Derby Lecco Como, "Nemmeno provarci è decisamente peggio che non riuscirci"
"Siamo tutti Lorenzo Marconi ma troppi, troppi, decisamente troppi, invece no"
Cara Prima Lecco
Nemmeno provarci è decisamente peggio che non riuscirci.
A un certo punto dovrebbe scattare l'orgoglio, e se non c'è quello e pare non esserci da un po', dovrebbe scattare almeno il "non c'è più niente da perdere" ci si prova.
Il derby, ovunque e in qualunque sport, è una partita a sé. Si impastano gli equilibri, i valori sulla carta, le differenze e viene fuori un'alchimia che fa diventare la sfida mai scontata.
Qui, invece, la sfida non è neppure stata giocata.
Nemmeno provarci.
Un tiro in oltre 90 minuti.
La confusione sarebbe stata già un segno di vita.
Le macchine mediche che tengono attaccato ancora per i capelli questo tempo di speranza hanno la forma e l'energia solo dei tifosi.
Indomiti, eccezionali.
Più della proprietà, ben più della squadra che andrebbe sostenuta, a sapere dov'è.
Certamente non lo è in campo, mai, da due mesi e più.
Perché due cose sono certe:
- Che nulla può toglierci e ci toglierà la gioia e il merito di essere saliti in B, comunque andrà quest'anno che non è ancora finito.
- Che noi siamo tutti Lorenzo Marconi ma troppi, troppi, decisamente troppi, invece no.
Perché nemmeno provarci è stato decisamente peggio che non riuscirci.
Siamo tutti Lorenzo Marconi
e nondimeno
#SiaNotuttiLorenzoMarconi
Paolo Trezzi