Istituto Comprensivo di Premana, Pasquini chiarisce "Casargo si conferma a favore del mantenimento"
Si punta al mantenimento dell’organizzazione attuale. Il chiarimento dopo le delibere adottate dai Comuni dell’Alta Valle
«Casargo non ha approvato l’accorpamento dell’Istituto Comprensivo di Premana con quello di Bellano». Sono parole chiare quelle con cui il sindaco Antonio Pasquini ha voluto rassicurare rispetto a possibili scenari che coinvolgerebbero le scuole dell’Alta Valle a partire da settembre 2025 ed imprecisamente riportati anche sulle nostre pagine nel numero del 15 luglio 2024.
Istituto Comprensivo di Premana, Pasquini chiarisce «Casargo si conferma a favore del mantenimento»
Le preoccupazioni rispetto alla solidità del circolo dell’Alta Valle non mancano e sono reali, anche alla luce delle particolari condizioni dell’area interna montana, ma non tutti i Comuni la pensano allo stesso modo sulle prospettive future. Pur condividendo le premesse di partenza, infatti, Premana si è espressa aprendo ad una possibile riorganizzazione, mentre Casargo (a cui si unirebbe anche Margno) ha deliberato per il mantenimento della sede della dirigenza a Premana, dichiarandosi quindi a favore del mantenimento della situazione già sperimentata nell’anno scolastico 2023/2024.
«Abbiamo potuto constatare una puntuale presenza e un miglioramento della situazione con l’attuale reggenza – ha chiarito Pasquini – La nostra richiesta è chiara: non siamo ciechi di fronte ad una difficoltà dei numeri, ma riteniamo che finché ci sarà la possibilità di ottenere una deroga ai numeri minimi per l’Istituto Comprensivo di Premana, e per il 2025/2026 c’è ancora, sceglieremo per il suo mantenimento. Dopodiché è vero che ci stiamo interrogando se magari è meglio ridisegnare i confini dei due istituti comprensivi per farne due in Valle».
A generare l’incertezza e l’incomprensione erano stati gli atti simili pubblicati dai due municipi, sebbene essi confermassero le posizioni divergenti sull’argomento, come avvenuto già lo scorso anno. A questo si è aggiunto il riferimento ad una normativa esistente che non concederebbe deroghe, ma che secondo quanto riferito dal borgomastro di Casargo risulterebbe non recepita e non applicabile allo stato attuale. Pasquini ha quindi tenuto a ribadire che la posizione del suo Comune non cambia e che al tavolo con la Provincia si esprimerà in modo analogo a quanto fatto nel 2023. Una posizione diversa da quella della sua collega Elide Codega, ma che in virtù delle regole in vigore (che richiedono il parere favorevole di tanti Comuni quanti rappresentino almeno il 75% della popolazione) sarebbe sufficiente per rimandare ancora lo scioglimento del Comprensivo.
Occorre altresì dire che, a differenza di quanto accaduto nella scorsa estate, la diversità di opinioni non si è espressa in uno scontro tra le amministrazioni, le quali hanno, invece, compiuto lo sforzo di conciliare le proprie posizioni nella consapevolezza dei miglioramenti sperimentati nell’ultimo anno.
Mattia Bernasconi