Il bel pianeta

Lecco ospita GeoCult, il Festival nazionale delle Geoscienze

Sulle orme di Stoppani è tutto pronto per la manifestazione che vuole portare a Lecco appassionati di geoscienze, ricercatori e imprese attive nei diversi ambiti della prevenzione del rischio idro-geologico.

Lecco ospita GeoCult, il Festival nazionale delle Geoscienze
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E' salito oggi, lunedì 15 aprile 2024, nell’aula magna dell’Istituto comprensivo «Antonio Stoppani» di Lecco il sipario su GeoCult,   primo festival italiano di Geoscienze che si svolgerà nel Piazzale Cassin allo spazio «La Piccola» dal 3 al 12 maggio in occasione dei 200 anni dalla nascita di Antonio Stoppani.

Lecco ospita GeoCult, il Festival nazionale delle Geoscienze

«Questo festival sarà un momento dove ognuno dei partecipanti metterà in gioco qualcosa di propri -  ha sottolineato il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni - ci auguriamo di riuscire ad attrarre diversi segmenti di pubblico, poiché il programma è corposo e ci saranno iniziative per tutte le fasce d’età: dai bambini agli adulti. Colgo l’occasione per ringraziare l’assessore all’Attrattività territoriale Giovanni Cattaneo e i partner che hanno partecipato al progetto. E’ la prime edizione e auguro a tutte le persone che hanno collaborato un grande successo, speriamo sia di buon auspicio per i prossimi a venire».

«L’idea è nata otto mesi fa e dopo un vasto confronto con associazioni, cooperative, realtà produttive, università e centri di ricerca che esprimono l'eccellenza nella ricerca e nella passione per la tutela del territorio siamo riusciti a organizzare questo importante festival - ha commentato Cattaneo - la manifestazione GeoCult vuole portare a Lecco appassionati di geoscienze, ricercatori e imprese attive nei diversi ambiti della prevenzione del rischio idro-geologico».

La mostra de «Il bel pianeta» sarà inaugurata venerdì 3 maggio alle 17.30 alla Piccola, e sarà un’occasione unica per bambini e ragazzi di conoscere da vicino il territorio lecchese e gli elementi che compongono la Terra per riflettere su come prendercene cura.
«All’interno della mostra ci saranno dei padiglioni dove all’interno di ciascuno verranno raccontate dodici storie lavorative lecchesi - ha continuato Cattaneo – e nel mese di ottobre riusciremo a portare la mostra anche a Milano»

Il progetto, promosso e organizzato dal Comune di Lecco, ha ricevuto il patrocinio di Regione Lombardia e la società Acinque ha deciso di essere main partner dell’iniziativa.

«E’ un progetto di grande valore e interesse, con il quale si intende fare della città di Lecco un appuntamento di livello nazionale e internazionale nella riflessione e indagine scientifica su alcuni dei grandi temi che riguardano la terra, la sua nascita ed evoluzione, e nella loro divulgazione - ha sottolineato Marco Canzi, presidente di Acinque - Uno degli asset della nostra società  è fare ricerca tecnologica e scientifica: la nostra partnership è dunque una scelta coerente con la nostra identità. Il festival coincide con il bicentenario della nascita di Antonio Stoppani, geologo e primo vero divulgatore scientifico, e con il centenario della scomparsa del naturalista Mario Cermenati (entrambi lecchesi), colloca questo evento in una tradizione che vede la città di Lecco protagonista».

Il programma di GeoCult

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Durante il festival ci saranno degli spazi espositivi occupati dalle forze di primo intervento del lago e della montagna, che illustreranno a tutti i presenti come intervengono e come organizzano il loro lavoro tanto prezioso ma altrettanto nascosto.
La prima a intervenire è stata la responsabile del servizio comunale della Protezione civile di Lecco Monica Cameroni: «Abbiamo accolto con entusiasmo questo coinvolgimento al progetto. Per quattro giornate saremo sul posto dove esporremo anche le nostre attrezzature: si avrà modo di imparare qualcosa di nuovo e di divertirsi».

Ad intervenire oggi è stato anche  Marco Anemoli, capo della XIX Delegazione Lariana del soccorso alpino speleologico «Nel post covid abbiamo notato un cambiamento importante: c’è stato un ritorno sulle nostre montagne ma senza alcuna conoscenza del territorio, del rischio e delle attrezzature necessarie. Per questo siamo contenti di partecipare al progetto, anche per creare una campagna preventiva in maniera da diminuire interventi e infortuni».

«Siamo presenti sul lago da vent’anni e abbiamo accettato con entusiasmo questo progetto. Cerchiamo di divulgare informazioni sulla sicurezza nei confronti della balneazione al lago per evitare spiacevoli incidenti, che purtroppo sono ancora tanti» ha aggiunto  Matteo Pasquadibisceglie, presidente della Guardia costiera ausiliaria.

La scelta del luogo dove si svolgerà il festival non è casuale, poiché la località «La Piccola» si trova di fronte al Politecnico che avrà una parte attiva nel progetto, così come l’Università statale di Milano, che propongono delle esperienze di divulgazione scientifica e intrattenimento che potrebbero essere di ispirazione per i futuri studenti.
Un evento fuori festival e rivolto ai ragazzi più grandi, sarà il concerto dei BNKR44 che si terrà l’11 maggio alle 21.30 in Piazza Garibaldi; durante la serata avranno occasione di partecipare anche gli alunni dell’Istituto Stoppani dell’indirizzo musicale.

Per questo motivo è intervenuta anche la dirigente, Mariapia Riva, che ha portato i suoi ringraziamenti a tutti coloro che aderiranno all’iniziativa: «Si tratta di un progetto ambizioso che porterà un lascito ai ragazzi: lascerete un importante spunto di riflessione su come prendersi cura del territorio. Rimaniamo a disposizione anche in futuro per altre collaborazioni».
Il tutto si chiuderà il 12 maggio con l’ultimo evento alle ore 20 con un reading teatrale curato da Andrea Carabeli «Antonio Stoppani, il professore con lo zaino in spalla».

Imma Tagliaferri

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