101 candeline per Giuseppe Rota, una vita tra famiglia, lavoro e montagna
Ben inserito nella comunità lecchese, dopo la pensione si è dedicato al volontariato presso la parrocchia di San Francesco, tenendola in ordine ed occupandosi di preparare la Chiesa per le celebrazioni di matrimoni, funzioni funebri ed altri eventi.
Giuseppe Rota, ospite degli Istituti Airoldi e Muzzi, ha spento ieri, domenica 17 marzo 2024 le candeline dei suoi 101 anni. Originario di Roncola nel bergamasco dove è nato il 17 marzo 1923, Giuseppe Rota è stato testimone di due secoli. Per molti anni ha abitato a Lecco, nel quartiere Santo Stefano dividendo il suo tempo tra il lavoro, la sua grande passione per la montagna e la famiglia: la cara moglie scomparsa, i figli Fiorella e Roberto, i nipoti ed i nipotini, è infatti un felice bisnonno.
101 candeline per Giuseppe Rota, una vita tra famiglia, lavoro e montagna
Ha lavorato come impiegato alla Bettini, storica azienda di Monte Marenzo specializzata nella produzione di componenti industriali su disegno. Nei suoi ricordi sono particolarmente presenti il fratello Luigi, uno degli italiani che non ha mai fatto ritorno delle steppe del Don, ed episodi legati alla Seconda guerra mondiale, che l’hanno visto impiegato come geniere nel supporto ai combattimenti aerei. Il suo obiettivo era indicare alla contraerea le coordinate dei bombardieri da abbattere, ma sostiene di non averne mai visto uno cadere.
Ben inserito nella comunità lecchese, dopo la pensione si è dedicato al volontariato presso la parrocchia di San Francesco, tenendola in ordine ed occupandosi di preparare la Chiesa per le celebrazioni di matrimoni, funzioni funebri ed altri eventi.
Giuseppe Rota è stato accolto all’inizio del 2023 all'Airoldi e Muzzi e oggi è ospite della Residenza Resegone. A festeggiarlo ieri, domenica 17 marzo, i figli e i nipoti, insieme al Direttore generale Marco Magnelli, alla Vicepresidente Rosaria Bonacina, alla dottoressa Valeria Malighetti e a tutto il personale dell'equipe di cura e gli ospiti del quinto piano.
Nei prossimi mesi gli Istituti Airoldi e Muzzi si preparano ad altri festeggiamenti centenari: dopo Rota, il primo del 2024, supereranno il traguardo del secolo altre sei ospiti.