Commosso addio a Gianni Leoni: "Sei stato l'esempio di come l'empatia e la gentilezza possano cambiare il mondo"
"Vivevi il tuo impegno mai spinto dal senso del dovere, ma da una passione accorata verso i ragazzi e le loro famiglie"
La Goccia, fino all'ultimo istante è stata con lui, parte di lui. La maglietta del sodalizio che aveva fondato nel 1985 ha avvolto il feretro di Gianni Leoni scomparso venerdì 15 marzo 2024 a 64 anni dopo una breve ma inesorabile malattia. In tantissimi oggi, lunedì 18 marzo 2024, hanno partecipato alla sua cerimonia funebre rendendo gremita la Basilica di San Nicolò a Lecco.
Commosso addio a Gianni Leoni
Un ultimo grande e sentito attestato di stima nei confronti di un uomo che, senza alcuna retorica, ha dedicato la vita agli altri, ai più fragili. Un uomo che ha fatto del Bene con la B maiuscola e che in cambio ha ricevuto l'amore incondizionato di tanti ragazzi diversamente abili e di tante famiglie che grazie a lui e al sodalizio che ha creato hanno avuto la possibilità di vivere importanti momenti di serenità.
Presente sull'altare anche il Gonfalone della Città di Lecco: Leoni era infatti un cittadino benemerito. Aveva ricevuto il Nicolino d'oro nel 2018 per aver dato vita ad un sodalizio "per favorire il tempo libero delle persone disabili e delle loro famiglie" e per aver "promosso la nascita del Coordinamento Handicap, del progetto “Lecco per tutti” per l’eliminazione delle barriere architettoniche e della rete degli Amministratori di sostegno". In rappresentanza del Comune ha preso parte alla funzione funebre l'Assessore Emanuele Manzoni.
Il rito funebre è stato presieduto da Don Agostino Frasson di casa Don Guanella con Padre Angelo Cupini della casa sul Pozzo, Don Mario Proserpio, don Ottavio Villa e da Padre Bitto.
"Gianni non voleva che questo funerale fosse tale, ma una festa. Abbiamo ascoltato un brano del Vangelo in cui si condensa l' essenza del Cristianesimo. Gianni questa pagina l'ha voluta incarnare nella sua quotidianità, dicendoci che la vita Cristiana non è filosofia, nemmeno una ideologia, ma un' esperienza di vita - ha detto don Agostino dal pulpito - Con estrema concretezza ha saputo vedere il Cristo in chi è ritenuto meno bello e talvolta messo da parte. È una cosa facile innamorarsi della bellezza visibile; è una cosa difficile innamorarsi della mancanza di bellezza. E' necessaria una sensibilità particolare, acuta, penetrante, speciale, grande ed unica. Una sensibilità che sa vedere oltre a ciò che è visibile agli occhi. Tre settimane fa, nel letto di ospedale, cosciente di ciò che lo aspettava, mi ha raccontato come ad un fratello la sua vita . È stato bellissimo, mi ha fatto un gran regalo che condivido con voi. Sono fortunato, diceva, ho fatto ciò che sentivo dentro appagato dall' attività professionale e felice della mia grande famiglia, dei miei ragazzi. Mi hanno insegnato la semplicità. Inoltre mi hanno insegnato la gioia di stare insieme, le vacanze Insieme. Ma Gianni Leoni ha insegnato a noi l' umiltà. Lui sapeva di essere una goccia. La goccia è stata la sua prima figlia che ha ormai 40 anni"
Poi don Agostino si è rivolto ai figli e alla moglie di Gianni Leoni. "Cari Ginevra, Clara e Marco ho ammirato la sua perseveranza e il ottimismo. E a te Monica grazie per il supporto nel far crescere questa figlia prediletta. Il suo esempio cari amici illumini le menti delle donne ed uomini della nostra città, ravvivi la Fede e la fiducia reciproca, animi la speranza ed accenda la carità anche operando scelte impopolari a favore degli ultimi, affinché ciascuno si senta attratto dalla bellezza del Vangelo e nessuno si smarrisca nelle nebbie del non senso e nella disperazione".
Toccante il ricordo tratteggiato da Marina Ghislanzoni a nome dell'associazione La Goccia. "Sicuramente queste poche righe non basteranno a ringraziarti per tutto il bene che hai donato alla Goccia e al mondo della disabilità Lecchese. Sei stato un leader, un trascinatore. Non passava giorno che non dedicassi del tempo all'associazione da te creata per informarti ,condividere idee, indirizzare, orientare e coinvolgere in iniziative, progetti ed uscite dei ragazzi. La tua è stata sempre una presenza pacata ed equilibrata. Mettevi d' accordo tutti Valorizzando la peculiarità di ciascuno, nessuno escluso, poiché quel ciascuno è una risorsa. Hai sempre proposto e mai imposto riuscendo a fare squadra In un clima di collaborazione ed amicizia. Vivevi il tuo impegno mai spinto dal senso del dovere, ma da una passione accorata verso i ragazzi e le loro famiglie. Si trattasse del tempo libero, in settimana, o della domenica, delle vacanze estive ma anche di progetti di collaborazione con numerosi enti, per offrire il meglio ai ragazzi. La stessa tua passione portava il bello in tutto ciò che facevi fosse imbandire le tavolate a Ballabio con dei mazzi di ortensie, o allestire mostre nel tuo ufficio per esporre quanto di prezioso sapevano realizzare i tuoi ragazzi. Dalla Goccia al territorio, il passo è stato breve. Come non ricordare il tuo impegno come presidente del Solevol e del coordinamento Handicap ? O l' avvio e la conduzione dei progetti, passo dopo passo, e gli amministratori di sostegno che poi hai contagiato. Anche in ospedale, fin quando hai potuto, ti sei informato su quanto stavamo facendo stimolandoci e rammaricandoti per non poter essere presente di persona. Siamo certi che dal paradiso continuerai a far sentire la tua presenza fra noi. Ora ci sentiamo un poco orfani, ma con tutto il cuore ringraziamo il Signore per averci donato il tuo esempio e gli chiediamo di sostenerci per operare sempre illuminati dalla memoria del tuo stile, del tuo entusiasmo e dalla lungimiranza".
I figli: "Sei stato l'esempio di come l'empatia e la gentilezza possano cambiare il mondo"
"Ci troviamo spesso a pensare a tutti i momenti belli e divertenti trascorsi insieme e sappiamo che in questo momento vorresti che tutti lo facessero - hanno detto i figli - Vorresti e vorremmo che in questo momento, per quanto possibile, tutti avessero il sorriso in volto, ricordando qualcosa di bello di te perché tu amavi la vita e vorresti che tutti siano felici. Ti ricordiamo come un uomo straordinario che ha lasciato un' impronta indelebile nelle vite di chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarti, perché papà non era solo un uomo di straordinaria bontà e generosità, ma era la personificazione stessa della persona altruista e di dedizione nei confronti degli altri. La sua vita è stata un costante sacrificio per il benessere della famiglia e della comunità, un esempio vivente di come l'empatia e la gentilezza possano trasformare il mondo intorno a noi . Uno dei più grandi doni che nostro padre ci ha lasciato ,è stato quello di vedere il mondo con gli occhi del cuore. Ha coltivato in noi un profondo senso di apprezzamento per la bellezza che ci circonda che si manifesta non solo nei grandi eventi della vita, ma anche nei piccoli momenti di gioia quotidiana. Oggi ti salutiamo con il cuore gonfio di gratitudine e con la consapevolezza che il tuo Spirito continuerà a risplendere attraverso noi ,ispirandoci a vivere ogni giorno con compassione gentilezza e gratitudine. Ti immaginiamo lassù con i tuoi amici, pronto per qualche nuovo piano. Se saremo la metà di quello che sei stato, saremo fieri. Facciamo tutti un sorriso alla vita di Gianni e come vorrebbe lui andiamo avanti e seguiamo tutti i nostri sogni" .
Mario Stojanovic