Nutrie a Lecco: via libera al piano di abbattimento
Il Consiglio provinciale ha recepito le indicazioni della Regione e approvato l’iniziativa di eradicazione
Entrato in vigore il primo gennaio, il piano regionale triennale 2024-26 per l’eradicazione, controllo e contenimento delle nutrie è stato recepito anche dalla Provincia, con approvazione da parte di Villa Locatelli, avvenuta mercoledì scorso.
Nutrie a Lecco: via libera al piano di abbattimento
Si tratta di un nuovo progetto della Regione che cerca di risolvere l’annosa questione, tanto dibattuta, della presenza del roditore (della famiglia dei Castoridi) non autoctono, ma introdotto dall’uomo, e ora dannoso. Secondo le stime, infatti, la popolazione della nutria sul territorio regionale ha raggiunto i due milioni di esemplari. Già nel triennio 2020-22 l’attività di controllo aveva portato a uno smaltimento di oltre 210mila capi su tutto il territorio regionale.
Ora l’intenzione delle istituzioni è quella di perseguire con quanto già avviato; anche perché, con il nuovo piano approvato dalla Giunta regionale e su proposta dell’assessore all’Agricoltura Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi, sono stati stanziati 1,2 milioni di euro a favore degli enti lombardi.
«Stiamo portando in approvazione il nuovo piano, già approvato da Regione - ha dichiarato il consigliere provinciale Fabio Pio Mastroberardino con delega all’Ambiente - Come quello precedente, l’impegno è di servire gli operatori che vanno a compiere l’attività di pianificazione e controllo nei singoli Comuni». I fondi servono così allo scopo di fornire attrezzature e un piano organizzativo accurato per gli addetti al contenimento.
«Per il piano triennale le risorse finanziate messe a disposizione - continua la nota di Regione Lombardia - saranno assegnate con un criterio che prevede di ripartire il 10% della somma complessiva in parti uguali».
Il 90% della somma stanziata, invece, sarà assegnata in base ai dati storici degli abbattimenti.
Come già specificato, è una questione estremamente dibattuta in tutta la provincia: sono molti i Comuni che hanno accolto il primo piano di contenimento con entusiasmo, altrettanti invece che mettevano in dubbio la riuscita, soprattutto perché eticamente discutibile, preferendo quindi manovre che evitassero l’eccidio delle nutrie. Una tra queste pratiche alternative sarebbe la sterilizzazione, ma è stato il consigliere Giovanni Ghislandi del gruppo Civici per la Provincia a ricordare che «in merito alla nutria e all’efficacia delle sterilizzazioni, si deve ammettere che è un altro tema in campo; tuttavia, è stato dimostrato a più riprese che è inefficace».
Soddisfatta quindi anche la minoranza, che esprime voto favorevole alla questione.
«Procedere in realtà con questo piano ha senso - ha continuato Ghislandi - L’argomento è stato difatti ben illustrato durante la conferenza dei capigruppo, e troviamo che sia necessario accedere ai fondi della Regione. Vogliamo tanto bene agli animali, ma devo ammettere che sono rimasto stupito in prima persona della larga presenza delle nutrie sul nostro territorio».
Dichiarazioni poi confermate da Mastroberardino: «Secondo l’Ispra (Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) la sterilizzazione non avrebbe effetto».
E poi, concludendo: «Il piano regge solo se c’è collaborazione. Ogni Amministrazione della provincia di Lecco dovrà fare il proprio, e l’intento della Provincia è proprio quello di fare fronte comune all’operazione».