Arlenico, anche la Cisl esulta per l'accordo
"Dopo l’acquisto da parte di Duferco e Feralpsono iniziati tre anni di grandi sacrifici con una moratoria della contrattazione aziendale".
Arlenico, anche la Cisl esulta per l'accordo siglato nei giorni socrsi con l'azienda. Accordo cher rilancia una realtà industriale che ha fatto la storia di Lecco e di tanti lecchesi.
Arlenico
Questo accordo segna la fine della crisi che ha attanagliato l’azienda dal 2008 al 2015 e che ha portato la realtà industriale vicino alla chiusura. «Dopo l’acquisto da parte di Duferco e Feralpi - spiega Pier Angelo Arnoldi, Fim Cisl Mbl - sono iniziati tre anni di grandi sacrifici con una moratoria della contrattazione aziendale. È stato un periodo di rinunce in cui si è giocato il tutto-per-tutto per salvare la produzione e preservare il presidio industriale. La moratoria è scaduta alla fine del 2017 e da allora è ripartita una contrattazione che ha portato alla nuova intesa».
L'aumento salariale
Nell’accordo, sottoscritto dalla Rsu (che era stata affiancata da Fim Cisl e Fiom Cgil), è previsto un aumento salariale che potrà toccare i duemila euro in tre anni. Si sono però poste le basi per consolidare la ripresa. Ancora Arnoldi: «Con l’azienda abbiamo concordato un modello di relazioni industriali che ci permetterà di monitorare l’evoluzione aziendale passo-per-passo. Abbiamo anche previsto percorsi di formazione per i lavoratori. Ciò permetterà alla dirigenza di progettare nuove produzioni di alta gamma (bulloneria e mollificio) per sostituire gradualmente le linee di filo metallico, prodotto che ha un minore margine di guadagno».
Aumentano gli ordini
I conti dell’azienda stanno migliorando anche grazie all’arrivo di nuovi ordinativi. Questo significa anche la possibilità dell’istituzione di un terzo turno e quindi l’assunzione di nuovo personale che dovrebbe aggiungersi ai 90 dipendenti attuali. «Ai lavoratori – conclude Arnoldi – saranno restituite alcune festività che negli anni di crisi non sono state godute. È un modo per ricompensare i dipendenti per i sacrifici fatti».