Si è spento Giuseppe Crevenna, "Caronte" del fiume Adda
Per 19 anni, ovvero dal 1993 fino al 2012, è stato al timone del traghetto
Una figura storica, un volto noto, un personaggio che ha lasciato il segno nella storia di Imbersago e dell'Adda. Si è spento a 75 anni Giuseppe Crevenna, "Caronte" di Imbersago,indimenticato e indimenticabile traghettatore.
Addio Giuseppe Crevenna, "Caronte" di Imbersago
Residente proprio a Imbersago, per 19 anni, ovvero dal 1993 fino al 2012, ha sempre garantito il servizio di trasporto sul fiume, eccezion fatta per i periodi in cui il livello troppo basso delle acque ha impedito il transito del traghetto o per i necessari lavori di manutenzione.
Un lavoro davvero singolare quello di Giuseppe Crevenna, che lui ha sempre svolto con il massimo impegno, con professionalità, senza mai dimenticare di rivolgere un sorriso a quanti salivano sul traghetto.
Migliaia i turisti saliti sulla storica imbarcazione, ma fra i tanti visitatori, anche personaggi dello sport e dello spettacolo.
"Ricordo particolarmente quando ho ospitato l'ex capitano del Milan Paolo Maldini e l'attore Philippe Leroy - aveva raccontato Giuseppe Crevenna proprio in occasione del suo pensionamento - Spero di poter lasciare un buon ricordo del mio lavoro e sono felice di aver fatto conoscere a così tante persone la bellezza di questo territorio a bordo del traghetto leonardesco".
Toccante e piena di gratitudine la lettera che il sindaco Ghislandi aveva indirizzato a Crevenna quando lasciò il timone del traghetto:
Caro Giuseppe,
dopo quasi vent’anni di onorato servizio come gestore del Traghetto comunale sul fiume Adda, abbiamo ricevuto con rammarico nelle scorse settimane la Sua irrevocabile rinuncia a proseguire nello svolgimento di tale incarico per comprovate ragioni di salute.
A nome dell’Amministrazione e dell’intera cittadinanza di Imbersago, sento il dovere di ringraziarLa di cuore per quanto svolto con costanza e professionalità in questi lunghi anni di gestione del Traghetto, avendo presente che si tratta di un lavoro tanto impegnativo, quanto non sufficientemente considerato dai più come davvero meriterebbe: sappiamo bene, infatti, quali sono i sacrifici richiesti in termini di presenza, di orari, di fatica, di esposizione ai fattori climatici e tanto altro.
Ricorderemo sempre con nostalgia la Sua presenza sul simbolo del nostro paese e saremo sempre lieti di accoglierLa a bordo quando Lei vorrà: il Suo nome e la Sua opera costituiscono l’ultimo anello di una lunghissima catena di traghettatori che hanno consentito a questa straordinaria imbarcazione di arrivare lungo i secoli fino ai giorni nostri, testimonianza di un passato che mostra una grande vitalità e che vogliamo tramandare a chi verrà dopo di noi.
Nel porgere i migliori auguri per il meritato riposo, La ringrazio nuovamente inviando i più cordiali saluti.
IL SINDACO
Giovanni Ghislandi