Calolzio: razzia in villa a Rossino
I proprietari erano fuori per una passeggiata, al rientro l'amara scoperta
La città di Calolziocorte è finita ancora una volta nel mirino dei ladri con una razzia in villa a Rossino. Dopo un periodo di (apparente) calma, nei giorni scorsi il capoluogo della Valle San Martino è tornato ad essere teatro di alcuni episodi di furti perpetrati ai danni di ignari cittadini.
Calolzio: razzia in villa a Rossino
L’ultimo episodio, in ordine di tempo, si è verificato nella frazione di Rossino e ha visto protagonista una coppia di cinquantenni, uscita di casa per una passeggiata. Ma procediamo con ordine: secondo quanto riferito dall’assessore Cristina Valsecchi, informata dell’accaduto, i due calolziesi avrebbero lasciato la loro abitazione attorno alle 16 di domenica,17 marzo 2024, per non farvi più ritorno fino alle 20.
Al loro arrivo, l’amara scoperta e il relax guadagnato con la camminata ha lasciato spazio alla paura e alla rabbia per quanto era accaduto. Trovata una porta finestra di casa scassinata, una volta entrati nella villetta i due hanno potuto constatare che tutto era stato messo sottosopra con armadi aperti e cassetti rovesciati e svuotati dai ladri che, con tutta probabilità, hanno potuto agire indisturbati al tramonto approfittando della zona periferica e poco frequentata sfruttando il giardino.
Da una prima conta dei danni, sembrerebbe che i ladri siano riusciti a portare via con sé alcuni contanti (non quantificati) e alcuni gioielli e monili in oro dall’immenso valore affettivo piuttosto che economico.
“La coppia - ha raccontato l’assessore Valsecchi - mi ha spiegato che nei giorni precedenti al furto nella zona erano stati avvistati alcuni sconosciuti. Purtroppo, capita spesso che di li passino persone che passeggino e nessuno ci ha dato troppo peso. Probabilmente tra loro c’è stato qualcuno che ha tenuto sotto controllo i movimenti per poi agire indisturbato. L’invito, ormai, è sempre lo stesso: chiunque avvisti persone sospette nelle zone residenziali della città non deve far altro che avvertire le forze dell’ordine. Al resto ci penseranno loro”.
Luca de Cani