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Lecco
Cucina, formazione e sostenibilità: il ristorante Porticciolo piace a tutti
Intanto la società Welcome annuncia un nuovo aumento di capitale
Il progetto Welcome - la società che controlla il ristorante Porticciolo - ha conquistato tutti. A soli quattro mesi dall’apertura del locale infatti l’aumento di capitale è stato interamente sottoscritto con l’adesione di 27 soci per un totale di 270.000 euro.
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Un’adesione che ha convinto il Consiglio d’amministrazione, guidato dall’imprenditore Marco Galbiati, ad aprire un nuovo aumento di capitale per permettere ad altri amici a far parte di questa straordinaria scommessa. «L’idea di creare una società benefit è recentissima e risale all’estate 2023 - esordisce Galbiati - Con un gruppo di amici volevano dare vita a un nuovo locale che si inserisce nel solco della storia di successo di quarant’anni del Porticciolo 84 aperto dalla famiglia Ferrari - certificata dalla conquista della stella Michelin e dall’appartenenza ai Jeunes Restaurateurs d’Europa. Un locale in grado di tornare protagonista con una veste nuova, moderna e sostenibile, sempre improntata alla qualità e all’eccellenza, oltre che fortemente orientata all’accoglienza e alla formazione dei giovani talenti. Comprese le persone meno fortunate. Questo gruppo iniziale oggi è costituito da 27 persone, ognuna delle quali ha sottoscritto la quota da 10.000 euro perché affascinata da questo progetto. Ma tanti altri amici hanno espresso il desiderio di entrare. E così nel prossimo CdA - convocato per i primi di marzo - delibereremo un nuovo aumento di capitale».
Con quale obiettivo?
«Vogliamo arrivare a quota 50 entro fine anno, rafforzare ulteriormente il gruppo e arricchire ulteriormente il progetto perché abbiamo tante idee e molte sollecitazioni che arrivano dagli stessi soci. Stiamo valutando anche l’ipotesi di chiudere la parte esterna del ristorante per sfruttarla meglio anche durante il periodo invernale e aumentare i coperti da 25 a 40».
Il Porticciolo intanto è diventato un locale molto apprezzato, un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina. «Si, siamo davvero soddisfatti - interviene lo chef Lorenzo Ferrari - La clientela ha apprezzato la qualità del ristorante, hanno compreso il valore dei piatti classici ma anche la rivisitazione - in chiave più moderna e sostenibile - dei piatti della tradizione. Piace molto pure il progetto formativo dei ragazzi che ci vengono inviati da In-Presa di Carate e Aldo Moro di Valmadrera e le attenzioni che stiamo dedicando per formare un ragazzo down che sta facendo un tirocinio avviato al Porticciolo».
Il Porticciolo intanto è diventato un locale molto apprezzato, un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina. «Si, siamo davvero soddisfatti - interviene lo chef Lorenzo Ferrari - La clientela ha apprezzato la qualità del ristorante, hanno compreso il valore dei piatti classici ma anche la rivisitazione - in chiave più moderna e sostenibile - dei piatti della tradizione. Piace molto pure il progetto formativo dei ragazzi che ci vengono inviati da In-Presa di Carate e Aldo Moro di Valmadrera e le attenzioni che stiamo dedicando per formare un ragazzo down che sta facendo un tirocinio avviato al Porticciolo».
«Lorenzo con il fratello Giorgio e la maitre Tamara stanno facendo un lavoro straordinario - interviene Galbiati - I ragazzi che arrivano dalle scuole non vengono messi in cucina a pelare le patate o pulire le padelle: vanno a fare la spesa con loro, per capire quali materie prima scegliere e acquistare, lavorano in cucina nella preparazione dei piatti, servono in sala, spiegano il contenuto dei piatti, si fermano a conversare con i clienti… È una formazione a tutto campo che permetterà a questi ragazzi di entrare nella ristorazione di qualità dalla porta principale. Marco Ghirlandi, il ragazzo down che ci è stato affidato in tirocinio, poi, sta facendo un percorso straordinario: è entrato in punta di piedi, quasi timoroso nell’affrontare questa avventura, è stato accolto a braccia aperte da tutti, sta crescendo settimana dopo settimana, tanto che ora porta i piatti a tavola, li spiega e si ferma a chiacchierare amabilmente con i clienti».