"Patagonia ieri e oggi": inaugurata la mostra dei Ragni, racconta il legame con le vette australi
Allestita al primo piano di Palazzo delle Paure, sarà visitabile fino al 26 maggio. L'ingresso è libero
Inaugurata nel pomeriggio di ieri, venerdì 10 maggio 2024, la mostra intitolata "Patagonia ieri e oggi", allestita al primo piano di Palazzo delle Paure, in piazza XX Settembre, a Lecco. La mostra, organizzata nell'ambito degli eventi per commemorare il 50° anniversario della salita al Cerro Torre, sarà visitabile gratuitamente da oggi, sabato 11 maggio, fino al 26: un viaggio attraverso suggestive fotografie e pannelli esplicativi per ricordare le imprese compiute ieri e oggi, con uno sguardo rivolto alle nuove avventure che offrirà il futuro.
"Patagonia ieri e oggi": inaugurata la mostra dei Ragni, racconta il legame con le vette australi
"Una mostra che ricorda e rinforza il legame profondo che esiste tra Lecco e la Patagonia e degli alpinisti che che si sono innamorati di queste montagne", così l'ha definita il sindaco Mauro Gattinoni, prima di lasciare la parola a Carlo Greppi, presidente della Comunità montana Lario orientale e Valle San Martino, con la quale è stata organizzata la mostra: "A settembre 2023 Laura Ferrari, figlia di Casimiro, mi ha detto che voleva fare qualcosa per ricordare suo papà e, insieme a Marta Cassin, figlia di Riccardo, mi ha lanciato la proposta di organizzare diversi eventi durante tutto l'anno del 50°. L'obiettivo è quello di far rivivere lo spirito che 50 anni fa animava la città di Lecco, entusiasta per la salita al Torre. Le iniziative proseguiranno fino a novembre".
La parola è quindi passata al presidente dei Ragni, Matteo De Zaiacomo, che ha ripercorso "il bagaglio di emozioni" che gli alpinisti si portano dietro: "Quando ci siamo collegati sull'ultimo tiro del Torre, lo stesso realizzato dalla spedizione del '74, capivo perfettamente le emozioni che i miei compagni avevano vissuto 50 anni fa. Quando torni da un viaggio di questo tipo, la stessa energia con cui hai affrontato la spedizione la metti poi per comunicare e condividere la tua esperienza, perché sai che non è una cosa solo tua, ma appartiene ad una comunità più grande".
E' toccato poi al ragno e giornalista Serafino Ripamonti descrivere la struttura della mostra, che ben si adatta alla struttura della sala che la ospita: "Il tema prevede l'alternarsi delle dimensioni temporali del presente e del passato: la sala si articola su 4 pareti, quindi l'idea è stata quella di utilizzarle al meglio per confrontare queste due dimensioni - ha spiegato Ripamonti - Questo riflettersi è un po' la cifra dell'alpinismo dei Ragni in Patagonia, che è stato sì innovativo, ma spesso è stato fatto sulle orme di coloro che ci hanno preceduto, dando sostanza a quel legame generazionale". Dunque, presente e passato, ma c'è spazio anche per il futuro: "L'alpinismo non è fatto solo di prestazioni, ma anche di visioni - ha proseguito Ripamonti - Bisogna saper guardare con occhi nuovi vecchie pareti. Proprio per questo le immagini del futuro, nella mostra, sono nascoste dietro alla parete: si tratta di pannelli senza una spiegazione, fatti solo di splendide immagini delle montagne che amiamo. Speriamo che questa visione faccia venir voglia a qualche giovane alpinista di tornare su queste cime e scrivere nuove storie".
Infine Barbara Cattaneo del Simul ha ricordato che la mostra sarà aperta fino al 26 maggio e sarà ad ingresso libero. "Queste storie rappresentano un esempio per i giovani, spronandoli a superare i propri limiti e le proprie paure", ha concluso.
Dopo l'inaugurazione, è stato possibile visitare la mostra, illustrata da Ripamonti.
Di seguito alcune foto dell'esposizione: