In 200 all’esercitazione "Unitas 2024" della Protezione civile degli Alpini
Una no stop di 72 ore tra Bellano e Vendrogno nello scorso fine settimana Campo base avanzato a Camaggiore, in azione anche droni e cani da ricerca
Circa 200 volontari in azione con squadre specialistiche provenienti anche da altre Sezioni
Ana lombarde; 72 ore di impegno no stop facendo perno sul campo base avanzato
approntato in località Camaggiore; la collaborazione con il Comune di Bellano e la Comunità Montana Valsassina Val Varrone Val d’Esino e Riviera; la presenza in loco del Consiglio direttivo della Sezione Ana di Lecco e di un rappresentante del Consiglio nazionale dell’Associazione alpini. Questi in sintesi gli elementi fondamentali dell’esercitazione "Unitas 2024", organizzata dall’Unità di Protezione civile "A. Merlini" della Sezione di Lecco dell’Associazione Nazionale Alpini, che si è tenuta da venerdì 17 a domenica 19 maggio 2024 nell’area montana di Camaggiore, tra Vendrogno e Bellano, coinvolgendo tutti i vari assetti della Protezione civile delle Penne nere lecchesi.
In 200 all’esercitazione "Unitas 2024" della Protezione civile degli Alpini
Scopo dell’attività è stata la verifica sul campo delle capacità di reazione e operative dei volontari, chiamati a misurarsi con una emergenza territoriale di particolare gravità, diffusa e prolungata nel tempo: la simulazione prevedeva tra l’altro condizioni meteo avverse con non pochi danni al territorio, incendi boschivi, l’evacuazione di strutture scolastiche, la ricerca e l’assistenza di alcuni dispersi.
Preparata da tempo dall’Unità di Protezione civile "A. Merlini", coordinata da Cristian
Mornico, e venuta dopo una serie di attività di addestramento dei volontari delle diverse
specialità, Unitas 24 ha visto muoversi sul terreno le diverse squadre del Logistico di
Lecco (che hanno tra l’altro curato l’approntamento della base avanzata a Camaggiore, con tanto di cucina da campo e dove una cinquantina di volontari hanno passato la notte
tra sabato e domenica); la squadra Telecomunicazioni con i suoi mezzi e apparati; le
squadre di Pronto intervento per la ricerca di dispersi e le Unità cinofile da soccorso
sempre per la ricerca dispersi ma con l’ausilio dei cani; le squadre Antincendio boschivo;
le squadre Sistema aeromobile a pilotaggio remoto, che con i loro droni hanno supportato
sia le attività di ricerca dispersi che quelle di spegnimento incendi; le squadre della Sanità
alpina; le squadre territoriali di Bellano. Schierati anche una decina di "figuranti" nel ruolo
delle persone colpite dall’emergenza.
A supporto dei volontari lecchesi, anche al fine di rodare la collaborazione operativa tra i
diversi gruppi, sono entrati in azione assetti specialistici provenienti da altre Sezioni Ana,
in particolare quelle di Como, Milano, Alto Lario - Colico e Valtellinese.
72 ore di esercitazione con simulazioni reali di sgombero e soccorso
Lungo le 72 ore sono state effettuate simulazioni "reali" di sgombero di oltre 300 studenti e
insegnanti di un istituto comprensivo di Bellano; di soccorso a una scolaresca in gita di
studio e bloccata dal maltempo, oltre alla ricerca di alcune persone rimaste isolate a causa
delle condizioni meteo e considerate disperse: il tutto nella zona di Camaggiore, dove la
viabilità era stata resa complicata dalle intense precipitazioni e da un incendio boschivo
causato dalla caduta di un albero su di un cavo dell’alta tensione. Le operazioni si sono
concluse nel pomeriggio di domenica con lo smontaggio delle varie strutture realizzate per
il campo base avanzato e per il supporto ai diversi interventi.
"Donne e uomini della Protezione civile dell'Ana sono in prima linea"
"Il Consiglio direttivo sezionale – spiega Emiliano Invernizzi, presidente delle Penne nere lecchesi – sabato 18 maggio ha voluto ritrovarsi proprio sotto la tenda riunioni del campo base di Camaggiore per sottolineare l’importanza del ruolo che riveste la Protezione civile Ana. Abbiamo voluto essere vicini agli operatori per vederli lavorare sul campo ma
soprattutto per esprimere loro la nostra più profonda e sentita gratitudine. Donne e uomini
della Protezione civile dell’Ana a Lecco sono in prima linea a confermare lo spirito di
servizio a favore della nostra gente e la fattiva collaborazione con gli enti territoriali, anche
ma non solo nelle emergenze. I tre giorni di esercitazione hanno poi dimostrato la
necessità e l’importanza di perfezionare le capacità organizzative indispensabili per chi
voglia esser sempre preparato ad affrontare le emergenze vere".
I complimenti per quanto messo in campo durante le tre giornate di "Unitas 2024" sono
arrivati anche da Severino Bassanese, del Consiglio nazionale dell’Ana, e tra i delegati al
Coordinamento nazionale di Protezione civile dell’Associazione alpini, salito a Camaggiore
per assistere da vicino all’esercitazione. Bassanese ha chiesto alle Penne nere lecchesi di continuare lungo la strada intrapresa, ribadendo la necessità di promuovere iniziative di
questo genere per garantire che la Protezione civile Ana sia in grado di rispondere
adeguatamente agli allarmi provenienti dal territorio, assicurando interventi coordinati e
assetti specialistici capaci di fornire risposte mirate alle più diverse emergenze ed
esigenze".
Di seguito tutte le foto dell'esercitazione: