Serie B

Lecco, la crisi è inesorabile: Tait colpisce all'ultimo respiro

Ancora una caduta per le Aquile, ed ancora dolorosa: a Bolzano, il Sudtirol la spunta al fotofinish

Lecco, la crisi è inesorabile: Tait colpisce all'ultimo respiro
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Un’incornata di testa dai lineamenti di condanna irrevocabile trafigge le Aquile. All’ultimo respiro di una gara ordinata ma incolore, il Lecco capitola in zona Cesarini, prestando il fianco alla diciassettesima sconfitta stagionale, l’ottava nelle ultime nove gare. Dopo tanta intensità profusa, in mediana soprattutto, gli sforzi altoatesini vengono ripagati in pieno extra-time da palla inattiva; la correzione aerea vincente porta la firma del capitano locale, quel Fabian Tait che infligge ai blucelesti l’ennesima delusione di un girone di ritorno fin qui infernale.

Domina l’equilibrio: zero tiri in porta

Un condensato di esperienza e offensivismo: il quarto schieramento bluceleste proposto da Aglietti è la proverbiale “mossa del tutto per tutto”. Arretrati Crociata e Lepore, rispettivamente sulla linea mediana e sulla corsia di sinistra della difesa, il tecnico toscano punta tutto su Roberto Inglese, all’esordio da titolare con la divisa delle Aquile ed assistito, ai lati, da Buso e Parigini nel consueto 4-3-3. L’ennesimo cambio tra i pali con il reintegro di Melgrati e la carta Capradossi nel quartetto difensivo completano le novità di formazione.

Annidate all’ombra delle Dolomiti, le Aquile scrutano l’orizzonte ma stentano a spiccare il volo; la nota fisicità della squadra altoatesina genera soggezione nell’avversario ma non si traduce in pericoli concreti per la porta di Melgrati, o almeno così avviene per la prima metà di tempo. Trascorsa quest’ultima, infatti, i locali cominciano a tastare il terreno attorno all’area ospite. Il primo tentativo si esaurisce in un diagonale di Kurtic carente di potenza e precisione, che scorre lemme lemme sul fondo. Pochi istanti più tardi, dalla bandierina, il Südtirol torna a insidiare le Aquile, con girata di Giorgini smorzata da Ionita e transitante non lontano dai pali di Melgrati. Protagonista in negativo della prima sortita bluceleste è proprio il numero 30 locale, al quale Parigini sradica la sfera prima di innescare la ripartenza di Inglese, che converge sul destro e calcia in porta, trovando però l’opposizione del rinvenente difensore biancorosso. Procede linearmente una prima frazione dominata dall’equilibrio e, dato significativo, priva di tiri in porta da entrambe le parti; un Lecco tatticamente disciplinato e meticoloso nel difendere mostra progressi in fatto di tenuta rispetto al fallimentare derby del Lario, sebbene la pericolosità in fase offensiva latiti.

Tait colpisce all’ultimo respiro: si rinnova lo sconforto

Una girata di Buso priva di pretese e sorvolante la traversa inaugura la ripresa di Bolzano. Le prime battute di gioco esibiscono un Südtirol maggiormente impreciso rispetto alla prima frazione ed un Lecco fisso sull’attenti; gli altoatesini pungono al 12’ con Rauti, che disorienta Lepore con una finta e si porta la palla sul destro, mancando di poco l’incrocio dei pali. Guadata l’ora di gioco, Aglietti e Valente rimescolano le carte con un doppio cambio ciascuno: spazio a Lunetta e Novakovich tra le Aquile in luogo di Buso e Inglese, mentre tra i biancorossi il laterale Cagnano ed il centravanti di struttura Odogwu rimpiazzano Davi e Rauti. Südtirol in proiezione offensiva al 20’: corner dalla sinistra, uscita a vuoto di Melgrati, sfera che piove su Scaglia appostato sul secondo palo, assistenza di quest’ultimo per la mezza sforbiciata di Giorgini, disinnescata dal redivivo portiere bluceleste. Passato lo spavento, è di nuovo torpore: i blucelesti tengono con dovizia il campo ma non trovano spazi per affondare; la granitica mediana altoatesina, dal canto suo, garantisce supremazia territoriale ma non fluidità. Il match sembra indirizzato verso un incontrovertibile pari a reti bianche. In pieno recupero, tuttavia, un corner dalla sinistra di Arrigoni pesca sul primo palo Tait, che stacca impeccabilmente sovrastando Guglielmotti e gonfia la rete, facendo esplodere il Druso...e sprofondare il Lecco. Südtirol avanti all’ultimo respiro, si rinnova lo sconforto del popolo lecchese. Si concretizza così l’ottava caduta bluceleste nelle ultime nove gare; un nuovo capitolo nero di un anno solare fin qui grottesco.

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