Mercato del lavoro a Lecco: stabile l’occupazione nel 3° trimestre
Le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate dall’Inps nel terzo trimestre 2023 sono state oltre 575 mila, un valore superiore a quello fatto registrare nello stesso trimestre del 2022 (quando furono poco più di 366 mila)
È stato pubblicato il Report 42 dell’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro, che riassume i principali dati occupazionali registrati nel terzo trimestre 2023 in provincia di Lecco.
Mercato del lavoro a Lecco: stabile l’occupazione nel 3° trimestre
L’analisi dei dati economici pubblicati da Unioncamere Lombardia delinea uno scenario piuttosto negativo per il periodo da luglio a settembre, con un arresto del comparto industriale, un andamento complessivamente negativo di quello artigiano e un calo anche nel settore del commercio, determinando alcune ripercussioni anche sul mercato del lavoro locale.
I dati rilevati dai Centri per l’impiego di Lecco e Merate della Provincia di Lecco, relativi agli avviamenti e alle cessazioni di contratto nel corso del terzo trimestre 2023, segnalano una diminuzione dei flussi in ingresso nel mercato del lavoro: il numero degli avviamenti è infatti inferiore a quello fatto registrare nello stesso periodo del 2022, attestandosi a 11.347 unità.
In corrispondenza del medesimo intervallo temporale risultano sostanzialmente stabili le cessazioni di rapporti di lavoro, intorno alle 11.200 unità: il saldo complessivo torna, dunque, positivo (+180), dopo il valore negativo (circa -1.000) fatto registrare nel secondo trimestre 2023, ma ben al di sotto di quello fatto registrare 12 mesi fa (+720).
Cassa integrazione
Le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate dall’Inps nel terzo trimestre 2023 sono state oltre 575 mila, un valore superiore a quello fatto registrare nello stesso trimestre del 2022 (quando furono poco più di 366 mila) e che conferma il livello di questo ammortizzatore sociale su ordini di grandezza certamente non paragonabili a quelli a ridosso del periodo pandemico, ma da tenere monitorato (da gennaio a settembre di quest’anno la Cig è aumentata di quasi 370 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2022). La Cig ordinaria ha permesso di autorizzare circa 425 mila ore (quasi tre quarti del totale) e quella straordinaria poco meno di 150 mila ore (il restante quarto).
Mercato del lavoro: le Previsioni di assunzione
In merito alle previsioni di assunzione per il quarto trimestre 2023 su dati Unioncamere – anpal, Sistema informativo Excelsior, le imprese lecchesi stimano di effettuare complessivamente 6.050 nuovi ingressi: un valore in aumento rispetto a quello del trimestre precedente (5.880, +2,9%). Diminuisce di 2 punti percentuali il peso relativo del terziario, soprattutto per il minor contributo del turismo (-5,1 punti), dettato dalla stagionalità, mentre nel manifatturiero sono oltre 2.400 le nuove assunzioni previste, con un aumento in termini relativi rispetto al trimestre precedente di 3,7 punti percentuali.
Un aspetto particolarmente delicato è quello relativo alla percentuale di assunzioni considerate di difficile reperimento, che nel quarto trimestre 2023 sfiorerà il 56% del totale: le imprese dichiarano di faticare a trovare oltre un profilo su due, più per il ridotto numero di candidati, che per una preparazione inadeguata degli stessi.
Il Consigliere delegato al Centro per l’impiego Carlo Malugani
“Il trimestre tra luglio e settembre ha avuto un saldo leggermente positivo tra avviamenti e cessazioni di rapporti di lavoro, dopo un secondo trimestre complicato. Stiamo attraversando un periodo di contrazione dei flussi occupazionali che speriamo di superare presto. Permane il problema del difficile reperimento di oltre metà delle figure professionali da inserire nelle aziende, che certamente contribuisce a rallentare le assunzioni. A livello locale, stiamo investendo molto per attuare le attività previste dai Patti territoriali per le competenze, l’orientamento e il lavoro, perché pensiamo siano strategiche per ridurre questo mismatch e far conoscere maggiormente le opportunità professionali in alcuni settori trainanti della nostra economia, per renderli più attrattivi”.