Oltre 80 aggressioni a sanitari in un anno a Lecco
Di questi episodi, la maggior parte sono accaduti nei poli ospedalieri, in particolare in Pronto Soccorso (26) o nelle aree di degenza (36). Ma le aggressioni avvengono anche sul territorio: 19 episodi si sono infatti verificati nei servizi territoriali
Le aggressioni nell’ambito sanitario sono episodi sempre più frequenti, tanto da aver portato anche la giurisdizione e gli organi competenti a livello nazionale e regionale ad attivarsi nel merito. Il giorno 12 Marzo è istituita la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari” in cui le amministrazioni pubbliche e private sono invitate ad organizzare una serie di iniziative di comunicazione per evidenziare l’importanza di diffondere una sana cultura di educazione e rispetto, che condanni ogni forma di violenza nei confronti dei sanitari.
Oltre 80 aggressioni a sanitari in un anno a Lecco
L’ASST di Lecco, in ottemperanza alla “Raccomandazione Ministeriale per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori” ed alle indicazioni di Regione Lombardia, già da alcuni anni ha avviato iniziative sul tema e il monitoraggio del fenomeno.
In ASST è costituito il G.O.R.A, Gruppo Operativo Rischio Aggressione, un gruppo multidisciplinare che effettua periodicamente l’analisi dei dati, valuta e propone eventuali azioni correttive o preventive per contenere il fenomeno e promuove analisi delle condizioni operative e dell’organizzazione nei servizi considerati maggiormente a rischio.
Dall’analisi delle segnalazioni del 2023, presso l’ASST si contano 25 aggressioni fisiche, 61 aggressioni verbali e 1 agito contro la proprietà.
Di questi episodi, la maggior parte sono accaduti nei poli ospedalieri, in particolare in Pronto Soccorso (26) o nelle aree di degenza (36). Ma le aggressioni avvengono anche sul territorio: 19 episodi si sono infatti verificati nei servizi territoriali (es. poliambulatori, S.E.R.T, ecc..). Chi mette in atto un’aggressione? Il più delle volte sono messe in atto dai pazienti o utenti stessi (60), ma si contano anche episodi i cui protagonisti sono i familiari (24) o anche degli estranei/esterni (3).
Infine, quale fattore principale predisponente l’aggressione in 31 casi è stato segnalato il malessere o la patologia del paziente; più della metà delle aggressioni, è invece ricondotta principalmente alle aspettative disattese del paziente o del famigliare e alla scarsa fiducia nei professionisti.
Per acquisire una maggiore capacità di gestione della comunicazione e ridurre le probabilità di uno sviluppo conflittuale dei momenti di difficoltà e di tensione, l’ASST ha promosso a tutti i suoi dipendenti un corso formativo per l’acquisizione di strumenti e di tecniche per la gestione dell’aggressività nel rapporto con l’utenza (pazienti e caregiver), che rappresenta un accrescimento professionale per i lavoratori, in particolare nei Pronto Soccorso e nel Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze, che si trovano quotidianamente coinvolti nei setting ad alta intensità emotiva.