Il presepe di Tozio rivive grazie alle nuove generazioni
Una bella tradizione che, dopo l'interruzione causata dalla pandemia e per via dell'età dei volontari, è tornata per il Natale 2023.
Il presepe di Tozio, frazione di Civate, rinasce grazie alle nuove generazioni.
Era nato un po’ per gioco tra i residenti, circa 30 anni fa, fino a diventare col tempo una vera e propria tradizione che si era purtroppo spenta negli ultimi anni.
Il presepe di Tozio rivive grazie alle nuove generazioni
Il presepe di Tozio è tornato quest’anno a riaccendersi in tutto il suo splendore, grazie all’impegno delle nuove generazioni: proprio loro hanno preso il testimone dagli storici volontari che per anni si sono occupati della realizzazione della Natività. Dal legno al metallo, con intorno le luci e i fiocchi a decorare l’albero di Natale, la struttura è stata posizionata a dicembre e resterà visibile fino a dopo l’Epifania.
Come detto, per una trentina di anni il presepe era stato realizzato da alcuni civatesi residenti a Tozio. Nato quasi come un passatempo, negli anni si era consolidato fino a divenire un simbolo per la frazione. Poi però è arrivata la pandemia che ha ristretto le relazioni e la possibilità di trovarsi insieme, così lo storico presepe è rimasto irrealizzato per alcuni anni. E con il Covid anche l’età dei volontari è avanzata, così che quest’anno sono stati i loro figli ad attivarsi per far sì che Tozio potesse tornare ad avere il suo presepe.
A coordinare le operazioni Davide Maggi, operaio di professione ed erede della bella tradizione: "Abbiamo sempre visto i nostri genitori e i loro amici impegnati nella creazione del presepe di Tozio - racconta - Poi negli ultimi anni, tra la pandemia e l’età, si era un po’ persa questa tradizione. Allora a inizio novembre ci siamo ritrovati, come figli dei volontari storici, con la volontà di riproporlo. Essendoci mossi un po’ tardi, il presepe è molto semplice ma ha sempre un bell’effetto".
E così una quindicina di persone, di età compresa tra i 20 e i 70 anni, si è messa all’opera per far rivivere la tradizione. Due fratelli della ditta Scola di Civate si sono occupati della realizzazione delle statuette, attraverso il taglio laser su acciaio, mentre gli altri volontari hanno provveduto all’acquisto dell’albero e delle decorazioni grazie anche alle offerte raccolte tra le famiglie di Tozio.
"Grazie a Mauro, Luca, Dario, Vittorio, Paolo, Max, Marco, Natale, Luigi, Stefano, Roberto, Francesco, Alessandro, Giordano e Andrea così come alle famiglie che hanno contribuito economicamente. Il giorno di Natale ci siamo trovati per la tradizionale benedizione del parroco, una bella occasione per stare insieme".
Tania Gandola