Precipita col parapendio sul Grignone: "Sono vivo grazie al Soccorso Alpino" INTERVISTA
"Sono miracolato il mio grazie di cuore va ai soccorritori che mi hanno trattato come un figlio o un fratello".
Precipita col parapendio sul Grignone: parla l'uomo protagonista dell'incredibile incidente e dell'altrettanto incredibile salvataggio avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 marzo. "Sono vivo grazie al Soccorso Alpino".
Precipita col parapendio sul Grignone
Si sarebbe davvero potuta trasformare in tragedia la disavventura di Sirio Crotti, 37 anni, residente a Mozzo, in provincia Bergamo. L’uomo, volontario in Croce rossa, martedì scorso, è rimasto bloccato con il parapendio sulla parete Fasana Grignone. A recuperarlo ci hanno pensato gli uomini della XIX Delegazione Lariana- Stazione di Valsassina – Valvarrone . Un intervento difficile, ai limiti dell'impossibile il loro, durato ben sette ore.
L'incidente
L'uomo era partito con il suo parapendio da Palzzago. Sfruttando le correnti aveva sorvolato la zona bergamasca, comasca e lecchese. Poi giunto in Valsassina era stato sorpreso da un vento imprevisto. E da lì l'incidente.
Miracolato
«Ho effettuato delle manovre per tenermi al caldo, ho scavato nel ghiaccio per riuscire ad appoggiare i piedi, ho mangiato qualcosa e mi sono tenuto mentalmente occupato. Ma senza gli uomini del Soccorso Alpino sarei morto. Sono miracolato - ci ha detto - il mio grazie di cuore va ai soccorritori che mi hanno trattato come un figlio o un fratello».
Intervista completa sul Giornale di Lecco in edicola da sabato 31 marzo