Sponsorizzato

Test per la depressione: come capire se ne soffri e come affrontarla

Test per la depressione: come capire se ne soffri e come affrontarla
Pubblicato:

La depressione è una “brutta bestia”. Quante volte abbiamo sentito questa frase, un po’ colloquiale, magari, ma in grado di esprimere nel profondo un mostro che ci divora da dentro, impedendoci di essere felici, rendendoci incapaci di amare, di emozionarci, di provare sentimenti, pur avendo un bisogno d’affetto doloroso e disperato al contempo?

È un disturbo dell’umore, di fatto: è una patologia che presenta cause biologiche, genetiche e psicologiche. Spesso viene confusa con altri disturbi, come stress o ansia; in alcuni casi viene persino sottovalutata e relegata a un “periodo di tristezza”, in cui magari nulla va per il verso giusto. Ecco perché è importante effettuare un test per la depressione di Psicologo Online 24: comprendere i sintomi è il primo passo per chiedere aiuto.

Quali sono i sintomi della depressione?

Prendendo come riferimento il manuale del DSM-5-TR, aggiornato alla versione del 2023, ci sono alcuni sintomi che consentono di fare chiarezza e di diagnosticare la depressione. Per conclamare la diagnosi, è necessario, però, che almeno cinque dei sintomi di cui parleremo vengano accertati all’interno del test: inoltre, tra i sintomi “certi” troviamo umore depresso, perdita di piacere e interesse.

Il sintomo da cui partiamo è proprio il seguente: la depressione svuota un individuo dalla curiosità. Siamo esseri umani, curiosi per natura: vogliamo tendenzialmente fare nuove esperienze, lanciarci in attività adrenaliniche, scoprire il mondo. Una persona depressa, invece, avverte una sensazione di vuoto, di tristezza, se non di pura disperazione. Nei bambini e negli adolescenti, questi stati d’animo possono includere l’irritabilità.

Non è poi infrequente che le persone depresse siano soggette a una perdita di peso non indifferente, o più in generale di diminuzione dell’appetito. Ma sono molti altri i campanelli d’allarme che dovrebbero destare sospetti e preoccupazioni, non solo nel soggetto depresso in sé, ma anche negli amici e nei familiari:

  •   Insonnia;
  •   Agitazione o rallentamento psicomotorio;
  •   Affaticamento;
  •   Sensi di colpa o autosvalutazione;
  •   Scarsa concentrazione, indecisione;
  •   Pensieri suicidi o legati a morte improvvisa.

Come capire se si è depressi?

Nel momento stesso in cui ci si pone questa domanda, è d’obbligo sottoporsi a una visita, così da cercare di fare maggiore chiarezza nella propria vita. Ma non tutte le persone depresse si pongono dei quesiti: spesso, c’è chi “nasconde” il proprio stato d’animo, o chi ancora rinnega la depressione.

Abbiamo visto, però, che ci sono dei sintomi e dei comportamenti ricorrenti, come quelli cognitivi: pensare e rimuginare spesso su un aspetto dovrebbe far scattare un campanello d’allarme. Capita anche che le persone depresse si allontanino da amici o parenti: un vero e proprio ritiro dalla sfera sociale è un segnale di aiuto che dovrebbe essere intercettato.

Attenzione ai luoghi comuni sulla depressione

Secondo i dati del Rapporto Headway - Mental Health Index 2.0, a cui hanno lavorato The European House – Ambrosetti, l’ansia e la depressione sono al momento tra i disturbi mentali più diffusi in Italia. Tra le cause che hanno contribuito a una maggiore incidenza non possiamo non citare la Pandemia di Covid-19, che ha avuto un impatto importante proprio sul benessere psicologico della popolazione.

A questo punto, è bene sfatare anche molti dei luoghi comuni legati alla depressione: spesso si sottovalutare un tentativo di suicidio, percepito come un gesto estremo solo per “attirare l’attenzione”, e che invece dovrebbe richiedere un intervento psicologico immediato.

Molte persone presentano sintomi simili alla depressione durante un lutto: essere in lutto, però, non equivale in alcun modo a essere depressi. Anzi, è bene prestare molta attenzione riguardo a questo periodo. Qualora i sintomi dovessero perdurare, dolore e tristezza possono cronicizzarsi, fino a diventare depressione.

È altresì importante comprendere le origini del disturbo: è vero che tra le cause c’è la componente genetica, e quindi possiamo considerare la depressione come “ereditaria”, ma non è affatto l’unica causa. Spesso, deriva da un forte stress, un evento traumatico, un lutto, come abbiamo visto, o a causa di uno scompenso dei neurotrasmettitori, tra cui serotonina e adrenalina, o ancora le donne sono soggette alla depressione post partum

Il nostro invito è di non attendere, ma di effettuare il test, che è un passo per chiedere aiuto e trovare un supporto per riequilibrare la propria vita. Naturalmente, l’importanza di una valutazione completa di un professionista è determinante per strutturare il percorso.

Seguici sui nostri canali
Necrologie