Ponte della Vittoria: un progetto per fermare i gesti estremi
Il sindaco Invernizzi: «È un dovere civico. Provincia disponibile, servirà l’assenso della Soprintendenza»
Servono soluzioni urgenti, efficaci e compatibili con il contesto architettonico ed economico. È questo, in sintesi, l’appello espresso (ancora una volta) negli scorsi giorni dal sindaco di Cremeno Pier Luigi Invernizzi rispetto al Ponte della Vittoria e ai tragici fatti che anche di recente lo hanno riguardato.
Ponte della Vittoria: un progetto per fermare i gesti estremi
Ancora nell’ultimo mese il viadotto sul ramo orientale del Pioverna è stato teatro di gesti estremi. Un fenomeno conosciuto da tempo, che sembra però vedere di recente un aumento e che l’Amministrazione comunale del paese dell’Altopiano sta cercando da tempo di scongiurare, pur consapevole di non poter offrire da sola risoluzioni complete, mettendo in campo soluzioni concrete.
«Purtroppo questi accadimenti si stanno moltiplicando – ha affermato Invernizzi con rammarico, interpellato dopo l’ultimo episodio – Nel giro degli ultimi quindici o venti giorni tre persone si sono tolte la vita e dall’inizio dell’anno altrettante. È un problema importante, direi un allarme sociale, che riguarda il Comune di cui sono sindaco, ma anche il territorio e lo stesso Ponte della Vittoria che viene rappresentato solo come luogo dove vengono compiuti gesti estremi».
Il sindaco si è però già mosso, provando a intervenire per quanto possibile e quanto di sua competenza, dando incarico ad uno studio ingegneristico specializzato nella gestione dei viadotti stradali di ipotizzare delle soluzioni per arginare la problematica. Lo stesso primo cittadino ha poi voluto rivolgere accorate richieste, anche negli ultimi giorni, alla Provincia di Lecco, ente proprietario dell’infrastruttura, alla Soprintendenza, ente che tutela i beni architettonici monumentali, e alla Prefettura per cercare di unire le forze e agire a tutti i livelli.
«Ci sono diversi aspetti che vanno ad intrecciarsi tra di loro. Io ho dato questo incarico e stiamo attendendo che ci vengano presentate queste ipotesi progettuali – ha aggiunto Invernizzi – La Provincia di Lecco si è resa disponibile per una soluzione condivisa anche con la Soprintendenza. Poi bisognerà capire anche l’aspetto economico. Certo non esiste solo questo luogo, però per senso civico e senso di responsabilità bisogna cercare di fare qualcosa».
Mentre si attendono le proposte tecniche, il ponte monumentale diviene sempre più un osservato speciale.
Mattia Bernasconi