Pasqua vegana| crociata di Michela Vittoria Brambilla contro la strage degli agnelli VIDEO
"Mangiare le carni di questi piccoli è quanto di più lontano si possa immaginare dallo spirito di una festa che celebra la resurrezione e la vita".
"No alla strage di capretti e agnelli per una Pasqua di pace con tutte le creature viventi". Questo l'auspicio dell'Onorevole Michela Vittoria Brambilla. La forzista "made in Calolzio" e fondatrice del Movimento Animalista (recentemente rieletta alla Camera dei Deputati nel collegio Magenta-Abbiategrasso) è "tornata alla carica" con una battagli a lei cara, quella contro la macellazione dei caprini e ovini. Pratica che, tendenzialmente aumenta in vista delle festività pasquali... Quest'anno quindi la paladina degli animali ha lanciato anche un hashtag che sta iniziando a spopolare ovvero #pasquaveg #pasqua. In altre parole Pasqua Vegana.
MVB invita tutti a fare una Pasqua Vegana
"Premesso che le scelte alimentari sono personali e libere, non mangiare agnello a Pasqua significa dare un segnale importante nella direzione giusta” spiega l'azzurra che è anche Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’ambiente. “Dietro la filiera della carne in generale ci sono sofferenza e crudeltà, che giustificano la scelta etica di non mangiarla, sostenuta fin dall’antichità. Si può cominciare risparmiando la vita degli animali più giovani, dei cuccioli, ed è questo il senso del messaggio che mando, con la mia proposta di legge contro la macellazione degli animali che non hanno raggiunto l’età adulta, a tutte le forze politiche. Il mio scopo è attirare l’attenzione sul problema della carne: oggi sappiamo che è necessario ridurne il consumo non solo per rispetto verso altri esseri senzienti, ma anche per salvaguardare la nostra salute e per tutelare l’ambiente”.
In numeri
Michela Brambilla e i suoi "volontari" della Lega italiana per la Difesa Difesa degli Animali e dell’Ambiente hanno ingaggiato una vera e propria battaglia su questa tematica. "Nonostante il costante declino degli ultimi anni (si è passati da circa 812 mila tra agnelli e capretti macellati nel “picco pasquale” del 2010 a circa 420 mila dell’anno scorso), siamo comunque di fronte ad un’assurda, ingiustificabile mattanza. Per contribuire a fermarla, sui tavoli si potrà sottoscrivere la petizione al nuovo Parlamento perché sia approvata la proposta di legge Brambilla in difesa degli animali giovani" si legge in una nota diffusa dalla deputata.
La proposta (anzi le proposte) di Legge
"Il testo vieta l’abbattimento, la macellazione, nonché l’importazione e l’esportazione per tali finalità, di animali che non abbiano raggiunto l’età adulta". Questa proposta di legge è solo una delle tante a difesa degli animali presentate da Mav. Solo il 23 marzo, nel primo giorno della diciottesima Legislatura, la calolziese ha ad esempio presentato una proposta per "per il contrasto dell’utilizzo e della detenzione di esche e bocconi avvelenati".
Ma perchè a Pasqua si mangia agnello?
La tradizione di consumare l'agnello per Pasqua deriva dalla Pesach o Pasqua ebraica. Infatti l'agnello fa parte dell'origine di questa festività. In particolare si fa riferimento a quando Dio annunciò al popolo di Israele che lui lo avrebbe liberato dalla schiavitù in Egitto dicendo "In questa notte io passerò attraverso l'Egitto e colpirò a morte ogni primogenito egiziano, sia fra le genti che tra il bestiame". Ordinando, così, al popolo d'Israele di marcare le loro porte con del sangue d'agnello in modo che lui fosse in grado riconoscere chi colpire col suo castigo e chi no. Inoltre in passato esisteva un comandamento riguardo la Pasqua ebraica che diceva di fare l'offerta dell'agnello il giorno 14 del mese ebraico di Nisan e di consumare quella stessa notte il sacrificio di Pesach.
"Neanche un solo agnello nel piatto
"Mangiare le carni di questi piccoli – conclude l’on. Brambilla – è quanto di più lontano si possa immaginare dallo spirito di una festa che celebra la resurrezione e la vita. Fortunatamente la consapevolezza dell’opinione pubblica è aumentata e le preferenze degli italiani cambiano di conseguenza. Finché correrà il rischio di finire nel piatto anche un solo agnello, non smetteremo mai di sensibilizzare e persuadere”.
Silvio Berlusconi
Come detto quella di quest'anno non è certo la prima "crociata" di MVB sulla tematica. Memorabile, lo scorso anno, la discesa in campo di un "testimonial d'eccezione" ovvero Silvio Berusconi.