Pescate

"Io pago l'affitto", De Capitani passa all'attacco con controcartelloni: "Anche gli italiani lo pagano"

Il sindaco ha deciso di lanciare una contro-campagna "a difesa a salvaguardia dell'identità territoriale"

"Io pago l'affitto", De Capitani passa all'attacco con controcartelloni: "Anche gli italiani lo pagano"
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Ha suscitato non poco sdegno (forse non abbastanza e forse, purtroppo,  non in tutti) l'atto vandalico compiuto a Pescate contro i cartelloni di  "Io pago l'affitto", la campagna di sensibilizzazione lanciata in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato che mira ad accendere i fari sul delicato tema  dell'accesso alla casa e del diritto all'abitare in particolare delle persone migranti. Appesi lunedì, i cartelloni vicino alla chiesa parrocchiale di Pescate sono stati subito danneggiati e oggi, giovedì 13 giugno 2024 è arrivata la reazione del sindaco Dante De Capitani.

"Io pago l'affitto", De Capitani passa all'attacco con controcartelloni: "Anche gli italiani lo pagano"

Ma reazione su cosa? Sui danneggiamenti? No, in primo luogo sulla campagna stessa nata all'interno del progetto  “Lecco: una provincia accogliente” del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) in collaborazione con numerosi enti di terzo settore e amministrazioni comunali. "Visto che sono apparsi a Pescate cartelloni come questo, la nostra risposta uscirà lunedì prossimo e sarà questa".

Chi di cartellone ferisce, di cartellone perisce vien da dire. De Capitani  infatti ha deciso di lanciare una contro-campagna "a difesa a salvaguardia dell'identità territoriale". Una campagna che, si legge sul manifesto, è  "a cura del sindaco di Pescate".

Concisa la risposta alla domanda su chi sosterrà i costi di questa iniziativa. "Sono impianti nostri e quindi paghiamo solo stampa e affissione, circa 50 euro totali. Il grafico è il sindaco quindi gratis".

Ancora più lapidaria la risposta di De Capitani che è stato esplicitamente "interrogato" sui danneggiamenti. "La libertà di espressione è sacra e quindi  i vandalismi vanno sempre condannati".

Ma in un Comune che ha fatto del decoro una bandiera, del rispetto delle regole una costante, della lotta al vandalismo una battaglia, e dell'uso delle telecamere uno strumento perennemente utilizzato per individuare i trasgressori, possibile che l'occhio del "Grande fratello" non abbia visto nulla e non abbia individuato chi si è preso la briga di "armarsi" di bomboletta spray blu e danneggiare cartelli che riportano i visi di persone (anche di una bambina di pochi mesi) che hanno raccontato la loro odissea per trovare una casa?

Possibile che sia passato inosservato chi ha voluto denigrare una campagna che vuole scardinare  luoghi comuni  e pregiudizi sulla scarsa affidabilità delle persone straniere nel pagare le spese per l'affitto? E qui la risposta di De Capitanti diventa ancora più breve... "Non ci sono telecamere in quella zona"...

 

 

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