Cer di Lecco, ci siamo: il 28 maggio nasce la Comunità energetica Rinnovabile
Un passo importante che arriva al termine di un percorso durato due anni che è stato caratterizzato in primo luogo dalla volontà di creare un modello, "il modello Lecco", che mettesse al centro i concetti di sostenibilità sì ambientale, ma anche sociale.
Il 22 maggio 2024 verrà presentata la stesura definitiva dello statuto. Il 28 maggio, davanti al notaio ci sarà la nascita ufficiale. Sono queste le due date chiave che decreteranno l'avvio della Comunità energetica Rinnovabile di Lecco. Ad annunciarlo nella serata di ieri, giovedì 16 maggio 2024, durante la Commissione consiliare V presieduta da Alessio Dossi è stata l'assessore all'Ambiente del Comune di Lecco Renata Zuffi.
Cer di Lecco, ci siamo: il 28 maggio nasce la Comunità energetica Rinnovabile
Un passo importante che arriva, come ha ricordato la stessa Zuffi, al termine di un percorso durato due anni che è stato caratterizzato, in primo luogo dalla volontà di creare un modello, "il modello Lecco", che mettesse al centro i concetti di sostenibilità sì ambientale, ma anche sociale.
Il progetto, sviluppato dal Comune di Lecco con una cordata di stakeholder territoriali, tra enti pubblici, privati, società partecipate, fondazioni, enti terzo del settore, aziende e università. Per predisporlo è stato creato innanzitutto un tavolo tecnico che ha visto la partecipazione della dottoressa Anna Riva del Comune e di un energy manager, l'ingegner Matteo Nembri. "In questi due anni abbiamo per altro vissuto anche la crisi energetica e il tema della povertà energetica si è fatto ancor più importante ed impellente - ha sottolineato Zuffi - Non a caso la Cer che presto nascerà è connotata da una forte natura "sociale", frutto della collaborazione con la Fondazione Comunitaria del Lecchese, presso la quale viene istituito un fondo ad hoc per reinvestire gli incentivi prodotti in modo condiviso ed equo rispetto ai bisogni del territorio".
Attraverso il finanziamento di un bando Cariplo, è stato costruito un percorso di co-progettazione con i 28 soggetti pubblici e privati del territorio interessati a prendere parte alla Cer. La prima fase fondamentale ha riguardato l'analisi dei consumi energetici.
"A Lecco sono attivi circa 36mila contatori - ha spiegato l'ingegner Nembri - L'80% riguarda residenze e il restante imprese e commercio. Ma quando siamo andati ad analizzare i consumi ci siamo resi conto, che l'80% dell'energia viene consumata solo dal 20% delle utenze. Ed è proprio sulla base di questi dati che abbiamo contattato i soggetti potenzialmente interessati ad esclusione poi delle grandi imprese che non sono state ammesse da provvedimenti Governativi".
Dal canto suo Palazzo Bovara ha poi scelto gli edifici pubblici da coinvolgere in un processo di efficientamento energetico e di investimento su fonti rinnovabili. "Per questo progetto abbiamo partecipato ad un bando regionale e abbiamo superato la prima fase di selezione" ha aggiunto l'assessore. Quindi, come detto, è stata coinvolta la Fondazione Comunitaria formando così una sorta di triangolazione tra consumatori, produttori e comunità. "Il surplus prodotto andrà a confluire in un Fondo e sarà proprio questa comunità a decidere come reinvestire gli incentivi a beneficio del territorio In questo modo c'è la possibilità di intercettare i cittadini fragili".
Entrando nel merito la Comunità Energetica di Lecco sarà afferente a due cabine primarie, quella di Belledo con 15 produttori e e 11 consumatori e quella di Bonacina con 8 prosumer e consumer.
Siamo arrivati al rush finale quindi. "Abbiamo deciso di accelerare i tempi - ha chiosato l'assessore - perchè secondo i decreti attuativi chi ha pannelli e desidera far parte di una Cer, può utilizzarli solo nel momento in cui la Cer è effettivamente attiva. Quindi è giusto che chi ha fatto un investimento posa ora goderne".
LEGGI ANCHE Comunità energetica rinnovabile: le nomine del Comune di Lecco