Lecco: problema sicurezza in città? Arrivano gli "Street tutor" del Comune
Gli informatori di strada non sono volontari ma figure professionali con una preparazione specifica per affrontare coloro che non rispettano le regole
Problema sicurezza in città? Il Comune di Lecco mette in campo una risorsa in più: gli “Street tutor”, figure professionali che saranno impiegate in attività di prevenzione dei rischi e mediazione dei conflitti. A presentare il progetto è stata l’assessore alla Polizia locale Simona Piazza, durante la riunione della Commissione consiliare II, ieri sera, martedì 31 ottobre 2023. “Non si tratta di volontari o persone scelte sul territorio, ma di veri e propri professionisti, con una formazione specifica e puntuale volta ad avvicinare soprattutto quelle fasce della popolazione che spesso è difficile raggiungere - ha spiegato Piazza - Non saranno armati e non si occupano di ordine pubblico, in quel caso interverranno sempre e comunque le Forze dell’ordine. Gli Street tutor si sposteranno però in gruppo e se dovessero captare situazioni di pericolo interverranno stabilendo un contatto”.
Lecco: problema sicurezza in città? Arrivano gli "Street tutor"
“Procederemo con un affidamento diretto a una società che si occupa già di questi servizi, pensiamo per esempio agli steward negli stadi - ha spiegato Monica Porta, comandante della Polizia locale di Lecco - Infatti gli informatori urbani ricevono una formazione specifica in materia id comunicazione, negoziazione e mediazione culturale di criticità, hanno preparazioni specifiche, hanno tutti seguito un corso di autodifesa e riescono a intercettare situazioni critiche. Il progetto è molto diffuso nelle città dell’Emilia Romagna ma anche in città lombardo come Brescia, Legnano e Vigevano sta avendo buoni risultati. L’idea è di sorvegliare le aree più critiche”. Aree che a Lecco sono state individuate nelle zone della stazione, del centro commerciale La Meridiana, sul lungolago, piazza Affari, il parco quinto alpini e viale turati. Sarà proprio in questi luoghi della città (soltanto di qualche settimana fa l'episodio in cui una ragazza è stata molestata in pieno giorno) che da metà novembre dovrebbe partire la sperimentazione: gruppetti di 4 o 5 steward attivi due volte a settimana, per circa 5 ore di servizio, per lo più in orario serale, dalle 18 alle 23.
L'impegno economico del progetto del Comune
“Non dobbiamo pensare solo alle situazioni di pericolo - ha proseguito Piazza - ma gli informatori di strada potranno intervenire anche in caso di schiamazzi, di episodi di inciviltà, abbandono rifiuti e simili. Stabilendo una comunicazione, l’obiettivo è di spiegare quali siano le regole. Tra le persone in servizio ci saranno anche persone che non parlano solo la lingua italiana e che provengono da altri Paesi e culture proprio per agevolare anche un confronto interculturale che spesso risulta difficile. Gli operatori avranno tutti una pettorina e saranno facilmente riconoscibili dalla cittadinanza”. L’impegno economico per la sperimentazione è di 18.000 euro ed è previsto un resoconto al termine delle otto settimane sia grazie alla reportistica che dovranno compilare gli Street tutor per avere un quadro di tutti i loro interventi, sia perché sarà dato una sorta di questionario alla cittadinanza per capire la soddisfazione del servizio. Se ci fossero risultati positivi (e il primo banco di prova sarà il mese di dicembre, ricco di eventi natalizi che porteranno tante persone in città) il servizio potrebbe dunque essere ulteriormente implementato, coprendo per esempio tutto il periodo estivo e non solo. Una prima stima in questo senso comporterebbe un impegno annuo di circa 125.000 euro.