L'opinione

Cena per il sociale, Valsecchi: "L'Amministrazione non ne azzecca una, hanno messo in imbarazzo anche il Girasole"

L'intervento di di Corrado Valsecchi, capogruppo consiliare di Appello per Lecco

Cena per il sociale, Valsecchi: "L'Amministrazione non ne azzecca una, hanno messo in imbarazzo anche il Girasole"
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Di Corrado Valsecchi capogruppo consiliare di Appello per Lecco

Certo che l'Amministrazione Gattinoni non ne azzecca una.
Sono riusciti con una delibera di Giunta n. 13 del 25 gennaio 2024 a mettere in forte imbarazzo anche la cooperativa sociale "Il Girasole".
Sono passati diversi mesi dall'avvio della raccolta fondi per la ristrutturazione del Teatro della Società e visto il flop hanno pensato bene di organizzare una cena di gala nelle scuderie di villa Manzoni, ovviamente guardandosi bene dal comunicare alla commissione consiliare competente l'evento, chiamando a raccolta imprenditori, fondazioni, privati cittadini.
Ebbene fino qui nulla di male se non il tentativo disperato dell'amministrazione di cercare di finanziare con un milione proveniente dai privati un'opera che ha già l'intera copertura di spesa in bilancio con fondi propri del Comune.
Insomma stanno chiedendo soldi ai contribuenti, dopo aver raddoppiato l'IRPEF comunale, per sostenere delle spese già assicurate dal gettito fiscale e dalla copertura di bilancio.
Mistero della fede!
Ma la questione inammissibile è fare una delibera per un servizio già potenzialmente previsto dalla cooperativa il Girasole, quando a occuparsi della situazione della raccolta fondi dovrebbe essere la Società che ha incassato 40.000 € per portare in porto questa "impresa titanica" mi verrebbe da dire.
Quando ero assessore ho fatto finanziare ai privati i restauri dei monumenti di Stoppani, Manzoni, dei Caduti, Ghislanzoni, Vassena, Cermenati, Mazzini, compendi cimiteriali, rimesso a nuovo vicoli e strade caratteristiche, rotonde, superando di gran lunga il milione di euro di contributi e senza bisogno di agenzie di sostegno alla raccolta.
Spesso gli imprenditori o i privati si candidavano loro stessi perché sapevano di avere in Comune gente credibile.
Non servivano agenzie, professionisti, cooperative sociali, chef di grido per fare il catering, cene di gala, serviva solo la credibilità delle persone che facevano e sostenevano esattamente quello che i donatori delle risorse economiche volevano venisse sistemato come bene pubblico e non viceversa quello che il Comune vuole venga pagato seppur già finanziato.
Insomma anche questa volta hanno "toppato" alla grande, fanno delibere inutili mettendo in condizione una cooperativa sociale che ha una mission precisa di dover replicare, probabilmente qualche imbarazzo lo avranno anche gli imprenditori e le fondazioni chiamati a partecipare alla cena dell'art bonus.
Mettere in imbarazzo la gente, privati o associazioni che siano, sembra essere la vocazione di questi neofiti della politica istituzionale che hanno confuso il Municipio di Lecco con un'agenzia di viaggi.

Corrado Valsecchi capogruppo consiliare di appello per Lecco

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