essere inferiore alla media regionale (32%), anche se resta superiore a quella nazionale (21%). Lecco sale dal 24% del luglio 2023 al 30% del luglio 2024 e Como dal 20% al 22%. A luglio 2024, Lecco occupa la 3a piazza regionale a pari merito con Bergamo (preceduta da Milano e Monza rispettivamente 38% e 33%), mentre Lodi, Como e Sondrio chiudono la classifica (rispettivamente 25%, 22% e 14% di contratti a tempo indeterminato)6.

Rispetto a luglio 2023 aumenta anche la quota dei contratti di apprendistato (attestandosi al 7,4% contro il precedente 6,3%); il dato è in linea con la media regionale e superiore di oltre un punto a quella italiana. Lecco ha una quota più alta di Como (8% contro 7%); per entrambe le province lariane si notano incrementi rispetto a luglio 2023 (quando a Lecco la quota era del 7% e a Como del 6%). Viceversa diminuisce dal 62,7% del luglio 2023 all’attuale 60,9% la quota di nuovo personale che le imprese lariane prevedono di assumere con contratto a tempo determinato; percentuale inferiore alla media nazionale, ma superiore a quella regionale (rispettivamente 70% e 58%). Lecco cala dal 58% al 55% di quest’anno; Como dal 65% al 64%.

A Como, la maggioranza dei nuovi ingressi a tempo indeterminato previsti per luglio 2024 (cfr. grafico 3) si concentra nel manifatturiero (la quota sale al 50% delle assunzioni totali di quel settore; era del 41% nello stesso mese del 2023), nei servizi alle imprese (24%; era il 30% a luglio 2023) e nel commercio (quota stabile al 23%). Viceversa, c’è una netta prevalenza di contratti a tempo determinato soprattutto nei servizi alle persone e nel turismo (rispettivamente 75% e 66%; a luglio 2023 le percentuali erano pari al 79% e al 67%). A Lecco i comparti con le più alte quote di assunzioni a tempo indeterminato (cfr. grafico 4) sono manifatturiero, costruzioni e servizi alle imprese (il primo sale dal 35% al 43%, il secondo dal 30% al 42%, mentre il terzo scende dal 34% al 30%). I settori dove si ricorre maggiormente al tempo determinato sono servizi alle persone, commercio e turismo; per i primi la quota delle assunzioni a tempo determinato sul totale di quelle previste a luglio 2024 è del 69% (nello stesso mese del 2023 era pari al 71%). Per il commercio la percentuale è pari al 59% e per il turismo al 53% (rispetto al 63% e al 50%).

Rispetto al luglio 2023, nel luglio 2024 scende la quota dei nuovi ingressi programmati dalle imprese lariane con meno di 50 addetti (dal 61,4% al 55,8% del totale); viceversa, aumenta quella delle medie aziende (dal 19,8% a1 20,1%) e delle realtà imprenditoriali con più di 250 addetti (dal 18,7% al 23,9%).

 

Sempre con riferimento al luglio 2023, nello stesso mese del 2024 sale di quasi 3 punti percentuali la quota di assunzioni previste dalle imprese lariane e riservate a figure “high skill” (ovvero dirigenti, specialisti e tecnici), attestandosi al 15,6% (contro il 12,7% del luglio 2023); il valore è inferiore sia alla media regionale (pari al 22,4%; era del 20,3% a luglio 2023) e analogo a quello nazionale (lo scorso anno la quota era del 13,8%). Como aumenta dal 12% di luglio dello scorso anno al 14%, mentre Lecco cresce al 18,9% (dal 14%). Lecco occupa la 4a piazza nella graduatoria regionale e Como l’8a; ai primi tre posti troviamo Milano, Monza Brianza e Varese (30,5%, 21,1% e 19,2%); chiudono la classifica Lodi e Sondrio (rispettivamente 12,5%, e 7,7%).

Paragonata al luglio 2023, aumenta la quota di assunzioni che le imprese lariane intendono riservare a personale laureato: si passa dall’8,3% al 10,9%; tuttavia, il valore è inferiore sia a quello lombardo (16,9%) che a quello italiano (11,4%)9. Como, con il 10,5% (contro l’8,5% del luglio 2023), è al 7o posto; Lecco, la cui percentuale si attesta all’11,4% (a fronte dell’8,1% del luglio 2023) è 6a nella graduatoria lombarda. La classifica regionale è guidata da Milano (24,2%), seguita da Varese e Monza Brianza (rispettivamente 14,8% e 14,2%), ed è chiusa da Brescia e Sondrio (rispettivamente 8,3% e 5,2%)10. Nell’area lariana gli ingressi di diplomati previsti si attestano al 72,8% delle assunzioni totali (contro il 60% del luglio 2023): il 31,7% con diploma di scuola media superiore (a fronte del 33,2% dello scorso anno) e il 41,1% di Istituto professionale (contro il 26,8%). Calano dal 31,6% al 16,4% i casi in cui è richiesto il semplice assolvimento dell’obbligo scolastico. Per quest’ultimo, Como, con il 15,7% (a fronte del 30,3%), occupa il 1° posto in Lombardia (era 2a lo scorso anno), mentre Lecco è al 3° posto, con il 17,7% (era al 34,3%, in 4a piazza). Al 2° posto della classifica regionale si trova Milano (16,2%), mentre nelle ultime tre posizioni troviamo Pavia, Mantova e Lodi (rispettivamente 21,7%, 23,4% e 26,8%).

Assunzioni: le figure più richieste as Lecco
Nelle previsioni relative a luglio, tra i profili maggiormente richiesti troviamo figure a media e bassa specializzazione:
- per Lecco , “esercenti e addetti nelle attività di ristorazione” (370 persone, pari al 16,4%); “addetti alle vendite” (130 nuove assunzioni, pari al 5,8%); “personale non qualificato nei servizi di pulizia” (120: 5,3%), “fabbri ferrai costruttori di utensili” (100: 4,4%) e “operai macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e produzioni minerali” (100: 4,4%).
- per Como , “esercenti e addetti nelle attività di ristorazione” (870 persone, pari al 20,4% degli ingressi previsti); “addetti alla gestione amministrativa della logistica” (380: 8,9%); “personale non qualificato nei servizi di pulizia” (370: 8,7%); “addetti alle vendite” (290 persone, pari al 6,8%) e “personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna di merci” (270 persone: 6,3%);
Rispetto a luglio 2023, aumentano le opportunità di assunzione dei giovani con meno di 29 anni ; infatti la quota di entrate previste nello stesso mese del 2024 dalle imprese lariane e riservate agli “under 29” cresce dal 33% al 33,4%, in linea con la media italiana ma al di sotto di quella regionale (34,4%). Como scende dal 31,4% di luglio 2023 al 31,2% e occupa l’ultima posizione regionale (era 11a a luglio 2023). Viceversa, aumenta la percentuale della provincia di Lecco, dal 36,1% al 37,7%: 2a piazza (era 4a a luglio dello scorso anno). Per alcune famiglie professionali la quota di “under 29” è particolarmente consistente: a Como  “area produzione di beni ed erogazione del servizio” (730 figure, con un’incidenza del 34,8% sul totale settoriale), “aree commerciali e della vendita” (250 figure: 41,5%) e “aree tecniche e della progettazione” (150 unità: 32,1%). Anche a Lecco le aree che riservano le maggiori opportunità ai giovani sono analoghe: “area produzione di beni ed erogazione del servizio” (40,9%, pari a 510 figure), “aree commerciali e della vendita” (42,1%: 130 nuove assunzioni), e “aree tecniche e della progettazione” (31,4%: 100 unità).
Un importante focus dell’analisi concerne le figure professionali di difficile reperimento. Nell’area lariana ( per il mese di luglio 2024 la loro quota si conferma molto consistente, anche se in diminuzione: si attesta al 49,4% (contro il 50,3% del luglio 2023). Nonostante il calo, si mantiene superiore sia alla media regionale che a quella nazionale (pari, rispettivamente, al 49,3% e al 48,4%). Il fenomeno è in miglioramento a Como (con il 46,7% dei nuovi ingressi previsti, rispetto al 48,5% di luglio 2023), ma peggiora a Lecco (dal 53,8% al 54,7%). A Como le famiglie professionali per cui le aziende trovano maggiori difficoltà, in valori assoluti, sono: “area produzione di beni ed erogazione del servizio” (1.220 figure, con un’incidenza del 58% sul totale settoriale), “aree tecniche e della progettazione” (280 unità: 60,5%) e “aree commerciali e della vendita” (220 figure: 35,7%). Anche a Lecco  le aree con maggiori criticità sono: “area produzione di beni ed erogazione del servizio” (680 figure, che rappresentano il 54,5% del totale delle assunzioni settoriali); “aree tecniche e della progettazione” (260 figure: 78,5%) e “aree commerciali e della vendita” (130 figure: 41,5%). Solo per le aree “produzione di beni ed erogazione del servizio” e “direzione e servizi generali” le imprese lecchesi segnalano difficoltà di reperimento inferiori a quelle comasche, mentre queste ultime fanno meno fatica delle lecchesi a reperire il personale nelle restanti aree, specie in quella “logistica” e “amministrativa” (entrambe con quote inferiori di oltre 20 punti).
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