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esposizione fotografica
Calolzio, inaugurata la seconda parte della mostra "Controluce"
Le immagini dell'archivio fotografico Marenzi
"L’archivio fotografico Marenzi è un patrimonio storico e artistico da preservare, valorizzare e restituire alla Comunità calolziese". Era stata annunciata così, ormai un anno fa, la volontà dell’Amministrazione comunale di avviare un’opera imponente di restituzione alla comunità di un grande patrimonio fotografico come quello dell’Archivio fotografico Marenzi, vero e proprio scrigno di memorie personali e collettive composto da oltre 13.000 lastre e 30.000 fotografie, donato dalla storica famiglia di fotografi al Comune con il preciso scopo di farsi custode di questa inestimabile risorsa.
Calolzio, inaugurata la seconda parte della mostra "Controluce"
Per questo motivo, sull’onda del successo riscosso dalla prima esposizione di fotografie dell’ottobre 2022, nei giorni scorsi è stata inaugurata al Monastero di Santa Maria del Lavello la seconda parte della mostra "Controluce", visitabile fino al prossimo 12 novembre.
A differenza della prima, in cui si era volutamente scelto di offrire una sorta di "antipasto" sul contenuto dell’Archivio, in questa nuova esposizione il gruppo di lavoro coordinato dal professor Fabio Bonaiti ha scelto di incentrare il tutto attorno a un tema conduttore, mettendo in campo sforzi ancora maggiori e scegliendo come focus quello della strada.
"Strade di vita": evoluzione dei quartieri cittadini, giochi dei bambini e eventi civili e religiosi
"All’edizione 2023 di Controluce - ha spiegato Bonaiti – abbiamo scelto di dare come titolo quello di Strade di vita e, volutamente, non Vita di strada. Questo perché, oggi, alla vita di strada diamo un’accezione strettamente negativa. Il grande lavoro di digitalizzazione e di stampa, quest’ultima curata da Foto Giudici di Lecco, è proseguito a ritmo serrato e, attraverso questa nuova esposizione, vogliamo arrivare a mostrare un altro spaccato di vita calolziese e, per immagini, diffondere la cultura del come si viveva negli spazi aperti, senza barriere, qual è appunto la strada".
Tra i "capitoli" principali, tutti riguardanti la Calolzio degli anni ’30 e ’60, trovano sicuramente spazio quelli relativi all’evoluzione dei vari quartieri cittadini, i giochi e i passatempi dei bambini, gli eventi civili ma anche e soprattutto quelli religiosi o all’avvento dei veicoli a motore. Tutte situazioni che, attraverso "Controluce" si vuole far riaffiorare alla mente, con un filo conduttore immaginario che unisca ciò che fino ad oggi è stato raccontato dai nostri anziani alle immagini che lo testimoniano.
Luca De Cani
