Questa mattina

Chiesa gremita per i funerali di Matteo Ripamonti

Il 73enne, volontario, sindacalista e politico, è venuto a mancare a causa di una malattia inguaribile

Chiesa gremita per i funerali di Matteo Ripamonti
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Chiesa gremita per i funerali di Matteo Ripamonti, celebrati questa mattina, sabato 11 novembre 2023, nella chiesa parrocchiale del rione Lecchese di Belledo.  Il 73enne è venuto a mancare a causa di una malattia inguaribile.

Chiesa gremita per i funerali di Matteo Ripamonti

La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal parroco del rione don Andrea Bellani con il parroco di Maggianico don Ottavio Villa, dal cappellano dell'ospedale Manzoni don Raffaele Anfossi, Padre Angelo Cupini, don Giuseppe Buzzi e don Giuseppe Pellegrino, mentre il cerimoniere Massimo Crivicich ha servito sull'altare. La cerimonia è stata animata dalla corale Ad libitum, della quale Matteo Ripamonti faceva parte, diretta dalla nipote Daniela Garghentini.

Presente anche il primo cittadino Mauro Gattinoni che ha letto parole di stima e affetto per il 73enne: "Tu sei stato cose diverse per tutti noi, un padre, un nonno affettuoso, un amico, un volontario, un vicino di casa disponibile. Tutti noi abbiamo un sentore di serenità, che si accompagna certo a qualche singhiozzo e lacrima sincera, ma di gratitudine. Hai combattuto una buona battaglia, perché queste parole valgono per un sindacalista, un politico e per i tuoi impegni quotidiani, sempre al fianco degli ultimi. Hai vissuto una vita intensa, piena, ragionata. Ci hai insegnato come si vive e solo se si vive così si spiega perché si muore così, con il cuore sereno. Ciao Matteo, grazie".

Commosse anche le parole di un rappresentante della Cisl, di cui Matteo era stato segretario: "Il suo è stato un impegno forte e genuino nel sindacato, per un mondo giusto. Ha cercato di tradurre i principi ispiratori della Chiesa nella Cisl. Ha condiviso con tanti di noi questi valori e ha stabilito relazioni importanti e sincere. Grazie Matteo, dalla Cisl e da tutti coloro che ti hanno incontrato. Grazie per il tuo esempio".

Presenti la vicesindaco Simona Piazza e tutti gli altri assessori, i segretari dei due sindacati Cisl e Cgil e i rappresentanti di tutte le associazioni umanitarie lecchesi.

L'omelia di don Raffaele Anfossi

L'omelia è stata pronunciata dal cappellano del Manzoni di Lecco, don Raffaele Anfossi: "Tutti qui noi riuniti rappresentiamo un tassello della vita di Matteo, della sua esistenza fatta di affetti famigliari, dal lavoro e da tanto volontariato.

Vi direbbe grazie, dal profondo del suo cuore. Ho scelto delle letture, in questo momento di tristezza, per farci illuminare dalla parola di Dio. Matteo frequentava la messa in ospedale delle ore 17. Ricordo che nello scorso mese di agosto, appena rientrato dalle vacanze, venne in sacrestia e mi disse: "Vorrei approfondire la mia mia vita spirituale". Matteo allora stava bene, non sapeva che stava arrivando la sua ora.

"Sento che dentro me sta' nascendo una stagione nuova", disse. Poi, ad ottobre, gli venne diagnosticata questa malattia, affrontandola con Fede anche se inizialmente ebbe un pochino di paura e di nostalgia per gli affetti che avrebbe dovuto lasciare.

Matteo comprese che la vita va vissuta, donata e così glorificata per qualcosa di grande che a volte è sopra le nostre forze umane. Ha donato serenità, dolcezza e pace in tutto ciò che faceva in famiglia, sul lavoro, nel sociale e come assessore nella nostra città di Lecco. Grazie Matteo".

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Mario Stojanovic

 

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