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Bellano, il museo Giancarlo Vitali allestito nel cuore antico del paese

L'obiettivo: riqualificare e restituire alla comunità gli spazi di forte connotazione storica e di centralità urbanistica

Bellano, il museo Giancarlo Vitali allestito nel cuore antico del paese
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Il progetto BAC Bellano Arte Cultura, che prevede la connessione di diversi luoghi del paese per indurre il visitatore a vivere un’esperienza personale immersiva e sinestetica nella natura, nella storia, nell’arte, nella spiritualità, si arricchisce di una nuova tappa strategica nel cuore antico di Bellano: il Museo di Giancarlo Vitali sarà infatti allestito in un grande spazio che si snoda tra il Circolo, la sede attuale degli ArchiViVitali e il fondo storico che fino allo scorso anno ha ospitato la bottega di prodotti alimentari Cariboni.

Bellano, il museo Giancarlo Vitali allestito nel cuore antico del paese

La decisione nata da un accordo tra il Comune di Bellano e l’associazione ArchiViVitali Ets, è frutto di una serie di coincidenze, prima fra tutte, la volontà della famiglia dell’artista di donare il nucleo delle opere dell’artista che costituiranno il percorso museale, in parte all’Amministrazione comunale, in parte all’associazione ArchiViVitali.

"Ritorniamo - spiega il sindaco Antonio Rusconi - all’idea originale di destinare lo spazio Circolo all’artista da cui siamo partiti quando abbiamo pensato al percorso del BAC - Bellano Arte Cultura. Lo spazio, restituito alla comunità nel 2018, da solo non sarebbe stato sufficiente ad ospitare il percorso antologico del maestro. La disponibilità della famiglia Cariboni a cedere all’ArchiViVitali il fondo di via Manzoni sommato all’attuale sede dell’Associazione e al Circolo, permette di raggiungere una metratura sufficiente per mettere in mostra una prima parte delle opere generosamente donate alla comunità dagli eredi. Il progetto architettonico è stato affidato a Vitali Studio che nel 2013 avevano curato l’allestimento della mostra 'Stralunati' nel Broletto di Como".

 "Come affermava Nabokov - prosegue Giuseppe La Scala, presidente della ETS ArchiViVitali - ‘più uno presta attenzione alle coincidenze, più queste si verificano’. Quando abbiamo iniziato a cercare un luogo dove progettare il Museo del maestro Vitali, non ci siamo accorti di averlo letteralmente ‘sotto ai piedi’. È bastata una coincidenza - un atto notarile rimandato - ad aprirci gli occhi e, devo ammettere, il cuore. Abbiamo in archivio una foto che ritrae Giancarlo bambino con suo padre davanti al Circolo allora gestito dalla madre Rosa. Qui è iniziata l’attività dell’associazione, qui in questi cinque anni dalla ‘dipartita’ di Giancarlo abbiamo organizzato mostre memorabili che hanno fertilizzato il luogo, qui intendiamo proseguire con un Museo che nei nostri intenti dovrà essere vivo, attivo. Vitale, appunto".

Una convenzione tra Comune e ArchiViVitali per la gestione del Museo

Il Comune e ArchiViVitali sottoscriveranno una convenzione che prevede la gestione del Museo da parte del BAC; la famiglia Vitali in maggio donerà le opere al Comune e all’associazione. L’associazione ha già acquisito, grazie alla generosa donazione di un privato custodita alla Fondazione Comunitaria del Lecchese attraverso l’apposito fondo Museo Giancarlo Vitali, il negozio Cariboni di via Manzoni e, con il contributo di Fondazione Cariplo, conta di iniziare i lavori di ristrutturazione in aprile per poi mettere in collegamento i tre spazi e allestirli entro l’autunno.

"La data - conclude il sindaco - che abbiamo messo in calendario per l’inaugurazione è il 29 novembre, in occasione del 95° anniversario della nascita di Giancarlo Vitali. Prima di questo, la data indicativa è il 4 settembre, è prevista l’inaugurazione dello spazio San Nicolao con la collezione di sculture di rame donate da Danilo Vitali e il nuovo spazio espositivo dove proseguirà il programma di mostre d’arte contemporanea iniziato al Circolo. Sempre in autunno inizieranno, sempre grazie ai fondi ricevuti da Fondazione Cariplo, le opere di ripristino del Parco Lorla. Possiamo quindi prevedere che all’inizio del 2025 una parte importantissima dell’itinerario del BAC che punta a rigenerare il centro storico, sarà a pieno regime".

Al via il progetto esecutivo a cura di Vitali Studio 

Il progetto Museo Giancarlo Vitali nasce dall’idea di riqualificare e restituire alla fruibilità del paese spazi di forte connotazione storica e di centralità urbanistica, con la finalità di rendere omaggio a un artista che ha fatto del suo luogo di nascita il tema portante della propria poetica figurativa, esportandola a un alto grado di interesse nazionale e internazionale.

L’occasione è data dalla donazione di un cospicuo numero di opere da parte della famiglia Vitali al Comune di Bellano e all’Associazione ArchiViVitali ETS con l’obiettivo di costituirne una sede permanente per lo studio e la conservazione delle stesse, istituendo un intervento conservativo e rinnovando "quello che resta" di palazzo Lorla, comunemente conosciuto come "Il Circolo dei Lavoratori" e degli spazi ad esso connessi, un luogo che è considerato l’anima del paese e che conserva i segni di una stratificazione millenaria oltre ad essere, insieme al palazzo comunale e alla casa del Vescovo, tra gli edifici più antichi del borgo.

Il nuovo progetto restituisce visibilità a elementi architettonici che a sorpresa si ripresentano come segnali di un percorso che mette in connessione differenti porzioni abitative e vecchi spazi ad uso commerciale, riportando in superficie stili e testimonianze storiche che a sorpresa ridisegnano una traccia di percorso, di riscoperta e di nuova narrazione.

A questo proposito s’è inteso sviluppare un progetto come spazio di vita, restituendo alle mura, riorganizzate con un trattenuto disegno museale, quella traccia d’intimità che le lega indissolubilmente alla quotidianità e agli umori del paese con il proposito di non disperdere la relazione di empatia e fiducia che lega questo edificio a Bellano.

Il progetto architettonico prevede la demolizione delle pareti divisorie (non portanti) e la realizzazione di nuovi elementi geometrici "mobili", costituiti da materiali diversi come il legno a vista o l’acciaio zincato, che s’inseriscono nelle antiche sale con lo scopo di generare prospettive più ampie e effetti stranianti senza interferire con i muri antichi. Questa scelta permette di ottenere spazi alternati e molto diversi tra loro, e arricchisce la visita con sorprese ad ogni angolo nuove, fino a proporre una nuova microarchitettura insediata inaspettatamente nella piccola corte interna che accoglierà un piccolo "museo delle carni", tema molto caro a Vitali, senza compromettere la fluidità dei percorsi e consentendo di superare ogni tipo di barriera architettonica. Secondo questo schema, le opere di Giancarlo Vitali, esposte con ritmo alternato e rimodellato da geometrie a sorpresa, ristabiliscono dialoghi e contrasti fra gli elementi esistenti, già caratteristici della casa e i nuovi ambienti, concorrendo a ridefinire un’alternanza di luoghi e caratteri apparentemente diversi, focalizzati con ironia e punti di vista insoliti, rintracciabili fra una stanza e l’altra.

L’uscita verso il giardino invita il visitatore a sostare all’ombra di un grande dipinto murale immerso nel verde e contemporaneamente apre a una visione d’insieme sulla nitida linearità e sobrietà della casa che una volta s’affacciava sul parco verso est, fino alla collina in direzione dell’Orrido.

Le facciate esterne, l’androne, e la minuta scala barocca sono gli elementi distintivi del palazzo e riportano tracce degli ultimi interventi settecenteschi e delineano la struttura dell’immobile nel quale è insediato il museo.

Un museo diffuso

Immaginare e progettare un percorso culturale in un luogo dove le preesistenze storiche hanno radici profonde e le attività contemporanee creative e di ricerca convivono con le imponenti tracce del passato è il nostro obiettivo finalizzato alla cucitura fra luoghi, spazi, arte, memoria del passato e urgenze che rigenerino la vita del paese. Negli ultimi otto anni il paese ha intrapreso un percorso di rinnovamento che lo ha trasformato in un nuovo polo turistico del Lago di Como, richiamando, accanto a escursionisti e semplici visitatori, gli amanti della cultura e dellarte. Il percorso di riqualificazione, valorizzazione e promozione dellOrrido, elemento identitario che connota questo paese del Lago di Como ha portato a risultati tangibili: dal 2016 al 2023 le visite sono passate da 18 mila a 240 mila, con le conseguenti ricadute in termini di indotto turistico ed economico.
I risultati ottenuti spingono lAmministrazione a proseguire lungo il percorso avviato: connotare sempre più Bellano quale "Paese degli Artisti e della cultura", dove lOrrido è elemento centrale attorno al quale si sviluppano itinerari di visita e eventi culturali.
In passato Bellano ha dato i natali a molti illustri scrittori: Tommaso Grossi, Sigismondo Boldoni, Antonio Balbiani e Luciano Lombardi. Oggi, la fama di Andrea Vitali richiama appassionati lettori e turisti che vogliono scoprire i luoghi dove sono ambientati i romanzi del "medico scrittore".
Ancora il pittore e scultore Velasco Vitali, il fotografo "dellacqua" Carlo Borlenghi, il direttore dorchestra internazionale Maestro Roberto Gianola, lattrice teatrale Maria Amelia Monti e lo scultore del rame Danilo Vitali. Il pittore Giancarlo Vitali, scomparso nel 2018, ha elevato il piccolo borgo, il lago e la sua gente a protagonisti della sua arte pittorica.
Un rapporto 'artisti/popolazione' assolutamente unico che ha portato a definire Bellano il paese degli artisti” e a scegliere di investire maggiormente nella cultura per attrarre nuovi turisti, ampliando i servizi e lofferta ad essi dedicati.

Si intende pertanto creare un grande Museo diffuso’ per proporre al visitatore, attratto a Bellano dallOrrido, un itinerario di scoperta del genius loci che comprenda i luoghi culturali: chiese, monumenti, artisti, spazi espositivi, musei, parco. Il BAC punta a ridisegnare i collegamenti che oggi sono frammentati, metterli in rete e attraverso una strategia globale di continuità.

L'itinerario 

Nel centro storico di Bellano i segnali sono forti ed evidenti, potrebbero essere definiti "impronte" che seguono uno sviluppo circolare entro lo spazio di un chilometro:

1 | Santi Nazaro e Celso. La chiesa prepositurale. Monumento nazionale. 2 | Orrido. Meraviglia naturale
3 | La Ca’ del Diavol. Orrido, la torre delle emozioni
4 | Il parco Lorla. Orrido, giardino darte

5 | San Nicolao. Museo dellartista del rame Danilo Vitali e spazio mostre temporanee

6 | Granaio della memoria. (Palazzo Comunale) archivi e biblioteca
7 | Palazzo Lorla. Museo Giancarlo Vitali
8 | Santa Marta. La chiesa del Compianto e lo spazio museale

9 | Mama. Museo Alviani. Nuovi spazi espositivi

A questi si aggiunge, a Vendrogno

10 | MUU, museo etnografico

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