Lungolago Lecco: si attende ok dalla Provincia. Preoccupazione per il taglio dei parcheggi
L'assessore Maria Sacchi ha incontrato i commercianti della Malpensata per rassicurarli sugli stalli di carico e scarico merci
Aggiornamento sui lavori del lungolago a Lecco in Commissione consiliare ieri sera, mercoledì 27 marzo 2024. A spiegare lo stato di fatto l'assessore ai Lavori pubblici Maria Sacchi: il progetto esecutivo di riqualificazione del lungolago ha accolto tutte le richieste della Sovrintendenza in fase di Conferenza dei servizi e prevede l'eliminazione dei parcheggi lato lago per lasciare spazio alla pista ciclopedonale. Una condizione, questa, che nelle scorse settimane ha portato commerciati e residenti a una raccolta firme per chiedere di preservarne una parte.
Lungolago Lecco: si attende ok dalla Provincia e resta la preoccupazione per il taglio dei parcheggi
L'assessore Sacchi ha fatto una breve sintesi del percorso che ha portato all'attuale progetto: da quello precedente, frutto del concorso di idee indetto dall'Amministrazione Brivio (che si aggirava attorno ai 30 milioni di euro), si è passati a quello attuale, ossia la “Riqualificazione Waterfront Città di Lecco” (per 10 milioni di euro con 6,7 milioni da fondi Pnrr), e contestualmente il progetto d’itinerario ciclo-pedonale Caviate - Bione, (1 milione di euro con fondi regionali). "Il lungolago non sarà stravolto, così come richiesto dalla Soprintendenza", ha spiegato Sacchi. A illustrare poi le indicazioni di carattere paesaggistico recepite dallo studio Viganò, redattore del progetto, con l'architetto Simona Bodria presente durante la Commissione, è stato il dirigente del Comune di Lecco, architetto Alessandro Crippa: "Per il parapetto, dopo lunghe discussioni, è stata una soluzione più tradizionale simile a quella di Malgrate; è stata prevista una diversa realizzazione delle castellane (rallentatori di velocità) non in porfido ma in calcestruzzo e una diversa soluzione per le bordure e le fosse attorno alle piante con un riempimento di graniglia e un cordolo in corten". Verranno mantenuti gli alberi che sono anche tutelati.
La preoccupazione per l'eliminazione dei parcheggi
Affrontato poi il problema dell'eliminazione dei parcheggi, con l'intervento dell'architetto Giulia Boni della società Sistematica, che ha collaborato fin dal principio con lo studio Viganò: "Quattro le variabili che sono state analizzate per far fronte a questo cambiamento: la politica tariffaria, la ripartizione degli stalli pubblici e privati, l'indice di occupazione e l'accessibilità ai parcheggi di cintura". Più nello specifico si è parlato di ottimizzare gli stalli esistenti che spesso non raggiungono la massima capienza, incentivando dunque gli automobilisti a lasciare l’auto nelle “aree di cintura” al posto che in centro attraverso una politica tariffaria della sosta mirata e una adeguata promozione. Ipotizzata anche la possibilità di ripensare alla ripartizione attuale tra i parcheggi destinati agli abbonati e quelli per la sosta pubblica al Broletto nord e all’autosilo Ponte vecchio e potenziare quelli presenti alla Piccola. Al termine della relazione, le minoranze (in particolare Filippo Boscagli ed Emilio Minuzzo) sono state compatte sul tenere alta l'attenzione sull'eliminazione dei parcheggi, sottolineando la necessità di soddisfare "le esigenze della sosta di residenti e commercianti con quelle legate al progetto". D'altro canto, compatta la maggioranza sulla necessità di questo cambiamento che va verso "un lungolago più verde, più accessibile e più connesso, aperto alla mobilità sostenibile, che supera la necessità di avere sempre l'auto a pochi passi, creando aree con meno auto più aperte dunque a pedoni e visitatori". Infine, l'assessore Sacchi ha spiegato di aver incontrato i commercianti della Malpensata "per rassicurarli sul progetto che va a togliere posteggi già oggi inutilizzati, in quanto molti parcheggiano l'auto al mattino e la lasciano lì tutto il giorno recandosi al lavoro, e sul fatto verranno riservati stalli per il carico e lo scarico".