Amianto, Prevenire è meglio che curare: appuntamento a Lecco il 26 aprile
L’amianto, così terribile ma al tempo stesso così invisibile, è ancora presente nel nostro territorio, e la Lombardia è una delle regioni più colpite con numerose morti che porta a patologie come mesotelioma, tumori polmonari e carcinomi alla gola.
«Prevenire è meglio che curare» : questo il titolo dell'importante appuntamento in programma venerdì 26 aprile alle 18 a Palazzo delle Paure in Piazza XX Settembre a Lecco che accenderà ancora una volta i fari sulla delicata tematica dell'amianto.
Amianto, Prevenire è meglio che curare: appuntamento a lecco il 26 aprile
L'evento è stato presentato oggi, giovedì 18 aprile 2024 in sala consiliare, «E’ un’importante problematica per l’intero territorio e l’evento di venerdì prossimo sarà un’occasione per veicolare importanti messaggi sulla pericolosità dell’amianto, un tema delicato di cui l’amministrazione porta avanti le proprie attività in stretta collaborazione con la cittadinanza» ha esordito Simona Piazza, vicesindaco e assessore alla Cultura. Come sempre promotrice e ideatrice delle manifestazioni di sensibilizzazione su questa tematica è Cinzia Manzoni, presidente del Gruppo Aiuto Mesotelioma Odv. «Ringrazio a mia volta l’amministrazione - ha detto - da sempre ci supportano e sono un sostegno per organizzare iniziative come questa. Il Comune di Lecco offre uno sportello informativo amianto, contattabile telefonicamente o all’indirizzo email, oppure di persona l’ultimo martedì di ogni mese, su appuntamento dalle 9 alle 12».
L’amianto, così terribile ma al tempo stesso così invisibile, è ancora presente nel nostro territorio, e la Lombardia è una delle regioni più colpite con numerose morti che porta a patologie come mesotelioma, tumori polmonari e carcinomi alla gola.
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«E’ fondamentale informare e sensibilizzare le nuove generazioni su questo tema, per questo organizziamo incontri anche con le scuole. Inoltre, nell’evento del 26 aprile affronteremo la questione anche con altre due associazioni: «Gabry nel cuore» con la presidente Ester Intini e «Angelo Di Napoli» con la presidente Carmen Cannistra. Siamo tre donne che nonostante il lutto (mio papà Angelo è stato vittima dell’amianto), ci siamo messe in gioco e vogliamo arrivare al cuore delle persone» ha spiegato Cinzia.
Le fibre d’amianto sono la causa principale del cancro sul lavoro con il 78% dei tumori professionali, di seguito alcuni dati rilevanti: in Lombardia tra il 2000 e 2017 sono stati registrati al registro Mesoteliomi 11213 persone di cui 5981 sono stati confermati come mesotelioma. Nella provincia lecchese, invece, sono 187 i casi certi e la città si posiziona 41° tra i cento comuni con più morti per malattie ad esso correlate (dato INAIL).
Presente in sala consiliare anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecco, Renata Zuffi: «L’incontro promosso dal Gruppo Aiuto Mesotelioma ci permette di parlare di storie di operai e operaie in condizioni di lavoro inadeguate, che sono purtroppo una realtà ancora oggi troppo diffusa. Daremo voce a storie di uomini e donne che hanno contribuito alla ricchezza del nostro paese, pagando un prezzo inaccettabile, a causa della scarsa sicurezza o della pericolosità dei luoghi di lavoro. Tutelare l’ambiente, bonificare e smaltire le sostanze nocive presenti nelle nostre città è un dovere».
Chiara Pirastru, responsabile del servizio recupero ambientale, rinaturalizzazione e bonifiche del Comune di Lecco ha illustrato come si muove il Comune su questo fronte: «L’ufficio si occupa della parte tecnico-amministrativa: dopo che ci arriva la segnalazione, ci attiviamo per verificare chi sia il proprietario della copertura in amianto e attraverso strumenti tecnici individuiamo lo stato di conservazione. Ci sono tre possibilità: l’amianto può rimanere collocato sul territorio con prescrizione di un controllo biennale, attuare una bonifica entro tre anni, oppure la rimozione della copertura entro un anno dalla segnalazione – ha spiegato la responsabile – in generale si tratta di un Iter tecnico lungo. Nel 2023 le segnalazioni arrivate in ufficio sono state 3 e nel 2024 (per il momento) soltanto una. Ad oggi sono aperte una ventina di segnalazioni ma sono tutte in attesa secondo i termini di scadenza».
«Le ditte sul territorio sono attente a come viene trattato il discorso della sicurezza sul lavoro, seguono i protocolli. Ad ogni modo l’informazione è essenziale, perché si coinvolgono non solo le vittime, ma anche famiglia, amici e la stessa comunità» ha aggiunto Gianfranco Longhi, presidente dell’associazione Amnil di Lecco (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro).
Durante l’evento del 26 aprile, verranno esposte le opere del Maestro Carlo Maria Giudici, la scrittrice Virginia Benenati presenterà il suo romanzo «Le ragazze fantasma» e si chiuderà con un’esibizione della violoncellista Maria Antonietta Puggioni.
Imma Tagliaferri