Auser: al via un piano per realizzare insieme comunità della longevità
Dalla Regione 5 milioni e mezzo in 2 anni
Auser: al via un progetto per costruire le comunità della longevità. Regione Lombardia ha infatti stanziato 4 milioni di euro per il 2025 e un milione e mezzo per il 2025, per «promuovere l’invecchiamento attivo». Si tratta di un provvedimento positivo che mette al centro un problema importante e attuale. L’invecchiamento attivo, è in grado di allontanare nel tempo il decadimento fisico e cognitivo, consente di mantenersi in salute, autosufficienti e autonomi il più a lungo possibile. Dobbiamo traslare il concetto di invecchiamento verso il concetto di longevità.
Auser: al via un piano per realizzare insieme comunità della longevità
«Auser - sottolinea Fulvia Colombini Presidente di Auser Lombardia - da anni con le sue 430 associazioni locali, diffuse su tutto il territorio lombardo, offre molteplici attività di socializzazione e di inclusione sociale: dalla telefonia di compagnia e di monitoraggio agli accompagnamenti verso i luoghi di cura, da una vasta offerta culturale, alla digitalizzazione, dall’educazione agli stili di vita salubri, ai gruppi di cammino, alla ginnastica dolce e yoga, dal turismo sociale ai corsi di educazione e formazione permanente e molto altro e la delibera riconosce la positività di questi interventi».
E ancora. «Promuovere la cittadinanza attiva e il volontariato è un altro degli obiettivi indicati sul quale concordiamo, ne sono una riprova i nostri 7.000 volontari Auser che operano a livello lombardo e che riversano nelle loro comunità aiuto, servizi di prossimità, competenze, solidarietà e passione mettendosi al servizio dell’altro e delle comunità anche attraverso i servizi di volontariato civico. La cittadinanza va promossa ad ogni età come elemento positivo di inclusione».
La Regione, con la delibera che stanzia fondi per l’invecchiamento attivo, intende creare un sistema di interventi e politiche coordinate. «È fondamentale la prevista responsabilizzazione delle Ats lombarde che dovranno costruire “Cabine di Regia integrate” con la partecipazione degli enti che già svolgono questi servizi sul loro territorio, per programmare insieme quali interventi promuovere e valorizzare, tenendo presente i bisogni specifici. Questa indicazione consentirà di avviare esperienze di co-programmazione e co-progettazione, come previsto dalla Riforma del Terzo Settore e il territorio viene indicato come il luogo prioritario per la valutazione dei rischi e dei bisogni per dare una risposta quanto più omogenea e accessibile alla popolazione interessata».