Acqua di sorgente: cos’è, come si forma e come arriva al rubinetto di casa
Pioggia, neve e grandine s’infiltrano nel suolo e, quando trovano uno strato impermeabile, formano la falda acquifera
L'Italia è un paese caratterizzato da un gran numero di sorgenti d'acqua, molte delle quali sono utilizzate per alimentare la rete idrica che porta il prezioso liquido fino ai nostri rubinetti: vi siete mai chiesti come nasce una sorgente?
Sorgente d'acqua, ecco come nasce
Quando pioggia, grandine o neve cadono sul terreno, l'acqua s'infiltra naturalmente in esso e continua a scendere in profondità finché non incontra uno strato di roccia impermeabile. E' qui che comincia ad accumularsi fino a formare quella che, comunemente, viene definita falda acquifera. Il liquido in falda si distende sopra lo strato impermeabile fino a occupare tutto lo spazio disponibile nelle microscopiche cavità presenti tra i granelli di roccia, saturando il suolo. Riaffiora in superficie nel momento in cui lo strato impermeabile interseca la superficie, ovvero quando l'acqua di falda incontra una spaccatura nel terreno dalla quale può fuoriuscire.
Classificazioni delle sorgenti: regime di portata
Esistono diversi tipi e modalità di classificazione delle sorgenti. Per esempio, quando si analizzano le sorgenti per regime di portata, esse si classificano in funzione della loro presenza nel tempo. Parliamo allora di sorgenti perenni, semi perenni e non perenni (o temporanee). Le sorgenti perenni non si estinguono mai, quelle semi-perenni solo in caso di forte siccità e quelle temporanee, invece, si estinguono almeno una volta l'anno.
Temperatura dell'acqua
Le sorgenti possono essere anche classificate per temperatura dell'acqua (che solitamente è sempre costante). Abbiamo così le sorgenti fredde in caso di temperatura fino a 20°, ipotermali se la temperatura è compresa tra 20° e 35°, mesotermali (35°-50°) e ipertermali (superiore a 50°). Per scopi potabili si ricorre alle sorgenti fredde.
Caratteristiche chimiche
In questo caso la classificazione suddivide le acque in minimamente mineralizzate, con residuo fisso inferiore a 50 mg/litro; oligominerali o leggermente mineralizzate con residuo fisso tra 50 e 500 mg/litro; mediamente minerali (da 500 a 1500 mg/litro); ricche di sali minerali (se il residuo fisso superiore a 1500 mg/litro).
Acqua di sorgente e acqua del rubinetto
Come detto spesso gli acquedotti sono alimentati con acqua di sorgente. Questo liquido, tuttavia, una volta nella rete di distribuzione, può percorrere molti chilometri prima di arrivare al rubinetto della nostra cucina. E lungo il tragitto può incontrare ostacoli e luoghi in cui, per vari motivi, talvolta finisce col subire contaminazioni. Per questo i controlli sulla rete da parte degli enti preposti sono assidui e molto accurati.
Acqua del rubinetto: come riportarla alla purezza che aveva alla sorgente?
Esistono parametri molto severi che l'acqua deve rispettare per poter raggiungere le utenze domestiche. Ciò non toglie che essa possa contenere, in quantità consentite dalle normative, sostanze che sarebbe meglio eliminare. Per riuscire in questa operazione è sufficiente installare un affinatore domestico che, attraverso varie modalità di filtraggio, può eliminare dal liquido anche le tracce più infinitesimali di sostanze eventualmente pericolose. Così, una volta filtrata, l'acqua del vostro rubinetto sarà buona e leggera come quella di montagna! Alla vostra (buona) salute...