Con la "Serata di gala" si sono aperti i festeggiamenti per il 50° compleanno della Polisportiva Valmadrera
Al cineteatro Artesfera tanti ricordi condivisi con i protagonisti di ieri e di oggi. Il fondatore don Eugenio Dalla Libera: "Bisogna crescere sani e robusti nel fisico, nella cultura e nel cuore"
Si sono aperti ufficialmente i festeggiamenti per il 50° anniversario della Polisportiva di Valmadrera con la "Serata di gala" di ieri, lunedì 20 maggio 2024, al cineteatro Artesfera, che ha ospitato sul palco i protagonisti di questa lunga storia, iniziata nel 1974.
Con la "Serata di gala" si sono aperti i festeggiamenti per il 50° compleanno della Polisportiva Valmadrera
La serata, moderata dal giornalista Stefano Spreafico, si è aperta con la proiezione di un video che ha riassunto questi 50 anni di storia attraverso fotografie e racconti.
Sono saliti quindi sul palco i principali protagonisti - quelli attuali e quelli delle origini - che hanno fatto la storia della Polisportiva: don Eugenio Dalla Libera, il fondatore, insieme al primo presidente, Dorino Butti, al primo allenatore, il sindaco Antonio Rusconi, Beppe Butti, che, partito dalla Polisportiva, è arrivato a giocare in serie A, l'attuale presidente Alberto De Pellegrin e il parroco don Isidoro Crepaldi.
Dorino Butti, Beppe Butti e Alberto De Pellegrin
Il sindaco Antonio Rusconi, don Eugenio Dalla Libera e don Isidoro Crepaldi
La Polisportiva, "la società sportiva di Valmadrera che fa giocare più ragazzi"
"Vi ringrazio perché siete la società sportiva di Valmadrera che fa giocare più ragazzi: non perdete le vostre radici - le parole del sindaco e socio fondatore Rusconi - Beppe è l’esempio che si può giocare in Nazionale pur iniziando nella Polisportiva. Ricordo che durante un'intervista disse: 'Ho giocato tante partite in Nazionale nonostante mi abbia allenato l'onorevole Rusconi...' ", ha ricordato, ironicamente, il sindaco, che ha infine concluso: "So di non riuscire a pareggiare l'affetto e l'amicizia che mi avete dimostrato in questi anni".
"Abbiamo tanti allenatori che sono molto giovani e questo è un grande pregio perché i bambini li vedono come un punto di riferimento, quindi come un esempio del mettersi a disposizione della comunità - le parole del presidente De Pellegrin - Nella vita é giusto ridare ciò che si ha ricevuto: a voi ex atleti dico, se avete un po' di tempo, dateci una mano".
Don Eugenio Dalla Libera: "I ragazzi devono crescere nello sport, nella cultura e nella spiritualità"
500 atleti e 150 dirigenti: questi sono i numeri della Polisportiva di oggi. "Non mi sarei mai aspettato che arrivassimo a questi numeri… le parole di don Eugenio, il fondatore della società - Noi abbiamo seminato, e sono contento che le cose siano andate avanti anche grazie ai don che mi hanno seguito: è bello che i sacerdoti si occupino dello sport; quando si pensa alla crescita dei ragazzi, bisogna sviluppare la dimensione sportiva, quella culturale e quella spirituale (sono pur sempre un prete) e serve che ci sia armonia tra queste tre: bisogna crescere sani e robusti nel fisico, nella cultura e nel cuore". "Io sono tifoso di un uomo speciale che fondò la polisportiva di Nazareth - ha proseguito il sacerdote, riferendosi ovviamente alla figura di Gesù e agli apostoli che riunì intorno a sé - Noi vogliamo che questo 'tizio' venga tenuto d’occhio anche nella Polisportiva di Valmadrera. Ricordo la prima volta in cui abbiamo vinto la Coppa Disciplina: è stata una grande festa perché è il riconoscimento che viene dato a chi si comporta bene in campo".
Sono quindi saliti sul palco i diversi sacerdoti che, nel corso degli anni, hanno visto crescere la Polisportiva: don Antonio Ferrario, don Daniele Bai, don Alessio Mauri, don Tommaso Nava (che ha inviato un video messaggio dal Perù, dove è in missione), e don Fabio Saccon, che attualmente la segue.
Il ricordo della prima squadra del '74
E' quindi arrivato il momento di ricordare la prima squadra della Polisportiva, quella del 1974, capitanata da Giorgio Castelli e guidata dal presidente Dorino Butti, rimasto in carica per 12 anni: "E' stato un sogno di mezza estate - queste le sue parole - Adesso penso sia tutto più difficile: siete in tanti, tra atleti e allenatori, ma adesso come allora siamo consapevoli che non si può fare tutto da soli". E, a questo proposito, Butti ha citato la famosa canzone di Mr Rain, concludendo, "Siamo tutti supereroi".
"Mi ricordo ancora quando, sulla bacheca dell'oratorio, erano comparsi i nomi dei ragazzi scelti per la squadra: è stata un'emozione forte - il commento di Castelli - Mi ricordo il nostro campetto, che quando cadevi ti bruciavi le ginocchia. Sono passati 50 anni da allora, ma è rimasto qualcosa che ci ha legato: sono esperienze che ti segnano". Poi, un consiglio per i giovani aspiranti calciatori da parte di Beppe Butti: "Coltivate sempre le vostre passioni e tenete in conto di fare un sacco di sacrifici".
Sono saliti sul palco anche Marco Grassini, vicepresidente vicario del Comitato regionale Lombardia della Lega Nazionale Dilettanti, e Lidia Consolini, che, partita dalla Polisportiva, ora gioca in Nazionale, e che ha sfatato il mito che il calcio è uno sport riservato solo ai ragazzi.
Marco Grassini
Lidia Consolini
Premiati gli atleti con più presenze e le squadre ideali votate dal sondaggio
Durante la serata sono anche stati premiati gli atleti che vantano il maggior numero di presenze, nell'ambito del calcio, della pallavolo e del basket. Premiate anche le squadre ideali, sempre per questi tre sport, votate dal sondaggio online da più di 400 persone, che potevano scegliere, per ogni ruolo, tra 4 o 5 atleti che hanno giocato nel corso di questi 50 anni.
La squadra ideale di calcio
La squadra ideale di pallavolo
La squadra ideale di basket
Gli atleti di calcio, pallavolo e basket che hanno vinto il premio per il maggior numero di presenze
La serata si è quindi conclusa in un clima di festa, con il taglio della torta e l'immancabile brindisi, per celebrare questo traguardo condiviso tra atleti giovani e meno giovani, tutti uniti dalla passione per lo sport e dalla voglia di stare insieme, con il desiderio di continuare a scrivere, capitolo dopo capitolo, la storia della Polisportiva di Valmadrera.