Serie B

A Modena finisce 0-0: blucelesti, ecco il primo punto cadetto!

Il Lecco resiste dopo un brillante primo tempo ed esce dal Braglia con un confortante pareggio

A Modena finisce 0-0: blucelesti, ecco il primo punto cadetto!
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Un incoraggiante Lecco abbandona il terreno del Braglia con un punto meritato. Iniezione di fiducia per le Aquile, spavalde nel primo tempo e coriacee nella ripresa, al netto di un calo registratosi sotto tutti i punti di vista nei secondi 45’ in particolare. La collezione di palle gol nel primo tempo, almeno quattro, rappresenta certamente il punto di ripartenza ma non è certo da porre in secondo piano lo spirito battagliero mantenuto nell’arco dell’intera partita: non una novità per il combattivo Lecco di Foschi ma certamente una nota di merito per tutti.

Aquile decise ma l’amnesia è dietro l’angolo

 Con invariati 8/11 dello schieramento esibito sette giorni prima contro il Brescia, gli uomini di Luciano Foschi calcano il terreno del Braglia di Modena con intenti propositivi; concesso un turno di riposo a capitan Giudici, sul binario di destra agisce Guglielmotti, al debutto ufficiale in bluceleste. Spazio a Caporale nel terzetto difensivo, così come a Galli nel cuore della mediana. Pulsante, quest’ultimo, al pari della partenza del Lecco, con la brillantezza di Crociata a propiziare il primo squillo di giornata; sottratta la sfera a Oukhadda, la stessa viene ceduta a Di Stefano, che impegna Gagno da fuori area. Aquile con piglio ma l’amnesia è dietro l’angolo; ad autenticarla, sugli sviluppi di una ripartenza modenese, ci pensa un Galli improvvisamente dirottato in posizione da ultimo uomo; la rivedibile difesa del pallone spiana la strada a Tremolada, fin troppo incredulo forse per approfittarne e ben poco incisivo nella battuta a rete, prontamente murata da Melgrati. Ai fuochi di paglia di inizio gara fa seguito una lineare fase del match, con il pallino di gioco a dei guardinghi Canarini e le Aquile sempre in agguato. La pressione portata nella trequarti locale da Crociata e Ionita, in particolare, costituisce fonte di pericolo non indifferente.

Guglielmotti, magia solo sfiorata

Ed è proprio un’indecisione di Guiebre a consegnare ai blucelesti una delle svariate occasionissime di giornata; Ionita profitta di una a dir poco balbettante gestione di palla del terzino gialloblu e imbecca velenosamente l’attacco ospite, Di Stefano sporca la traiettoria per Novakovich che arriva lanciato in campo aperto ma spedisce la sfera a lato. Rammarico Lecco ma quattro minuti più tardi è di nuovo tempo di sussultare; una sfera spiove dalle retrovie e Guglielmotti, posizionato sulla trequarti, si coordina dando origine ad una parabola di pregevole fattura che costringe Gagno ad un ottimo intervento. Scopertosi in affanno, il Modena tentenna ma con il passare dei minuti riesce a ricomporsi quel tanto che basta per andare a riposo senza ulteriori affanni. L’ultima occasione degna di menzione del primo tempo, peraltro, parla proprio modenese; botta terra-aria di Manconi da fuori, Melgrati ribatte ed il successivo tentativo di Oukhadda si perde a lato.

Ripresa di resistenza: blucelesti, ecco il primo punto cadetto!

 L’intervallo porta con sé venti di tempesta per le Aquile, costrette a rinunciare a Melgrati; tra i pali si piazza Saracco, alla prima in B con il Lecco. Idem per Nicolò Buso, chiamato poco più tardi a rilevare un Novakovich carente in fase realizzativa. Poco prima dell’uscita dal campo, infatti, su accattivante invito del compagno di reparto Di Stefano, il numero 90, perso l’attimo ideale per calciare a rete, si allargava, forse un po’ troppo, facendosi neutralizzare da Gagno in uscita. Buona la prima per Saracco, attento sulla stoccata di un rinvigorito Guiebre e pulito in un paio di successivi interventi. Inserito Giudici per Guglielmotti, al Lecco non rimarrebbe che amministrare con il contagocce l’ultimo slot di cambi ma i piani saltano quando un affaticato Di Stefano si accascia al suolo vittima dei crampi. Doudou Mangni lo rileva, così come Sersanti sostituisce Crociata. Ma il calo bluceleste è vistoso; la ridisegnata formazione di Foschi smarrisce la lucentezza della prima parte di gara e arretra il baricentro, perdendo consistenza e gestione della sfera in attacco. Le fatiche accumulate nell’arco del match si traducono in ripetuti crampi con annesse perdite di tempo che alla lunga scatenano i fischi del pubblico di casa. I blucelesti resistono alle iniziative di Guiebre, principale freccia all’arco modenese nella ripresa, senza particolari turbolenze; l’eccezione è nel finale, quando il sangue nelle vene blucelesti si gela a causa di uno spiovente del terzino sinistro che porta Bonfanti ad una deviazione sottomisura sopra la traversa.

 

Il tabellino di Modena - Lecco

MODENA – LECCO 0-0

MODENA (4-3-1-2): Gagno; Oukhadda, Zaro, Pergreffi (1’ st Riccio), Guiebre; Gerli, Battistella (1’ st Cauz), Palumbo (21’ st Magnino), Tremolada (31’ st Bonfanti); Strizzolo (12’ st Abiuso), Manconi. A disp. Seculin, Ponsi, Duca, Falcinelli, Giovannini, Cotali, Mondele. All. Bianco.

LECCO (3-5-2): Melgrati (1’ st Saracco), Battistini, Marrone, Caporale; Guglielmotti (12’ st Giudici), Crociata (17’ st Sersanti), Galli, Ionita, Lepore; Novakovich (7’ st Buso), Di Stefano (17’ st Mangni). A disp. Celjak, Degli Innocenti, Bianconi, Eusepi, Tordini, Tenkorang, Donati. All. Foschi.

ARBITRO: Perenzoni di Rovereto.

AMMONITI: Pergreffi (M), Zaro (M), Ionita (L), Manconi (M).

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