Intervento a cura del gruppo "DI NUOVO Premana"
Con un certo stupore leggiamo della nota entusiastica diramata dall'Amministrazione Comunale di Premana in occasione della nomina del nuovo dirigente dell'ICS di Premana, Dott.ssa Lorenza Martocchi, alla quale va il nostro sincero benvenuto e augurio di buon lavoro.
Una vera e propria ovazione da parte dell'Amministrazione Codega sulla nuova nomina, che però si pone in netta e totale contraddizione con il comportamento tenuto proprio dall'Amministrazione comunale su questa vicenda.
E' infatti di tutta evidenza che si cerchi di produrre una cortina di fumo per nascondere l'evidente fallimento sulla questione, ove hanno pesato scarsa conoscenza delle norme nazionali e provinciali, pressapochismo, prese di posizioni senza mai entrare nel merito dei temi e non da ultima scarsa attitudine nel costruire relazioni istituzionali.
Ricostruendo con un po' di cronistoria: ogni mese dell'estate, quasi a fasi lunari si può dire, un'idea diversa sul destino dell'Istituto comprensivo, a giugno la Sindaca dichiarava che " per garantire la formazione dei nostri ragazzi ritengo che la scelta di accorparci a Bellano sia la migliore possibile". Poco più tardi, a fine luglio "il mancato accorpamento è una sconfitta per il territorio".
E ancora: a fine agosto cambio di rotta, di fronte alla sfumata ipotesi di chiudere l'istituto Comprensivo, l'Amministrazione Comunale dichiara: "Avere posto a tema il problema ha generato ora una soluzione operativa positiva per l’organizzazione, la programmazione e la qualità didattica della nostra scuola: la Dirigente dell’ICS di Bellano, Dott.ssa Martocchi, con decreto di oggi è stata nominata reggente presso l’ICS di Premana per l’anno scolastico 2023/2024. Una professionista dell’educazione, formazione e gestione organizzativa che apprezziamo – annota Pomoni -, che sappiamo essere di valore assoluto e siamo certi porrà al primo posto il bene dei nostri ragazzi. È questo quello che serviva all’ICS di Premana ed è per questo che ci siamo impegnati. Grazie e buon lavoro Dott.ssa Martocchi da parte di tutta la comunità dell’Istituto comprensivo di Premana”
Nel mentre si cerca di buttare la palla in tribuna "in questa situazione si è innescata una polemica giornalistica e una speculazione politica che, in modo semplicistico speculativo e strumentale, ha fatto passare il messaggio: “la scuola di Premana chiude!” Cosa ovviamente falsa e mai stata nemmeno lontanamente all’ordine del giorno su nessuno dei tavoli coinvolti"
In questo tradendo palesemente anche scarsa, o nulla, considerazione, nei cittadini ritenuti a questo punto dall'Amministrazione Codega incapaci di comprendere che in discussione non vi era la chiusura della scuola, per magnanimità di lor signori evidentemente, ma "solo" quella dell'Istituto scolastico cancellato da Premana e spostato in fretta e furia a Bellano.
Il tema scuola e più in generale la gestione della cosa pubblica e dei servizi alla popolazione impone chiarezza e trasparenza, c'è qualcuno che ad ogni tavolo si è impegnato a chiudere l'istituto Comprensivo di Premana, che non significa togliere la scuola, ma cancellare la nostra peculiarità montana, significa rinunciare ad un servizio che trova fondamento e significato stesso nella presenza e nella prossimità sul e per il territorio.
Signori miei, se vi avessero ascoltato, peraltro crediamo primo caso in Italia in cui si osserva che dal basso si caldeggia la chiusura dei servizi al cittadino, dall'anno scolastico 2024/25 il nuovo dirigente era a Bellano, dirigente che sempre secondo la narrazione dell'Amministrazione Comunale non sarebbe mai salito a Premana senza una prospettiva di accorpamento e, sempre lo stesso, durante l'anno scolastico che sta per partire avrebbe chiuso i conti, fatto gli scatoloni e sbaraccato la segreteria.
Per fortuna non vi hanno ascoltato.
Cala quindi il sipario su questa vicenda, ci auguriamo che per il futuro chi è chiamato ad occuparsi della cosa pubblica dei servizi alla popolazione e specialmente di scuola e istruzione sappia accantonare mal di pancia di varia natura e sappia invece farsi autentico interprete dei bisogni del territorio aprendosi all'ascolto e al confronto.