Gaza ha chiamato, Lecco ha risposto: più di 500 persone al corteo contro il genocidio in Palestina
"Il nazifascismo oggi non è morto, oggi si chiama revisionismo e sdogana il saluto romano. Il nazifascismo non è morto, oggi si chiama neoliberismo. Il nazifascisno non è morto, oggi si chiama sfruttamento dell'ambiente e dei lavoratori. Il nazifascisno non è morto, si chiama rimozione della memoria".
Bambini, tanti. Donne, tantissime. Giovani, pensionati, italiani, stranieri. Volontari di associazioni, attivisti e semplici cittadini. Anche qualche politico (c'erano il capogruppo di Con La sinistra Cambia Lecco Alberto Anghileri e l'assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni). Gaza ha chiamato e Lecco ha risposto convinta, compatta, pacifica partecipando alla manifestazione organizzata oggi, domenica 28 gennaio 2024 contro il genocidio in Palestina.
Gaza ha chiamato, Lecco ha risposto
Ben oltre 500 le persone, armate sì delle bandiere della Palestina, ma anche di tantissime bandiere della Pace, che hanno sfilato sul lungolago di Lecco invocando la fine di un massacro che dal 7 ottobre scorso, dopo l'orrore compiuto da Hamas, sta mettendo in ginocchio la popolazione della Striscia.
"Oltre 26 mila civili uccisi e di questi la stragrande maggioranza sono donne e bambini ". Sì i bambini che oggi, in testa al corteo, portavano simbolicamente a spalla dei piccoli feretri. Un'immagine che definire un pugno nello stomaco è poco e che non può non interrogare le coscienze di tutti. "Bisogna stare in silenzio quando i bambini dormono, non quando muoiono" recitava lo striscione in testa al corteo partito in piazza Cermenati.
Il video del corteo:
Lì, all'ombra del matitone, Corrado Conti, storico attivista della sinistra lecchese ha sottolineato che "il massacro che avviene in Palestina e quelli nelle oltre 50 guerre che insanguinano il mondo vengono in realtà preparati e incentivati anche attraverso la produzione di armi e munizioni, la realizzazione di veicoli militari, l'implementazione di sistemi di comunicazione militari, la preparazione di cibo e vestiti per i militari e anche a Lecco e nel Lecchese le aziende impegnati in questi settori non mancano. Il riferimento è alla Fiocchi Munizioni, alla Fb Group dI Annone Brianza, a Telespazio di Gera Lario, a Mcdonald e a Carrefour. L'invito è quello di boicottare queste realtà economiche".
Più di 500 persone al corteo contro il genocidio in Palestina
E tra un fumogeno e un grido "Free free Palestine" gli organizzatori, durante il corteo, hanno ricordato che la manifestazione di oggi arriva solo poche ore dopo la Giornata della Memoria che celebra l'anniversario dell'abbattimento dei cancelli di Auschwiz.
Il corteo prosegue sul Lungolago:
ll 27 gennaio del 1945 il mondo intero aprì gli occhi sulle nefandezze perpetrate dal nazismo. "Ma il nazifascismo oggi non è morto - hanno gridato gli organizzatori del corteo - oggi si chiama revisionismo e sdogana il saluto romano. Il nazifascismo non è morto, oggi si chiama neoliberismo. Il nazifascismo non è morto, oggi si chiama sfruttamento dell'ambiente e dei lavoratori. Il nazifascismo non è morto, si chiama rimozione della memoria".