Lecco

Cena pro Emergency: tutto esaurito alla Taverna ai Poggi

Una novantina di persone ha aderito alla cena promossa da EMERGENCY per finanziare la fornitura di pasti gratuiti nei suoi ospedali in Africa e in Asia e sulla nave “Life Support”.

Cena pro Emergency: tutto esaurito alla Taverna ai Poggi
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Quest’anno la tradizionale cena di raccolta fondi, organizzata dal Gruppo dei volontari di EMERGENCY LECCO e MERATE, si è tenuta alla “Taverna ai Poggi”, storico e simbolico locale lecchese ubicato in un edificio dei primi del ‘900. Giunta alla Xa edizione, l’iniziativa 100Cene ha voluto porre l’accento sul concetto di “cura” inteso a trecentosessanta gradi: dall’assistenza medico-sanitaria ai pasti gratuiti, garantiti ai pazienti e ai parenti accompagnatori negli ospedali di EMERGENCY e ai migranti salvati dalla nave “Life Support”.

Cena pro Emergency: tutto esaurito alla Taverna ai Poggi

Elisabetta Oggioni, storica volontaria del gruppo EMERGENCY LECCO E MERATE, ha espresso la propria soddisfazione per l’esito della serata: “Siamo felicissimi della risposta dei nostri sostenitori e dei cittadini di Lecco, la grande partecipazione all’evento dimostra che la solidarietà e l’attenzione verso il prossimo sono valori caratterizzanti della nostra città”. A nome di Emergency e dei volontari, Elisabetta Oggioni ha voluto ringraziare di cuore anche il ristorante “La Taverna ai Poggi”, che, ha dichiarato, “con passione ci ha supportato, contribuendo con grande generosità alla riuscita dell’evento”.

Da parte sua Patrizia Cattaneo, della “Taverna ai Poggi” ci ha tenuto a ribadire il piacere di ospitare eventi come le 100Cene. “Siamo disponibili ad aiutare come possiamo le associazioni come Emergency nelle loro attività di fundraising -  ha detto  Cattaneo - La Taverna è un luogo di incontro, di scambio, di arricchimento, che unisce l’identità eno-gastonomica a quella artistica e culturale. La passione, l’impegno sociale e l’etica sono il fil rouge di tutte le nostre iniziative. E chissà che non nascono altre occasioni di collaborazione con Emergency”.

Tra i presenti alla serata c’era anche la dottoressa Nicoletta Erba, nota ematologa lecchese che da oltre cinque anni presta la sua opera presso il Centro Cardiochirurgico “Salam Center” di Khartoum, in Sudan. La dottoressa Erba, che è in attesa di ripartire per una nuova missione, ha richiamato l’attenzione di tutti sulla difficoltà di garantire la continuità delle cure in un Paese che da un anno è dilaniato dalla guerra civile.

“Sono state aperte cliniche satelliti in aree meno coinvolte dal conflitto per raggiungere i pazienti sfollati. Sono stati potenziati gli strumenti di comunicazione, soprattutto attraverso internet -  ha spiegato l’ematologa di Emergency - Ciononostante, dall’inizio della guerra abbiamo perso il contatto con più di 1000 malati, circa un quinto del totale, ed è anche venuta meno la possibilità di fornire farmaci e test gratuiti. In cuor mio è sempre viva la speranza che il conflitto finisca presto e che, passo dopo passo, si possa ritornare ai tempi di pace che sono un prerequisito per fare una medicina di eccellenza e per tutti”, ha concluso.

 

Infine, la presidentessa dell’ANPI Lecco Città, Patrizia Milani, intervenuta alla cena insieme ad altri iscritti della nota associazione partigiani, ha ricordato la figura di Gino Strada: “Un uomo al servizio dell'umanità, Nemico della guerra e della sua inumana insensatezza. Gino Strada faceva della fratellanza e dell’impegno per i diritti umani una missione civile, una pratica quotidiana. Era un antifascista convinto, coerente e intransigente”.


Tra Anpi ed Emergency a Lecco si è instaurata da tempo una collaborazione sinergica. Le due associazioni sono presenti alla “Tavola Lecchese per la Pace”, a dimostrazione di una condivisione di valori e obiettivi comuni da raggiungere.


Il prossimo appuntamento con Emergency, a Lecco, è già in programma per la “Giornata mondiale del rifugiato”, il 20 giugno prossimo. Nel cortile del Comune ci sarà una mostra sulla “Life Support”, durante la quale sarà possibile, con l’ausilio di visori 3D, salire virtualmente sulla nave e assistere a una missione di soccorso in mare. 

Il programma, al momento in via di definizione, sarà reso pubblico quanto prima.

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