Arte e fraternità: arrivano a Lecco e Valmadrera le "Serate di Nomadelfia"
"I nostri ragazzi trasmetteranno il loro vissuto ballando, cantando, ma anche semplicemente 'essendo': i nostri spettacoli sono belli perchè attraverso di essi passa una vita, non solo un progetto artistico"
Coreografie artistiche, danze e canti, per trasmettere un messaggio di speranza e fraternità: tutto questo è racchiuso nelle "Serate di Nomadelfia", che, nel corso della tournée estiva, allieteranno anche le città di Lecco e di Valmadrera, rispettivamente martedì 6 agosto 2024 e martedì 23 luglio. Le serate, ad ingresso gratuito, inizieranno alle 21.30.
Arte e fraternità: arrivano a Lecco e Valmadrera le "Serate di Nomadelfia"
Nomadelfia (dal greco, "legge della fraternità") è stata fondata da don Zeno Saltini nel 1947, quando i "Piccoli Apostoli" occuparono l'ex campo di concentramento di Fossoli, trasformandolo nella città "dove la fraternità è legge": Nomadelfia. Oggi, Nomadelfia è costituita da un gruppo di 320 persone, 50 famiglie, che attualmente vivono in un piccolo paese su un territorio di 4 chilometri quadrati in Toscana, vicino a Grosseto. Qui le famiglie sono aperte all'accoglienza di figli in affido e vivono assieme ad altre quattro o cinque nel "gruppo familiare". In Nomadelfia non esiste la proprietà privata: nella fraternità, tutti i beni sono comuni. Fu proprio don Zeno ad istituire, nel 1965, le "Serate di Nomadelfia", per proporre al popolo un "cambiamento di rotta", al fine di costruire una nuova civiltà fraterna.
Non è la prima volta che Nomadelfia porta i suoi spettacoli a Lecco: la comunità aveva fatto tappa nel capoluogo della provincia anche il 15 agosto del 1989, esibendosi in piazza Affari.
"Ringrazio don Davide Milani, che mi ha raccontato di Nomadelfia - le parole della presidente della Provincia, Alessandra Hofmann - L'impegno dei giovani di Nomadelfia è davvero straordinario". "I ragazzi che montano il palco al mattino sono gli stessi che ballano la sera e, finita l'esibizione, smontano - ha spiegato Domenico Saragoni di Nomadelfia, detto Nico - I ragazzi che si esibiscono hanno dai 6 ai 22 anni, non ci sono professionisti, e provengono da tutto il mondo, in accordo con il nostro spirito di fratellanza. Con i nostri spettacoli abbiamo girato tutta Italia: è un modo per i ragazzi di divertirsi, impegnarsi e trasmettere un messaggio".
Nel periodo di permanenza per gli spettacoli (oltre che in provincia di Lecco, quest'estate i ragazzi saranno impegnati anche in provincia di Como, di Sondrio, di Varese e di Milano), i giovani di Nomadelfia saranno ospitati all'istituto Bertacchi di Lecco: "Siamo lieti e onorati di ospitare i ragazzi di Nomadelfia, perché i loro valori sono in linea con i nostri - le parole della dirigente Stefania Perego - Abbiamo potuto vedere l'operosità e la gentilezza di questa associazione, e speriamo di portare questa testimonianza anche ai nostri studenti".
Come anticipato, martedì 23 luglio le "Serate di Nomadelfia" faranno tappa a Valmadrera, nel Pratone di Parè, mentre martedì 6 agosto approderanno a Lecco, in piazza Garibaldi. "Ringrazio il parroco di Valmadrera, don Isidoro Crepaldi, e Virginio Brivio, che si sono spesi per il progetto - le parole della vicesindaco e assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Valmadrera, Raffaella Brioni - Non conoscevo questa realtà e sono rimasta entusiasta una volta saputo ciò che ci sta dietro. Raccontare una vita all'insegna della fraternità oggi è un po' controcorrente, per questo è bello il coinvolgimento totale dei ragazzi, che raccontano la loro esperienza attraverso questi spettacoli. Per me questo evento raccoglie tutto ciò che è cultura e turismo: la nostra location in riva al lago a Parè è qualcosa su cui puntiamo molto dal punto di vista turistico; dall'altra parte, grazie a questo spettacolo, la gente conoscerà la realtà di Nomadelfia e questo significa anche fare cultura".
D'accordo anche l'assessore all'Attrattività territoriale del Comune di Lecco, Giovanni Cattaneo: "Questa proposta racchiude un grande valore artistico e culturale. Vorrei ci si concentrasse non solo sul perché, ma anche sul 'per chi': i protagonisti, infatti, sono ragazzi che arrivano da un'esperienza straordinaria che ha segnato la vita di tanti. Ripenso alla foto dello spettacolo dell'89 a Lecco: tutte le volte che Nomadelfia passa in un territorio, lascia un segno. Penso sia importante che i giovani di oggi, proprio come allora, ricevano la stessa benedizione".
"I ragazzi di Nomadelfia - ha concluso Paolo Materazzo, membro dell'associazione - trasmetteranno il loro vissuto ballando, cantando, ma anche semplicemente 'essendo': i nostri spettacoli sono belli perchè attraverso di essi passa una vita, non solo un progetto artistico. E chi assiste, percepisce questo aspetto". I ragazzi di Nomadelfia porteranno nelle piazze danze della tradizione popolare (danza gitana, tarantella, danza irlandese, danza sirtaki, stepping, danza messicana, danza western e danza russa), acrobazie, canti, video, brevi scene recitate e spunti di riflessione. Le coreografie sono studiate da Sarah Lewis, mentre la regia è a cura di Sabrina Chiozzotto.