Aurora boreale immortalata al laghetto del Pertus
Fotografare l’aurora boreale è da sempre motivo di emozione e grande stupore. Farlo a due passi da casa, quasi dietro l’angolo… non ha prezzo. È esattamente questo quello che ha provato Stefano Belloli, 28 anni di Calolziocorte
Fotografare l’aurora boreale è da sempre motivo di emozione e grande stupore. Farlo a due passi da casa, quasi dietro l’angolo… non ha prezzo. È esattamente questo quello che ha provato Stefano Belloli, 28 anni di Calolziocorte, nella serata di domenica 5 novembre 2023 e quando è riuscito a immortalare con la sua macchina fotografica un’aurora boreale.
Aurora boreale immortalata al laghetto del Pertus
Verrebbe da dire che non possa essere altro che una delle tante foto scattate all’aurora nel nord Europa ma così non è. Belloli infatti, impiegato tecnico all’Osca Automazioni di Olginate e fotografo per passione durante i suoi viaggi in giro per il mondo, non si trovava né in Finlandia, né in Svezia o al Circolo polare artico ma bensì al laghetto del Pertus, sopra Carenno, in piena Valle San Martino.
“La foto - spiega Belloli - è stata scattata al laghetto del Pertus il 5 novembre, attorno alle 20.30. Guardando su determinate applicazioni e siti dedicati, ero informato a riguardo la possibilità di poter vedere questo fenomeno anche alle nostre latitudini. I dati riportati dalle app erano molto simili a quelli di fine settembre, periodo in cui si era verificata un’altra tempesta geomagnetica (la prima occasione dopo anni di vedere l’aurora in Italia), e quindi ho deciso di salire in montagna e attendere che il fenomeno si manifestasse. A fine settembre io ero alle isole Lofoten in cima alla Norvegia, proprio a caccia dell’Aurora ma, per il brutto tempo, non sono riuscito a vedere nulla. Ironia della sorte, in Italia e sopra casa si era vista”.
In breve tempo la suggestiva foto che ritrae l’aurora boreale di un colore rosa vivo specchiarsi nel piccolo specchio d’acqua dell’alta Valle San Martino ha fatto il giro del web tra i commenti stupidi e ammirati dei “surfisti digitali”.
“L’aurora boreale è uno dei motivi principali per il quale sono sempre pronto a spingermi verso nord per godere di questo spettacolare evento - ha continuato il fotografo calolziese - Sono più le volte che sono andato in Norvegia in macchina che con l’aereo. L’ultimo di una lunga serie di viaggi, risale allo scorso fine settembre, quando si è vista per la prima volta l’aurora in Italia, alle Isole Lofoten in Norvegia dove ogni sera era dettata da km e km di guida in cerca della “dama verde” e le giornate a camminare sui sentieri più belli di tutta Europa. Nel 2021 sono arrivato fino a Capo Nord percorrendo più di 10000 km per andare e tornare. Insomma, l’aurora boreale è stato un sogno che negli anni si è trasformato in un’ossessione e poter godere di questo meraviglioso spettacolo da dietro casa non ha veramente prezzo”.
Luca de Cani